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Roma Channel, Caprari: “Il mister fa sentire tutti a proprio agio” Ricci: “Chiede di dare sempre il meglio”

Roma Channel ha intervistato in esclusiva due giovani giallorossi, Gianluca Caprari e Federico Ricci. Queste le parole dei due ex Primavera Roma al canale tematico:

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Roma Channel ha intervistato in esclusiva due giovani giallorossi, Gianluca Caprari e Federico Ricci. Queste le parole dei due ex Primavera Roma al canale tematico:

Allenamento molto lungo oggi, oltre 2 ore e 30..

Caprari: Il mister quando fa un solo allenamento, lo fa durare di più, ma i suoi allenamenti sono sempre divertenti.

Si lavora molto ma siete molto sereni.

Ricci: Sì abbiamo fatto le solite partitelle, dove c'è in palio un punto. Tutte le squadre cercano di vincere e lo sfottò finale. Cerchiamo sempre di vincere e divertirci. Tutti diamo sempre il massimo, è importante.

Garcia ha portato metodi nuovi di allenamento..

C: Sì è bello perché fa sentire tutti a proprio agio. Il gruppo è sempre molto compatto e unito.

Cosa vi chiede il mister?

R: Di dare sempre il meglio. Cio da consigli come è giusto che sia. Vuole sempre che diamo il massimo in allenamento perché è molto importante per fare bene in partita.

Cosa chiede dal punto di vista tattico?

C: A noi esterni chiede molto di giocare per la squadra, di muoverci. Non vuole che siamo fermi.

Vi tiene in grande considerazione, per un eventuale debutto..

C: Sì ci considera. Spero che arrivi anche il debutto. Il mio obiettivo era tornare qui per questo.

Ti aspettavi di essere aggregato così in pianta stabile alla prima squadra?

R: Ci speravo. Poi questo piccolo sogno si è realizzato e me la sto godendo. Cerco di sfruttare le opportunità in allenamento, faccio il mio meglio per cercare l'esordio che sarebbe un'occasione indescrivibile.

Che sensazione è soltanto andare in panchina?

R: All'inizio è stato qualcosa di diverso, sorprendente, bello. Poi ci fai l'abitudine e pensi alla partita, ai movimenti dei giocatori in campo e a tifare per la Roma.

Qual è il segreto di questo mister?

C: E' il gruppo. Qualunque squadra il gruppo è fondamentale. Giocatori che l'anno scorso rendevano 10 adesso rendono 100. Ed è il mister che ha dato questa scossa.

Com'è il rapporto con gli altri?

R: Buono. Molto uniti. Si scherza con tutti, ho un buon rapporto con tutti. Non ci sia nnoia tra di noi. Allenarsi con loro è bellissimo ed anche confrontarsi con giocatori di questo livello è importante per rubare con gli occhi i loro movimenti ed il loro bagaglio tecnico per poi un giorno riprovarli subito in campo.

C'è qualcuno che vi da più consigli?

C: No, tutti. E' una squadra che parla molto, i consigli li danno tutti.

R: Sì è vero tutti, da Gianluca che mi può dare un consiglio al Capitano. Siamo tutti uniti e ci diamo consigli a vicenda.

Qual è il giocatore al quale vi ispirate di più?

R: Gianluca (ride ndr). No ma davvero perché comunque nel settore giovanile lui faceva grandi numeri, grandi gol, faceva la differenza. Speravo di riproporre le sue giocate. Ma il mio idolo fin da piccolo è sempre stato Totti. Comunque cerco di rubare da tutti.

C: Ormai sono due anni che gioco e cerco di tirare fuori qualcosa da me e di guardare i grandi campioni.

Di altre squadre?

C: Messi.

Merita il pallone d'oro?

R: Sì, anche se Cristiano Ronaldo sta facendo molto molto bene.

Cosa vi ha colpito di più di Ljajic e Gervinho?

R: Sono due grandissimi giocatori. Di Gervinho la velocità ma anche la tecnica perché fa cose impressionanti in velocità e nello stretto. Di Ljajic la tecnica di base, mostruosa. Impressionante anche lui, due giocatori fortissimi.

C: Adem ha una personalità fortissima, ed è giovane. Gervinho va a duemila, impressionante.

Ti aspettavi di rimanere a Roma?

