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Roma, da Kumbulla a Ibanez: quando il singolo uccide la partita

Roma, da Kumbulla a Ibanez: quando il singolo uccide la partita - immagine 1
Tanti gli errori macroscopici che hanno complicato il cammino della Roma. Ibanez da record coi due derby, ma non è l'unico

Redazione

Perdere un derby è peccato, perderne due è intollerabile. Ma essere protagonista in negativo per la terza volta è quasi inspiegabile. Roger Ibanez ha ucciso le speranze della Roma di poter vendicare la stracittadina dell'andata con un altro errore individuale enorme. Ma da inizio stagione sono tanti gli scivoloni dei singoli che hanno complicato terribilmente la strada di Mourinho. Dei due derby già sappiamo: scivolone su Pedro all'andata, espulsione in poco più di mezz'ora al ritorno. Una settimana fa era toccato a Kumbulla il ruolo di killer: calcio a Berardi (che lo aveva colpito per prima), rosso e rigore per il Sassuolo. Il tutto a fine primo tempo. Andiamo un po' indietro. I primi due  errori macroscopici arrivano nella disfatta di Udine, Karsdorp prima e Rui Patricio poi spianano la strada alla formazione di Sottil che vincerà 4-0. Il portiere portoghese è protagonista in negativo anche a Milano dove non riesce a trattenere un tiro lento di Dimarco. A San Siro, però, ci ha pensato Smalling con una ‘zuccata’ vincente a regalare tre punti d’oro.  Poi l'horror con la Cremonese. In coppa Italia ritorna protagonista Kumbulla che spiana la strada per il rigore di Dessers. In campionato l'albanese è aiutato da Ibanez nel completare l'opera. Anche in Europa League il secondo posto del girone nasce da due errori individuali: quello di Spinazzola col Betis all'Olimpico e quelli di Mancini col Ludogorets all'andata. Col Napoli due punti sono saltati per due distrazioni di Smalling mentre a Lecce riecco con Ibanez con un autogol, anche se sfortunato. Il dato è evidente. Per errori decisivi dai quali è nato un gol la Roma è prima in classifica in compagnia del Sassuolo.