(Ansa) Scaramanzia e statistiche positive non sono bastate. Dopo cinque successi consecutivi la Roma ha perso il derby e lo ha fatto nel momento in cui poteva spiccare un salto importante, in termini sia di classifica sia di convinzione.
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Roma, arriva Baldini. Ancora aperta la ferita del derby
(Ansa) Scaramanzia e statistiche positive non sono bastate. Dopo cinque successi consecutivi la Roma ha perso il derby e lo ha fatto nel momento in cui poteva spiccare un salto importante, in termini sia di classifica sia di convinzione.
Dal ko con la Lazio adesso Luis Enrique dovrà ripartire, analizzando gli errori commessi e valorizzando le cose buone comunque messe in mostra. Il tecnico spagnolo - che potrà contare anche sul sostegno di Franco Baldini, ormai libero dall'impegno con l'Inghilterra - lo farà da domani, alla ripresa degli allenamenti a Trigoria, dove saranno valutate anche le condizioni fisiche di Francesco Totti che tenterà di recuperare in tempo per la gara col Palermo. Proprio l'assenza del numero 10, in passato, aveva portato bene alla Roma che, senza il suo capitano, mai aveva lasciato l'Olimpico a testa bassa dinanzi ai cugini biancocelesti. Stavolta il forfait non è coinciso con un risultato positivo ma, tre le cose buone emerse dalla stracittadina, c'è senz'altro la prova di Pjanic proprio da vice-Totti.
Tra gli altri 'esordientì nel derby, promossi anche Heinze e Osvaldo: il difensore è stato forse il migliore in campo, mentre l'attaccante ha confermato l'ottimo momento di forma realizzando la quarta rete consecutiva in campionato. «I ragazzi sono stati bravi e sfortunati - ha ammesso il ds, Walter Sabatini, a Sky -. Siamo orgogliosi di tutti loro e dello staff tecnico. Nessuno si è tirato indietro, anzi alcuni di loro hanno finita la partita in maniera eroica, anche zoppicando. Con loro faremo cose importanti, stiamo facendo passi importanti e sono molto fiducioso». Anche perchè, secondo il dirigente romanista, non presente allo stadio per scaramanzia («non c'ero nemmeno nelle vittorie con Parma e Atalanta»), l'atteggiamento della squadra è stato tutt'altro che negativo: «Ho visto una partita valida, abbiamo perso una partita all'ultimo secondo, abbiamo giocato bene soprattutto nel primo tempo, ma a tratti anche nel secondo in inferiorità numerica e non dobbiamo rimpoverirci niente. Luis Enrique voleva vincere, ho sottoscritto la sua scelta di rimanere in campo con due punte». E invece alla fine è arrivata una sconfitta: «È un risultato che dobbiamo gestire, non è stata una debacle, non siamo stati scadenti. È stata una brutta nottata, un dolore immane. Per i tifosi, per i ragazzi, per il mister.
Le ferite sanguinano, ma le curiamo e ripartiamo subito». «Queste sconfitte insegnano a vincere. Certo era meglio capire gli errori dopo una vittoria - ha aggiunto poi Sabatini a Roma Channel -. Ora abbiamo partite ravvicinate e dobbiamo rimetterci in carreggiata». Senza pensare all'arbitraggio di Tagliavento e al rigore concesso a Brocchi con relativa espulsione di Kjaer: «Preferisco sorvolare, non mi pare il caso. Abbiamo fatto degli errori, come li ha fatti l'arbitro. Il buon senso magari avrebbe indicato un'altra designazione, ma la partita l'abbiamo persa noi e non Tagliavento». Fondamentale adesso sarà ripartire: «Se riusciremo ad incanalare bene questa rabbia, faremo bene da subito. Abbiamo dei ragazzi straordinari condotti al meglio da Luis Enrique e dal suo staff. Raramente ho gestito dei ragazzi così professionali nella mia carriera». E presto, ad affiancarlo, ci sarà anche Franco Baldini: «Si unirà a noi per portare avanti questa storia che oggi è dolorosa, ma che presto cambierà». Il prossimo direttore generale della Roma sbarcherà domani nella Capitale e da mercoledì sarà al lavoro a Trigoria. Primi appuntamenti già fissati con Totti, per chiarire l'intervista in cui lo definì 'pigrò, e De Rossi, per il rinnovo del contratto in scadenza a fine stagione.
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