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Roma, dall’amicizia con Abraham alla rinascita con il Nizza: ecco chi è Boga

Roma, dall’amicizia con Abraham alla rinascita con il Nizza: ecco chi è Boga - immagine 1
L'esterno ex Sassuolo e Atalanta è al centro delle discussioni tra la Roma e il suo agente Ramadani. Potrebbe essere lui il rinforzo sugli esterni chiesto da De Rossi
Marco Di Cola
Marco Di Cola Collaboratore 

Il mercato della Roma non è ancora finito anche in attacco, con o senza la cessione di Paulo Dybala. Daniele De Rossi si aspetta un esterno alto di sinistra dove al momento ha a disposizione i soli Zalewski ed El Shaarawy con il primo che potrebbe anche salutare Trigoria in caso di offerta ritenuta congrua. Nella serata di ieri è andato in scena un incontro tra la dirigenza giallorossa (Souloukou-Ghisolfi) e l'agente Fali Ramadani. Al centro delle discussione c'era Jeremie Boga. L'ivoriano è in uscita dal Nizza che appena un anno fa aveva versato circa 20 milioni di euro nelle casse dell'Atalanta. A portare a compimento l'operazione era lo stesso Florent Ghisolfi che adesso vorrebbe riportarlo in Italia per chiudere così il pacchetto offensivo a disposizione di De Rossi.

Chi è Boga, dai tanti prestiti all'amicizia con Abraham

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Jeremie Boga nasce a Marsiglia il 3 gennaio 1997 ma nonostante questo ha scelto di rappresentare la Costa d'Avorio (Paese d'origine dei genitori) con la quale ha vinto l'ultima Coppa d'Africa (insieme a Ndicka). Jeremie ha un forte legame con il fratello Daniel che per larghi tratti della sua carriera ne ha curato anche gli interessi. I due hanno 11 anni di differenza ma Daniel da subito aveva notato l'incredibile talento di Jeremie così come tutti quelli che giocavano contro di lui per le strade della città: "Fin da bambino aveva un’energia incredibile, non si fermava mai. Ho capito presto che sarebbe diventato un professionista.  L’ho intuito quando lo vedevo dribblare ragazzi più grandi di lui". Queste le parole del fratello confermate anche da Tammy Abraham che qualche anno fa aveva dichiarato che Boga era il miglior talento con il quale aveva giocato. A 12 anni infatti viene scoperto dal talent scout del Chelsea Guy Hillion quando militava nell'ASPTT Marsiglia. Nella stagione 14/15 vince insieme a Tammy, Tomori e Loftus-Cheek la Youth League confermandosi uno dei più gradi talenti dei Blues. A Londra però non sfonda mai (solo 18 minuti giocato in Premier sotto la guida di Antonio Conte) tanto che dalla stagione 15/16 iniziano vari prestiti tra Francia (Rennes), Spagna (Granada) e Italia (Sassuolo). Proprio in Serie A, l'ivoriano trova la sua dimensione grazie soprattutto a Roberto De Zerbi.

L'esplosione in Italia prima del calo e del ritorno in patria

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L'inizio a Reggio Emilia non è stato dei migliori con 3 gol realizzati in appena 1475 minuti distribuiti in 27 presenze. L'anno successivo invece la definitiva consacrazione. Trentacinque partite, 11 gol e 4 assist che hanno messo in ginocchio diverse squadre tra cui proprio la Roma. L'1 febbraio del 2020 è stato croce e delizia del match che i giallorossi persero 4-2 al Mapei. Prima ha causato il rigore (per fallo di mano) della possibile rimonta. Poi ha chiuso la partita con un destro imparabile sotto l'incrocio dei pali sotto gli occhi di Gianluca Mancini. Dopodiché un calo drastico di rendimento dovuto in particolare ai problemi fisici avuti nella stagione 2020/21 nella quale realizzato solamente 4 gol uscendo spesso anche dalla formazione titolare. A gennaio della stagione successiva passa all'Atalanta che punta forte su di lui investendo circa 20 milioni di euro e affidandogli la maglia numero 10. A Bergamo non sfonda mai (47 presenze, 4 gol e 6 assist in un anno e mezzo). Poi la cessione al Nizza l'estate scorsa per la stessa cifra pagata dall'Atalanta al Sassuolo. A portare a termine la trattativa era stato proprio Florent Ghisolfi (in quel momento dirigente del Nizza). In Francia si torna su buoni livelli realizzando 6 gol e 6 assist in 28 presenze. Ora il possibile ritorno in Serie A con la Roma che lo vorrebbe portare nella Capitale per affidargli le chiavi della fascia sinistra. La valutazione è sempre la stessa: 20 milioni di euro ma gli ottimi rapporti tra il ds e il club potrebbero favorire la buona riuscita dell'operazione. Con o senza l'uscita di Dybala.