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Roma, arriva il Bologna ma tiene banco la cena di gruppo

(ansa) Davanti tutto il girone di ritorno, a cominciare dalla sfida col Bologna di domenica all’Olimpico, alle spalle l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Juventus e una cena andata di traverso a squadra e dirigenza.

Redazione

(ansa) Davanti tutto il girone di ritorno, a cominciare dalla sfida col Bologna di domenica all'Olimpico, alle spalle l'eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Juventus e una cena andata di traverso a squadra e dirigenza.

In casa Roma la serenità si conferma una merce rara. L'uscita organizzata da Totti e compagni il giorno seguente il ko di Torino ha infatti alimentato non poche polemiche dalle parti di Trigoria. Sul banco degli imputati, secondo le indiscrezioni riportate da alcuni organi di stampa e riprese da siti internet ed emittenti radiofoniche che quotidianamente si occupano del mondo giallorosso, sono finiti proprio i giocatori che sarebbero stati ripresi da dirigenza e staff tecnico per non aver dato il massimo nell'allenamento di ieri dopo aver fatto le ore piccole la sera prima nell'uscita di gruppo.

Un comportamento seccamente smentito però dalla Roma attraverso un comunicato diffuso nel primo pomeriggio, dopo che la polemica era scoppiata tra radio e social network. La società, in particolare, ha sottolineato come «le vicende che riguardano l'attività della squadra, dello staff tecnico o dei dirigenti vengano spesso strumentalizzate, ingigantite o, come in questo caso, totalmente inventate». Le indiscrezioni riguardanti il confronto con la squadra all'indomani della serata (cena fuori e discoteca) sono state quindi etichettate come «del tutto destituite di fondamento».

«In particolare - si legge nella nota della Roma -, non risponde al vero che alcuni calciatori si siano presentati in ritardo a Trigoria; che alcuni fossero in condizioni tali da non poter sostenere la seduta di allenamento; che allenatore e dirigenti abbiano stigmatizzato il comportamento dei calciatori; che Luis Enrique abbia strigliato la squadra; che la seduta di allenamento sia stata modificata per le condizioni non ottimali dei calciatori; che la metà dei giocatori presenti sia stata esentata dal lavoro per le condizioni inadeguate».

Insomma, nessun problema nè per Luis Enrique - che però poche settimane fa aveva dichiarato che «i calciatori devono fare una vita quasi monacale. So che è difficile perchè sono giovani, ma devono vivere ogni momento con professionalità» -, nè per la dirigenza che ha voluto «difendere la verità », e far sapere ai propri tifosi che «l'allenatore è stato soddisfatto del lavoro svolto ieri e di ogni iniziativa che fortifichi la solidità del gruppo, che tutti i giocatori si sono allenati secondo il programma prestabilito e che la preparazione per la gara con il Bologna prosegue senza intoppi».

In realtà un intoppo c'è visto che De Rossi non potrà scendere in campo neanche contro i rossoblù. Il centrocampista di Ostia, alle prese con un'infiammazione all'adduttore della coscia destra, continua a svolgere lavoro differenziato e proverà a rientrare per la gara contro l'Inter in programma il 4 febbraio all'Olimpico. Per allora dovrebbe essere risolta anche la questione del rinnovo di contratto. Il via libera all'accordo tra il dg Baldini e l'agente del giocatore, Berti, potrebbe arrivare nel Cda in programma lunedì poco prima dell'assemblea degli azionisti convocata per approvare la prima tranche da 50 milioni di euro dell'aumento di capitale sociale che sarà avviato non prima di marzo. (ANSA)