La Roma si gioca tutto nelle ultime due partite della stagione, ma dovendo fare il tifo per l'Atalanta nella finale di Europa League di mercoledì prossimo a Dublino. Con la vittoria della Dea col Bayer e il contemporaneo quinto posto, infatti, i giallorossi sarebbero in Champions in caso di sesto posto davanti alla Lazio. Nelle ultime settimane c'è stato un crollo, tra risultati e una condizione fisica che è sembrata venire meno. Soprattutto in alcuni ruoli e reparti chiave. Ad esempio a centrocampo, dove non c'è stata praticamente mai rotazione dei calciatori. Pellegrini-Paredes-Cristante è stata una triade praticamente indissolubile, forse anche troppo, sciolta in realtà solo da un paio di squalifiche. E nelle partite decisive di queste ultime settimane è stato un reparto in debito d'ossigeno. I numeri, effettivamente, confermano che il centrocampo della Roma è il secondo più spremuto d'Italia.
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Roma, centrocampo sotto sforzo: solo quello dell’Atalanta ha giocato di più
Centrocampo 'spremuto': Roma e Atalanta guidano la classifica, Cristante recordman
—Considerando i titolari delle squadre che hanno partecipato alle coppe europee, infatti, solo l'Atalanta ha una media di presenze e minutaggio superiore nei calciatori in mediana. Anche se vanno fatte delle distinzioni. Pellegrini, Cristante e Paredes hanno giocato in totale 10784 minuti divisi in 137 presenze. Il che vuol dire una media di circa 3600 minuti a testa con il numero 4 ovviamente a guidare con ben 4359 divisi in 50 partite. Nessun mediano ha giocato più partite di lui tra le squadre italiane (divide il primato con Ederson, che però è stato meno in campo). Dopo Cristante c'è Paredes con 3781 minuti e 48 presenze, poi Pellegrini con 2644 in 39 partite. In testa c'è l'Atalanta con 11541 minuti in 144 gare sommando De Roon, Ederson e Koopmeiners. Va detto però che l'Atalanta è disposta con due centrocampisti e l'unico che ha giocato sempre in quella posizione è il brasilino: i due olandesi infatti hanno spessissimo agito sulla trequarti (Koopmeiners) o da difensore centrale (De Roon, in ben 10 occasioni). Tutti e tre si sono alternati anche con Pasalic, che ha ben 46 presenze all'attivo e 2447 minuti. Per cui in qualche modo il carico è stato distribuito in maniera diversa. Ed Effettivamente l'Atalanta ha giocato anche tre partite in più.
A chiudere il podio c'è l'Inter con 9898 minuti tra Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan. Poi il Napoli, il Milan, la Fiorentina e infine la Lazio. Molte di loro, come appunto i biancocelesti e anche la squadra di Italiano, hanno comunque diviso per più calciatori i tanti minuti. Ad esempio la Fiorentina ha avuto anche Duncan e Maxime Lopez, il Milan Bennacer e Adli, la Lazio Rovella e Cataldi. Nella Roma, invece, tra i centrocampisti solo Bove ha raggiunto oltre 1100 minuti. Ma il classe 2002 è stato impiegato molto poco da titolare in questo periodo decisivo: l'ultima risale a Napoli, il 28 aprile, con Paredes che era squalificato. Aouar non ha mai inciso, Renato Sanches neanche a parlarne. Quest'ultimo saluterà senza rimpianti, il franco-algerino sarà messo sul mercato in attesa di una offerta soddisfacente. E Bove spera di avere un po' di spazio in più, come accadeva magari con Mourinho. Ma con un centrocampo a tre e con questa situazione, la Roma in estate dovrà acquistare almeno due giocatori affidabili che possano alternarsi con i titolari. Altrimenti rischia di essere un'altra stagione sotto torchio.
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