Roma, Assemini, Cagliari. Triangolo che descrive passato, presente e futuro di una gara tutta da vivere, nel segno della strada tracciata dagli schemi di Zeman e dalla forza di Rudi Garcia: la squadra sarda attraversa il Mediterraneo e sbarca a Roma, lanciando un grido silenzioso, sognando imprese sulle ali di un'idea appena accennata che, nell'ombra, porta il marchio del boemo.
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Roma-Cagliari, il web rossoblù: “Doppietta di Conti e autogol di De Rossi: sarà la festa di Zeman”
Roma, Assemini, Cagliari. Triangolo che descrive passato, presente e futuro di una gara tutta da vivere, nel segno della strada tracciata dagli schemi di Zeman e dalla forza di Rudi Garcia: la squadra sarda attraversa il Mediterraneo e sbarca a...
“Maestro, proviamoci...” il web rossoblù racconta tra le stringhe una storia di speranza, cercando di piegare un destino che sembra già scritto: “Quelle contro la Roma sono sempre state apertissime, sono convinto che possiamo giocarcela anche se loro sono fortissimi. Se c'è uno che adesso può battere i giallorossi è proprio Zeman.”
Dove non arrivano i nomi, c'è il fascino di un tecnico che porta con sé la magia del calcio propositivo, una formula che nelle realtà di provincia ha sempre regalato grandi soddisfazioni: “Spartani contro undici Romani. Sarà una battaglia epica!” si riscrive la storia, si cambiano nomi e fattori ma la sostanza resta sempre la stessa: “Se andiamo a vedere la Roma spende tantissimi miliardi tra stipendi e mercato ma alla fine il risultato è lo stesso del Cagliari: non vince mai nulla. In compenso noi ogni tanto qualche cinquina gliel'abbiamo servita...”
Tornando indietro nel tempo, i supporters cagliaritani rivivono la speciale vittoria casalinga per 5-1: era il 2010, anni volati come secoli, figli di un'epoca ormai trasformata dallo scandire del tempo. “Mi ricordo ancora di quel 5-1...Secondo me Daniele Conti li purga ancora...” una previsione che abbraccia i proclami del centrocampista (“Roma non è casa mia, spero di segnare un gol domenica) e che sfrutta ogni singolo capriccio della cabala.
C'è chi, spingendosi oltre, prova a costruire uno scenario immaginario che abbia il gusto della beffa: “Autogol di De Rossi e doppietta di Conti, ecco come andrà a finire...Già mi vedo il sorrisetto del mister mentre guarda Pjanic sconsolato in panchina...Sarà la festa di Zeman!” vecchie ruggini che scivolano in una guerra di nervi, mondi che per un anno si sono toccati e che, nella realtà, hanno condiviso poco o niente.
Tre giornate ed un entusiasmo non del tutto comprensibile, il bilancio dei primi mesi di “Zemanlandia” si fonda sul pathos, aspettando che il campo doni concretezza: “Il gioco? Arriverà...” credito fondamentale che i tifosi più pragmatici riservano a Zeman, limitando le pretese di fronte all'ostacolo romanista. “Leggo cose incredibili, di vittorie e di risultati fantastici...Se domani dovessimo uscire dall'Olimpico con un pareggio dovremmo festeggiarlo come una vittoria. La parola d'ordine è: limitare i danni.”
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