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Roma, beata gioventù. Ma sono ancora lavori in corso

(di Daniele Petroselli)Trasferta vincente in Ungheria per la Roma contro un Vasas non all’altezza. I 90 minuti dicono che la squadra sta assimilando bene il pensiero di Luis Enrique ma che manca ancora lucidità e freschezza atletica in qualche...

Redazione

(di Daniele Petroselli)Trasferta vincente in Ungheria per la Roma contro un Vasas non all’altezza. I 90 minuti dicono che la squadra sta assimilando bene il pensiero di Luis Enrique ma che manca ancora lucidità e freschezza atletica in qualche elemento importante.

Primo tempo a ritmo basso, con la Roma sempre con il pallino del gioco in mano ma che punge solo con qualche incursione dell’ottimo Bojan, al suo esordio con la maglia giallorossa. Per lo spagnolo anche una splendida traversa. La Roma vera però è quella del secondo tempo, ma non quella titolare. Tra inizio ripresa e il 15’ il tecnico iberico stravolge l’undici di partenza, inserendo molti ex primavera. E i “baby” animano l’incontro, anche grazie alla superba regia di Pizarro. Viviani sale in cattedra e non sfigura accanto al più esperto cileno ed è suo il gol vittoria con una botta da fuori area quasi da fermo che sorprende il portiere ungherese. La velocità dell’azione migliora e Caprari sfiora il raddoppio in due occasioni, così come Okaka e Rosi. Bene anche la prima di Heinze, mentre cresce Josè Angel.  La prestazione dei giovani conforta, ma tra i titolari c’è ancora qualche meccanismo da oliare per bene. Sorprende sempre di più la scelta di lasciare i due terzini molto alti (a rotazione), che però potrebbe far rischiare molto in altre occasioni, a partire dalla prossima amichevole che ci sarà il 12 con il Valencia. E lì davvero si comincerà a fare sul serio e si capirà qualcosa di più di questo cantiere chiamato Roma.