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Roma, da Pellegrini a Svilar: è aperta la caccia al rinnovo. Ma a Trigoria tutto tace

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Sono tanti i giallorossi in scadenza di contratto tra il 2025 e il 2026 ma al momento poco o nulla si sta muovendo
Redazione

Roma è un cantiere a cielo aperto, e non parliamo della città ma della squadra. Le speranze di chiudere la stagione con qualche soddisfazione sono ormai ridotte al lumicino, rappresentato dall'Europa League. In lontananza però il cielo non sembra schiarirsi anzi, il futuro della Roma è un rebus degno dell'ultima pagina della "Settimana Enigmistica". Il tema principale è legato ai rinnovi contrattuali che però vale la pena dividere in due categoria: quelli attesi (presumibilmente) dalla piazza, e quelli meno, o per nulla. Nella prima categoria troviamo El Shaarawy, Hummels, Pisilli e Mile Svilar. Il Faraone continua ad essere uno dei beniamini del tifo giallorosso e si sta meritando il rinnovo con le prestazioni sul campo. Probabile che la Roma possa dunque offrire un altro anno di contratto a cifre più contenute rispetto a quelle attuali. Il tedesco invece dovrà decidere se continuare la sua straordinaria carriera o ritirarsi a vita privata. La decisione spetta a lui ma Ranieri è stato chiaro: "È un punto di riferimento per i compagni e gli ho detto che deve rimanere qui. Anche se il prossimo anno giocherà poco, deve restare per guidare i suoi compagni".Quelli più vicini al prolungamento sono Svilar e Pisilli. Sul portiere ci sono le ombre della Premier League ma la sua priorità è quella di rimanere in giallorosso: "Il mio contratto non scade tra tantissimo, ma c’è ancora tempo per parlare e ci incontreremo molto presto. Io sto molto bene qui e mi piace tutto: club, tifosi e società. Sono alla Roma e speriamo di rimanerci per tanto tempo". Occhio però a non tirare troppo la corda. Anche il centrocampista si è esposto mediaticamente e non ci sono dubbi che la Roma lo voglia trattenere. Adesso guadagna "solo" 70mila euro ma ben presto firmerà il suo primo vero contratto da professionista anche se per il momento tutto tace. Esattamente al centro di queste due categorie troviamo invece Leandro Paredes e Lorenzo Pellegrini. L'argentino dopo un inizio complicato, si era ripreso il favore del pubblico che però non ha gradito la sua (presunta) voglia di lasciare il club a gennaio. Per lui il rinnovo potrebbe scattare in automatico. Le presenze stabilite nell'accordo sono state raggiunte, manca però la qualificazione almeno in Europa League. Un dettaglio non affatto scontato in questa stagione. Sul capitano si potrebbe aprire un capitolo a parte. Il contratto scade a giugno 2026 e al momento non ci sono stati passi in avanti per il rinnovo. La piazza è divisa. Le ultime stagioni hanno lasciato molto a desiderare e le sporadiche prestazioni positive non bastano a colmare delle lacune di personalità evidenti. Dall'altra parte ci sono però ancora quelli (sono sempre meno) che credono in lui, nel suo attaccamento alla maglia e nel romanticismo che porta con sé l'avere un capitano romano e romanista. Pellegrini sarebbe potuto partire già a gennaio ma il gol nel derby ha complicato i piani di chi lo voleva fuori Trigoria. Quella rete però non è bastata per invertire il trend negativo e le ultime due panchina contro Napoli e Milan lo confermano. Poi ci sono i rinnovi meno attesi per usare un eufemismo. Nel 2026 scadranno anche i contratti di Eldor Shomurodov e Zeki Celik che difficilmente però vestiranno ancora la maglia della Roma dopo quella data. Il club dunque deve accelerare e prendere decisioni nette per iniziare a mettere piano piano le fondamenta per il futuro della Roma che al momento sembra più nebuloso che mai.