Roma, da Abraham a Dovbyk: la maledizione dei numeri 9 post Dzeko

Per diversi anni a Trigoria c'è stata una vera e propria maledizioni dei numeri 1. Dall'anno della cessione di Alisson (2018) nessun portiere è riuscito a far dimenticare il brasiliano fino all'exploit di Svilar nel 2024. In mezzo Rui Patricio è stato, forse, il migliore. Da dimenticare i vari Olsen, Mirante e Pau Lopez. Adesso c'è il problema del 9. Edin Dzeko ha lasciato Roma da tre anni fa e l'eredità del cigno di Sarajevo è pesante. È diventato il terzo miglior marcatore della storia giallorossa con 119 gol. Davanti a lui due leggende: Totti (307) e Pruzzo (138). A dir la verità Francesco non è mai stato un vero e proprio centravanti, ma è un capitolo (bellissimo) a parte. Dopo il bosniaco il 9 lo ha indossato Tammy Abraham, arrivato il primo anno di Mourinho per ben 45 milioni di euro. La prima stagione è stata memorabile con 27 gol stagionali e una Conference League in bacheca. Poi il buio. Stagioni da dimenticare, una serie infinita di gol sbagliati e la rottura del crociato. E il rapporto con il tifo giallorosso si è incrinato a seguito di alcune dichiarazioni. L'anno scorso è stato il turno di Artem Dovbyk che però aveva iniziato l'anno con la 11. Il cambio di numero in questa stagione non gli sta portando bene. La rete col Verona non ha scacciato i fantasmi e l'errore a porta vuota contro l'Inter pesa come un macigno oltre ad avere una somiglianza con quello di Abraham con il Bayer Leverkusen in semifinale di Europa League. Tra i due c'è stato anche Lukaku che sulla schiena aveva il 90 e non il 9, ma avrebbe fatto comodo a Gasperini.

Massara pensa a Zirkzee e Kalimuendo

Gasperini è in difficoltà e sta studiando nuove soluzioni per aumentare lo score offensivo, ma neanche la mossa Dybala falso nove per ora sta dando i suoi frutti. Per questo Massara è già al lavoro per gennaio. Sul taccuino Zirzkee e Kalimuendo. Entrambi stanno trovando poco spazio, il primo al Manchester United e il secondo al Nottingham Forest. Possono arrivare in prestito, ma servirà anche una cessione. Artem in estate è stato ad un passo dall'addio mentre per Ferguson è ancora più complicato. La Roma dovrebbe interrompere il prestito con sei mesi d'anticipo.