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Roma, ci siamo! Ecco l'ok sui finanziamenti. Bojan: fumata bianca

(di Daniele Scasseddu) – Giornata importante per il futuro della Roma. Si è svolto infatti nella giornata odierna il tanto attesa Cda di Unicredit che ha ratificato senza problema alcuno il “vendor loan” alla AsRoma s.p.a dando così via...

Redazione

(di Daniele Scasseddu) – Giornata importante per il futuro della Roma. Si è svolto infatti nella giornata odierna il tanto attesa Cda di Unicredit che ha ratificato senza problema alcuno il “vendor loan” alla AsRoma s.p.a dando così via libera ai contratti di finanziamento.

E’ stato quindi messo un tassello fondamentale per il concretarsi del closing intorno alla data del 4 luglio.Walter Sabatini,intanto, è in giro per l’Europa per far fronte a tutti gli impegni in agenda. Milano, Bologna, Londra, Barcellona, Amsterdam, Buenos Aires sono solo alcune delle tappe battute dal nuovo direttore sportivo per fa sì che ai nastri di partenza della prossima stagione la Roma si presenti competitiva ai massimi livelli.

 

STRETTA FINALE – Giornata fondamentale sul fronte societario. Oggi è andato in scena il Cda di Unicredit che ha dato il via ufficiale al finanziamento indispensabile per finalizzare la vendita: in sostanza il board ha ratificato il cosiddetto "vendor loan" alla AS Roma S.p.a., società infragruppo. A conferma del buon esito di questa operazione Ghizzoni ha voluto così commentare questa vicenda: “Abbiamo approvato tutto quello che dovevamo approvare per ratificare il contratto di cessione della Roma. Abbiamo passato l’onere della gestione tecnica allo staff voluto dai nostri partner. La data di chiusura? Rimaniamo intorno al 4 luglio che in America è il giorno del ringraziamento. Noi siamo molto concentrati sulla prima linea. Responsabili delle scelte è chi sta lavorando alla costruzione della Roma". Queste dichiarazioni sono rafforzate anche dal numero due di Unicredit, Paolo Fiorentino:"Abbiamo ricevuto l'autorizzazione formale dal board sui pre-requisiti legati al contratto, che erano di un loan da dare alla società di calcio e il commitment sull'aumento di capitale che faremo di 35 milioni di euro". "Siamo quindi pronti -ha precisato- anche formalmente a ufficializzare i contratti. Stiamo già di fatto lavorando come se la società fosse virtualmente costituita. Abbiamo di fatto passato l'onere della gestione tecnica della società di fatto a uno staff fortemente voluto dai nostri partner"

Operazione questa, necessaria anche per liberare il campo da rumor come quello di un possibile slittamento del passaggio di proprietà tra Unicredit e la cordata Usa ad agosto, ovvero fuori dai termini contrattuali, che prevedono la chiusura non oltre il 31 luglio. In base infatti agli accordi di compravendita fra la DiBenedetto As Roma LLC, società partecipata da investitori privati statunitensi, e Roma 2000 Srl, società del gruppo Compagnia Italpetroli: la DiBenedetto As Roma LLC, ha promosso l'Opa attraverso una holding costituita insieme ad Unicredit, partecipata al 60% dagli americani e al 40% dall'istituto. Nella stessa holding finiscono: il 67,097% della As Roma per 60.300.000 euro (ovvero 0,6781 per azione); l'intero capitale sociale di Asr Real Estate (che possiede il centro sportivo di Trigoria), al prezzo di 6 milioni; l'intero capitale sociale, per 4 milioni, di Brand Management ovvero il socio accomandatario della Soccer, società titolare del marchio AS Roma, di cui la stessa AS Roma è socia accomandante con il 99,9 per cento. Lo step successivo saranno le firme sul contratto definitivo, fase che in gergo viene definita del closing, la chiusura del procedimento. È possibile che l’intera vicenda termini prima che la squadra parta per il ritiro di Riscone di Brunico. Vuole essere DiBenedetto a presentare alla stampa Luis Enrique. E vuole farlo da presidente dell’As Roma.

