Le trattative per Matias Soulé continuano e Ghisolfi vorrebbe regalare l’esterno argentino a Daniele De Rossi, ma la Roma ha assolutamente bisogno di un centravanti. Gli addii di Lukaku e Azmoun hanno lasciato molti dubbi e diverse lacune che andranno necessariamente colmate nelle prossime settimane dal d.s. francese. In questo senso, negli ultimi giorni le piste calde per l’attacco giallorosso sono principalmente due e portano rispettivamente in Andalusia e nelle Fiandre: Youssef En-Nesyri e Jonathan David sono i due nomi preferiti da DDR per sostituire il gigante belga tornato a Londra. Entrambi giocano nella stessa zona di campo, ma l’acquisto di uno rispetto all’altro significherebbe rimodellare schemi e stile di gioco per tutto il resto della prossima stagione - dato che possiedono qualità e caratteristiche decisamente diverse.

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Roma, De Rossi aspetta il centravanti: En-Nesyri e David in pole. Ecco chi sono
Come giocano e le differenze fra i due
—La Roma (purtroppo) conosce già abbastanza bene En-Nesyri dopo averlo affrontato nel 2020 e poco più di un anno fa a Budapest - anche se in quell’occasione non si è praticamente mai fatto vedere. E’ un centravanti vecchio stampo e non è un caso se da molti tifosi viene ricordato principalmente per il gol di testa in Qatar contro il Portogallo - che di fatto eliminò Cristiano Ronaldo: il marocchino è uno dei migliori al mondo proprio in questa specialità. Anche nella stagione appena conclusa - con 16 gol in 33 presenze - 38 dei 73 tiri tentati complessivamente dal classe ’97 sono stati colpi di testa. È interessante, anche, vedere la relazione fra expected goals e gol: il centravanti degli andalusi ha segnato ben 16 gol a fronte di 10.8 xG. In parole povere: ha segnato molti più gol rispetto a quanti ne avrebbe dovuti segnare in base ai tiri che ha effettuato verso la porta. Da questo si può dedurre che è un grande realizzatore (= segna gol da posizioni difficili e in situazioni complicate).
David, invece, è un’attaccante che gioca molto più con la squadra e partecipa spesso alla manovra. Non è alto quanto En-Nesyri (e di conseguenza segna anche meno reti di testa), ma è il tipico centravanti che qualsiasi allenatore vorrebbe. Sa giocare molto spalle alla porta e in alcuni casi anche da (semi) falso nueve. La differenza tra le caratteristiche dei due è abbastanza lampante e si vede bene anche dai dati: l’attaccante canadese del Lille (in blu nel grafico qui sotto) supera En-Nesyri (in verde) in tutte le categorie fatta eccezione per la percentuale di duelli aerei vinti.
Jonathan ha numeri da falso nueve e statisticamente uno dei giocatori più simili a lui è proprio Julián Álvarez. Riceve tantissimi palloni (passes received), dialoga molto nell’ultimo quarto di campo (passes to box) e sa anche imbucare per i suoi compagni (expected assists). Nell’ultima stagione è stato anche nella Top 10 (fra gli attaccanti dei maggiori 5 campionati) in: gol (esclusi rigori), precisione tiri, precisione dei passaggi in avanti e percentuale di passaggi riusciti sia in area che nell’ultimo terzo di campo.
L’attaccante perfetto per Daniele De Rossi
—Dal suo arrivo, il tecnico giallorosso ha cambiato diversi aspetti rispetto alla Roma di José Mourinho: la manovra è molto elaborata, parte spesso dai piedi del portiere (evitando lanci lunghi) e le pedine sulla scacchiera verde si muovono sempre in cerca di spazio per ricevere il pallone. Anche per questo, Romelu Lukaku è calato nella seconda parte di stagione - più in ambito realizzativo che nelle prestazioni - con solo 7 reti siglate in 22 partite. En-Nesyri è molto simile al belga nello stile di gioco e, nonostante sia un ottimo attaccante, molto probabilmente il centravanti perfetto per DDR sarebbe Jonathan David (che ha anche 3 anni in meno rispetto al marocchino). La valutazione del Lille, però, rimane decisamente elevata (35 milioni) e la concorrenza della Premier League rischia di rendere l’affare per il canadese molto complicato.
Federico Liuti
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