C: Io speravo di rimanere a Roma. Non so se a gennaio sarà il caso di andare a giocare e fare esperienza.

Quando hai saputo che avresti svolto gli allenamenti con la prima squadra anziché con la Primavera?

R: Avevo parlato con il mister e quando mi ha detto che sarei stato aggregato al gruppo della prima squadra ho pensato a rimanere, a provare a dare il massimo per la mia squadra e magari un giorno anche esordire.

Come viene vissuto questo momento dentro lo spogliatoio?

C: Bene perché quando vinci è sempre bello. Ci sta che prima o poi si rallenta, ma quel giono sarà importante restare uniti, perché quel giorno arriverà. Ma non bisogna buttarsi giù.

C'è comunque grande entusiasmo durante gli allenamenti..

R: Certo. Quando una squadra è unita fuori dal campo, dentro il campo le cose vengono più facilmente. C'è un'atmosfera di grande umiltà dentro la squadra e si vede.

Nessuno si sbilancia su dove possa arrivare questa squadra..

R: Non ci sbilanciamo ma la Roma sta facendo molto bene. In questo momento l'obiettivo è arrivare in zona Europa. Proveremo a vincere tutte la partite. Se qualcuno arriverà prima di noi ci faremo comunque i complimenti.

C: E' vero. Siamo primi e godiamoci il momento. Speriamo che lo saremo anche a fine stagione. E' lunga la strada quindi dobbiamo continuare con questo passo. L'obiettivo resta l'Europa, dove la Roma manca da due anni.

Intanto domenica c'è il Sassuolo ed oltre 50.000 spettatori all'Olimpico. Anche la città ci crede..

C: Sì perché i tifosi della Roma sono sempre i tifosi della Roma. E' difficile trovarne in giro di così. Fa sempre piacere avere lo stadio quasi pieno anche in queste partite che non sono né derby né contro Juve o Napoli.. Speriamo di portare i tre punti a casa.

Che tifosi eravate da piccoli?

R: Io vengo da una famiglia dove mio padre e i miei zii sono sfegatati della Roma. Fin da piccolo andavo con loro allo stadio. Durante l'adolescenza ci andavo con gli amici, in curva sud. Cercavamo sempre di seguire la Roma, o allo stadio o a casa insieme allegramente. Io e mio fratello appassionati della Roma da sempre.

C: Io alle volte la vedevo a casa. Quando andavo in curva era sempre un'emozione.

Ora com'è stare dall'altra parte, a firmare autografi ai tifosi?

C: Fa piacere perché quando firmi un autografo vieni preso in considerazione. Speriamo di firmarli fino a 40 anni.

Garcia dice che potete esordire da un momento all'altro. Siete pronti anche per il Sassuolo?

C: Sì siamo pronti. Ci alleniamo per questo. Speriamo il prima possibile di scendere in campo perché non vedo l'ora.

R: Spero di farmi trovare pronto se questo accada e cercherò di dare il mio contributo alla squadra in tutti i modi.

Tu Gianluca hai già esordito in campionato e in Champions, che ricordi hai?

C: Belli perché esordire in Champions è sempre una grande emozione. Poi esordire in casa col Milan me lo ricordo perché quel giorno loro vinsero lo scudetto. Comunque è sempre una grande emozione esordire.

Come ti immagini il tuo esordio?

R: Innanzitutto spero più che di immaginarmelo, di viverlo. Spero di gioire con una buona prestazione. Certo il sogno sarebbe esordire con un gol come ha fatto l'anno scorso Alessio (Romagnoli ndr). L'esordio con gol è un'emozione unica e da tifoso sarebbe indescrivibile.

L'anno scorso Roma-Pescara e segna per il Pescara Caprari.. Cosa ha provato in quel momento?

C: Niente.. forse il gol più infelice della storia. Non ho esultato perché non era giusto dopo 10 anni qui a Trigoria, dai pulcini alla prima squadra. Però è dovere e l'ho dovuto fare.

Molti ricordano quel Roma-Palermo quando facevi il raccattapalle..

C: Ma quel gol non è stato merito mio ma di Mancini che ha segnato io ho solo messo la palla lì..

Federico, come vedi quest'anno la Primavera di Alberto De Rossi?