 

MERCATO IN&OUT – Che Walter Sabatini fosse un grande lavoratore già lo sapevamo, ma che volesse anche battere il record di miglia percorse nel più breve lasso di tempo potevamo solo sperarlo. Non esageriamo se affermiamo che nel giro di due giorni il nuovo direttore sportivo ha toccato le città europee più importanti per cercare di mettere a punto alcune importanti trattative per il mercato giallorosso. Capitolo portiere: da più giorni e da più parti ormai, l’entourage del numero uno dell’Ajax, Marteen Stekelenburg fa sapere che sarebbe felicissimo di vestire la maglia della Roma. Dopo una gloriosa carriera all’Ajax che lo ha portato fino a diventare il portiere titolare della nazionale olandese, Stekelenburg è ora pronto a prendere una strada diversa. Il suo contratto scadrà tra dodici mesi, ma il prezzo che chiede l’Ajax è non poco rilevante: si parla di una cifra intorno ai 20 milioni di euro. Proprio a tale ragione, vista l’assurdità dell’esose richieste, le attenzioni del ds giallorosso si sono concentrate in maniera molto approfondita su Emiliano Viviano ritenuto, a ragione, il più talentuoso portiere italiano dopo Buffon. Il destino del portiere del Bologna e della Nazionale si deciderà proprio in questi giorni. Gli emiliani detengono solo la metà del suo cartellino. L’altra è ancora nelle mani dell’Inter e entro venerdì dovranno essere definite tutte le comproprietà. La Roma è dentro questa trattativa e sicuramente agirà per mettere il portiere azzurro al servizio di Luis Enrique. Il viaggio in Olanda ha riguardato anche un altro giocatore dell’Ajax. Si tratta di Gregory Van der Wiel, classe '88, esterno destro difensivo. La nuova dirigenza lo segue già da marzo e lo stesso Pradè tentò, senza successo, di prenderlo in prestito la scorsa estate. Il valore di mercato è di dieci milioni, ma in fase di trattativa il prezzo potrebbe scendere fino a sette-otto. I due club si riaggiorneranno nei prossimi giorni. Proprio su questa vicenda, il procuratore dell’olandese ha rilasciato queste brevi dichiarazioni: “Non mi sono incontrato con nessuno della Roma e non ho mai avuto contatti con i giallorossi. Gregory ha ancora due anni di contratto e al momento l’Ajax non ha mai preso in considerazione un’ipotesi cessione, anche perché non c’è nulla, né con la Roma, né con le altre squadre di cui si parla sui giornali. Vedremo se succederà qualcosa nei prossimi due mesi, ora il mio assistito è tranquillo in vacanza”.

Per quanto riguarda la linea difensiva si parla in maniera insistente di Gael Clichy. Il diesse giallorosso ha trovato l’accordo di massima con l’Arsenal per il terzino sinistro della nazionale francese. I Gunners, rappresentati dal ds Ken Friar, hanno concesso due opportunità alla Roma: scambio con Menez o cessione sulla base di 10 milioni. Sabatini preferirebbe la prima scelta, ma con un conguaglio a favore della Roma di 4 milioni circa. L’Arsenal ha preso qualche giorno di tempo per decidere. Se i Gunners dovessero rifiutare la proposta, Sabatini virerebbe sulla seconda opportunità sperando di chiudere a 8 milioni. Non cessa neppure il tam tam della Roma per Ramirez. “La Roma è interessata — ha detto il suo manager D’Ippolitoe poi piace molto anche a Luis Enrique, affare possibile” . Tra i nomi ormai nella mente dei tifosi giallorossi c’è quello di Bojan. “Al momento non dico nulla, ci sarà tempo per parlare". Così, il talento della nazionale spagnola under21 svia le domande sul suo possibile futuro in giallorosso. Il grosso è già stato fatto: c’è l’ok del giocatore, quello di Guardiola, persino quello del presidente blaugrana Rosell. Ma c’è ancora da mettersi d’accordo sulla formula con la quale Bojan passerà in giallorosso. Tra stasera e domani ci potrebbe essere la fumata bianca e Bojan potrebbe tornare a sorridere, a incantare in nazionale. Alla ribalta è tornato anche il nome di un altro giovane, ma talentuoso calciatore, quello di Shaqiri. “Si è vero abbiamo parlato con Sabatini di Shaqiri, per ora siamo al livello di una chiacchierata ma l’interessamento della Roma c’è” a parlare è Ulisse Savini, Agente Fifa, che si sta occupando di questa trattativa in qualità d’intermediario. “Credo che per il cartellino del ragazzo si andrà tra i sei e i 10 milioni di euro. Dipenderà anche dalle richieste della squadra svizzera".

