Guardare in casa propria a volte può rappresentare più di una possibilità e Daniele De Rossi ha tutte le intenzioni di muoversi in questa direzione. Nella costruzione della rosa più di un occhio sarà sul settore giovanile giallorosso per "creare un asset" di valore che cresca col passare degli anni. La Primavera di Guidi può diventare una risorsa essenziale con i tanti giovani che sono cresciuti in questa stagione. Nel reparto difensivo spiccano i nomi di Keramitsis e Golic, insieme a Oliveras come terzino. Dalla cinta in su c'è grande qualità con Pagano e Pisilli su tutti, ma anche D'Alessio e Romano hanno mostrato buoni colpi; Cherubini, Joao Costa e Marrazzotti spiccano sulle fasce. Lo sguardo del tecnico giallorosso è anche sull'U15 che ha osservato ieri: da Filippo Russo (2009), punta e capocannoniere della squadra a Gioele Giammattei (2009) tuttocampista di sostanza, interessanti anche i profili di Bonifazi in difesa e di Guaglianone (2010) centrocampista offensivo.
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Roma, chi sono i giovani che può promuovere De Rossi: da Pisilli a Pagano, tutti i nomi
Pagano e Pisilli, qualità a centrocampo
—De Rossi vuole una squadra che "anche altri allenatori si potranno godere più avanti" evidenziando come sia fondamentale per una grande squadra valorizzare il proprio settore giovanile e non disperdere i propri talenti, come nei casi di Calafiori e Frattesi. La qualità c’è, e in abbodanza, nella formazione Primavera allenata da Guidi che si contenderà lo scudetto nelle prossime settimane dopo una stagione super. “Nomi non ne faccio”, dice DDR “l'ho fatto con Pisilli e ho sbagliato. Gli si creano scombussolamenti, che Pisilli non ha avuto perché è fantastico e forte”. Quasi un’investitura del tecnico giallorosso che riconosce le qualità del centrocampista classe 2004, protagonista di una stagione brillante. 24 presenze, 9 gol e 3 assist nel campionato primavera, condite dagli esordi in Serie A e in Europa League dove è anche arrivato un incredibile primo gol nel 3-0 sullo Sheriff.
Occhi aperti anche sul compagno di reparto, Riccardo Pagano, il più impiegato in prima squadra sotto la gestione Mourinho e autore di 11 gol e 8 assist in 21 presenze in Primavera. Numeri fantastici che evidenziano la sua propensione offensiva e un modo di intendere il ruolo “alla Pellegrini”. Entrambi non hanno visto il campo dall’arrivo di De Rossi, ma più per necessità del tecnico di avere giocatori pronti per una cavalcata all’Europa che non poteva permettersi errori.
Joao Costa e Cherubini, spinta sulle ali
—Da osservare con cura anche Joao Costa e Cherubini, due ali che possono inserirsi gradualmente nello scacchiere di De Rossi nella prossima stagione. Il brasiliano è fresco di convocazione con la Selecao U20 e ha delle caratteristiche che al momento mancano nella Roma. È l’unico giovane utilizzato da DDR in questo finale di stagione (qualche minuto giocato con Bologna e Atalanta) per via degli strappi e delle galoppate che sono le qualità principali. 4 gol e 2 assist nel campionato primavera, ma tanta spinta sulla fascia messa a disposizione dei compagni. Discorso diverso per Luigi Cherubini, passato da possibile partente nell’operazione che ha portato Huijsen alla Roma, a capitano e leader della squadra di Guidi. Ha totalizzato 11 gol e 9 assist in 26 presenze giocando prevalentemente da ala sinistra. Da non sottovalutare, infine, Golic (2006) e Oliveras (2004) nel reparto difensivo, rispettivamente centrale fisico e terzino di spinta. Lo spagnolo, in particolare, potrebbe tornare utile in un reparto da restaurare quasi nella sua totalità.
Lorenzo Scattareggia
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