R: Molto forte è una squadra di giocatori molto bravi. E' un gruppo molto unito anche il loro, si scherza sempre. Penso che quest'anno ci potremmo togliere qualche bella soddisfazione. La Lazio anche è brava; ho seguito il derby. Ci è andata male, il primo tempo bene nel secondo siamo un po calati e loro bravi a sfruttare le occasioni. Ma il derby è una partita a sé. Ma era meglio se lo vincevamo.

Quanto è stato importante per te Alberto De Rossi?

R: Molto importante e lo è tuttora. Mi da sempre consigli. Quando ho bisogno di confidarmi o di chiedere qualcosa lui è sempre disponibile. In campo mi ha insegnato molto sul mio ruolo, sui dettagli, i movimenti e le caratteristiche degli esterni. E' stato molto importante essere allenato da lui e lo ringrazio.

C: Ho un bel ricordo perché abbiamo vinto lo scudetto, siamo stati campioni d'Italia. Anche se poi abbiamo perso le finali di Coppa Italia e Supercoppa. Ho un ricordo bellissimo sia con lui, che l'anno prima con Stramaccioni. Anni indimenticabili qui a Roma.

Ora c'è Caprari anche alla Playstation. Che effetto ti fa?

C: Non gioco sennò rosico.

E da quest'anno c'è anche Federico Ricci..

R: Ho provato a schierarmi ma sono lento e scarso a quel gioco. Mi hanno sottovalutato, i prossimi anni spero possano ricredersi ma per ora è meglio che non mi metto in campo con la Roma preferisco far giocare i campioni che abbiamo.

Cosa fate nel vostro tempo libero?

C: Quello che fanno tutti i ragazzi: usciamo, amici, ragazza.

R: Stesse cose. Esco con i miei amici, con la mia ragazza e cerco di staccare un po la spina fuori da campo per rientrare poi in campo concentrato.

Hai un gruppo preferito?

R: Non ho un genere o cantante preferito.

Il tuo gemello, Matteo, sta ora al Grosseto in Prima Divisione. Come sta andando?

R: Sta andando bene. Ha avuto un periodo in cui giocava meno ora va meglio, è stato bravo a non abbattersi e a lavorare sempre bene. ha anche segnato nell'ultima partita e spero che questo momento continui il più possibile per lui.

Senti i tuoi ex compagni di Primavera?

C: Ogni tanto sento Viviani e chiedo come stanno tutti gli altri. Per lui questo non è un momento molto buono perché non sta giocando tanto. Ma Federico è forte. Spero che un giorno ci ritroveremo tutti quanti insieme, è un sogno ma magari qui per andare avanti il più possibile con la Roma.

Futuro: meglio andare a fare esperienza o allenarsi qui con i grandi campioni?

C: Non ne abbiamo ancora parlato. Chissà magari domenica entro e segno e poi non esco più.

R: A gennaio la cosa più importante sarà parlare con società e mister per sapere l'obiettivo comune, dove migliorare. Sentiremo la società e vedremo quale sarà la cosa migliore da fare.

Il vostro obiettivo, o sogno, per questa stagione?

R: Stare a Roma, con la squadra e cercare di avere qualche presenza ed essere un giocatore importante per questa squadra. oi si vedrà, se non ci sarà l'occasione proverò comunque a dare il massimo e provare a restare qui e giocare con la Roma.

C: Vincere lo scudetto con questa maglia. Penso che sia il massimo. L'obiettivo mio è fare qualche presenza e far vedere le mie qualità. Spero di averne l'opportunità e ripeto magari vincere qualcosa con questa maglia.

Dove vi vedete tra cinque anni?

C: Non lo so. Vedremo più avanti, non è una risposta facile. Il sogno è rimanere qui ma le strade possono continuare o dividersi.

R: Spero di rimanere alla Roma. O comunque spero di giocare e di trovarmi nel calcio che conta e giocare ad alti livelli.

Chiudiamo con il vostro sogno in assoluto, come calciatori e persone.

R: Il sogno, per essere presuntuosi, è quello di avere una carriera come quella del Capitano. Sarebbe incredibile, il massimo. Poi i sogni e la realtà sono due cose diverse, ma il mio sogno sarebbe sicuramente quello.

C: Magari vincere il più possibile, tanti trofei con la Roma ovviamente.

Qualcosa da dire ai tifosi.

C: Per noi è sempre bello vedere tutto lo stadio che ci spinge. Così in campo ne vanno 20. Domenica venite in tanti e speriamo di vincere.