Quanto al mercato in uscita, c’è stato più di un contatto per Sabatini con i dirigenti del Tottenham: al centro del discorso sempre Vucinic, chiamato pure ieri da Marotta della Juventus. Se il montenegrino piace sul serio al Tottenham, la Roma può tornare sul brasiliano Sandro, trattato già qualche mese fa e valutato esageratamente più di 20 milioni (come Vucinic), anche se c’è chi dice addirittura trenta. Con il Liverpool, invece, ha parlato di Julio Sergio che però non vuole fare il secondo portiere nemmeno in Premier. Il viaggio di Sabatini proseguirà a Milano dove il diesse è atteso dalla grana comproprietà: Curci e Guberti con la Sampdoria,Rosi col Siena, oltre a otto giovani (Brosco, Citro, Della Penna, Massimo, Malomo, Sciarra e Scicchitano) che dovrebbero salutare il giallorosso. Anche Curci e Guberti in partenza. Il primo potrebbe essere riscattato per poi essere girato al Cesena mentre il destino di Guberti sarà in B, alla Samp o al Torino. http://www.forzaroma.info/rassegna-stampa-as-roma/46206-roma-menez-porta-a-clichy.html . L’imponente lavoro di Walter Sabatini porterà sicuramente ad avere,il 15 luglio, la maggior parte dei nuovi innesti.

 

TESSERA DEL TIFOSO – Questa mattina presso il Viminale è stato presentato il protocollo “Tessera del tifoso per il tifoso” siglato d’intesa tra Coni, Figc e Lega Calcio. Importanti, anche se avvilenti le novità introdotte. Infatti, Dalla prossima stagione, potrà andare in trasferta solo chi avrà la tessera del tifoso. L’eccezione sarà sempre possibile, ma purché il club possieda un dipartimento del tifo che possa fare da garante per la propria curva. Finora, le cose stavano così. Il settore ospiti era aperto esclusivamente ai titolari della tessera del tifoso. Gli altri, i non tesserati, potevano comunque acquistare i biglietti degli altri settori. Questo accadeva per le partite ritenute tranquille dal Viminale. Per quelle che invece erano considerate a rischio, venivano previsti dei divieti di vendita dei biglietti. Le maglie si allargavano o si stringevano a seconda del livello di pericolosità: o la prevendita veniva preclusa ai residenti nella regione della società ospite, oppure veniva riservata ai residenti nella regione del club ospitante. Quella che prima era la regola, ora diventerà l’eccezione. Prima la regola era l’ok alla trasferta per i non tesserati, tranne nel settore ospiti. E l’eccezione erano i divieti. Adesso, la regola sarà il divieto per tutta la stagione per chi non ha la tessera del tifoso. "Nonostante le contestazioni iniziali, il programma tessera del tifoso continua con ottimi risultati: non c'è stato calo di presenze negli stadi, sono avvenuti meno incidenti e c'è stato meno bagarinaggio". Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni, presentando il protocollo di intesa"Se si continua così - ha auspicato Maroni - raggiungeremo presto l'obbiettivo di togliere gabbie e reti dagli stadi come avviene in alcuni paesi europei: siamo sulla buona strada". Entro la fine di questo campionato vogliamo togliere tutte le gabbie ma anche tutte le reti dagli stadi. Chi ancora si oppone non é un tifoso".

"La tessera si è dimostrata efficace - ha detto Abete - si deve superare un'eccessiva ideologizzazione di questo strumento che serve ad usufruire dell'avvenimento in modo sereno. Questo protocollo favorisce la circolarità della tessera, determina un nuovo fronte con le tifoserie e responsabilizza ulteriormente le società". Di tutt’altro avviso l’onorevole Cento:“Il ministro Maroni insiste sulla tessera del tifoso che dopo un anno di applicazione si conferma un fallimento che non aumenta la sicurezza negli stadi mentre diminuisce le libertà individuali. Con la tessera del tifoso gli abbonamenti sono in calo, le famiglie rimangono a casa, si criminalizzano le tifoserie mentre gli stadi sono sempre più vuoti. La tessera del tifoso rimane uno strumento liberticida che peraltro diventa un modello su cui interessi finanziari e commerciali si intrecciano con la gestione dell’ordine pubblico in un sistema che non trova applicazione in alcun altro paese europeo”. Parole, belle, importanti ma che stridono con gli umori di intere tifoserie italiane. Speriamo vivamente che Coni, Figc e Lega Calcio possano raggiungere un’intesa circa l'adozione di misure che riportino la Federazione Italiana Giuoco Calcio ai fasti di un tempo.