La dimostrazione della sua super partita è negli occhi (e nelle parole) di due che il centrocampo lo dominano da qualche anno, Paul Pogba e Bruno Fernandes. A fine partita non hanno potuto che fermare Ebrima Darboe per fargli i complimenti per la personalità con cui è entrato nel primo tempo. E il portoghese gli ha anche chiesto la maglia, dopo che a Manchester era stato Fernandes a dare la sua al giovane classe 2001. Il centrocampista del Gambia si vuole sedere al tavolo dei grandi e stasera ha fatto il suo primo passo. Entrato al posto di Smalling, ha subito impressionato i tifosi e i presenti all'Olimpico per come ha gestito delle situazioni di pressing dello United. "Eravamo insieme ieri, Fonseca gli aveva detto di prepararsi perché avrebbe giocato nel secondo tempo - ha detto a Forzaroma.info il suo agente Giorgio Ghirardi -. Di certo non si aspettava tutta la partita, ma comunque è un ragazzo che non ha paura di niente. Mi ha detto che non si sarebbe fatto nessun problema nel giocare e così è stato. Ha dimostrato una personalità incredibile, ma questo è un giocatore vero".
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Roma, Darboe incanta anche Bruno Fernandes e Pogba: “Non ha paura di niente”
Il centrocampista ha stupito tutti per la personalità, a fine partita i due fenomeni dello United si sono fermati a complimentarsi. L'agente a FR: "Fonseca gli aveva detto che avrebbe giocato, ma non era preoccupato"
Chi è Ebrima Darboe
A Trigoria ormai è osservato speciale da tempo: si allena praticamente sempre con la prima squadra e ora è difficile che il club se lo faccia scappare. Anche perché Mourinho è uno attentissimo ai giovani e in giallorosso punterà sui più promettenti portandoli in prima squadra da subito. "Sono molto legato a Diawara - ha detto nel post partita - ma prima c'erano De Rossi e Kolarov che mi hanno aiutato tantissimo". Arrivato su un barcone dall'Africa, è stato affidato a una casa famiglia, poi è stata Miriam Peruzzi ad accorgersi del suo talento: "Devo ringraziarla - ha ricordato Darboe - perché mi ha cambiato la vita e mi ha fatto sentire in famiglia, quella che mi mancava". In Africa un amico di famiglia ne aveva intravisto le doti e lo aveva spinto a trasferirsi subito in Europa. Ma i problemi col visto lo hanno costretto ad attraversare il Mediterraneo su un barcone. Ma l'Italia l'ha accolto: "Devo ringraziare questo Paese, tutti devono credere nei propri sogni e non mollare mai". Se non è una favola questa...
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