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Roma all’attacco. Al lavoro per combattere la squalifica di Destro e portare in giallorosso Jackson Martinez. Ma prima l’Atalanta

(di Guendalina Galdi) La Roma anticipa tutti. Il Napoli ed ancor più la Juventus. La squadra di Rudi Garcia torna ad illuminare le serate romane ed a trascorrere, in caso di vittoria, una notte a più 15 e ben due a meno 5.

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(di Guendalina Galdi)La Roma anticipa tutti. Il Napoli ed ancor più la Juventus. La squadra di Rudi Garcia torna ad illuminare le serate romane ed a trascorrere, in caso di vittoria, una notte a più 15 e ben due a meno 5. Chi sta dietro e chi sta avanti giocherà con il risultato della Roma già acquisito. E la Roma aspetterà gli altri verdetti. Ma l'importante è vincere e, come un mantra, questo obiettivo si rinnova ad ogni giornata di questo campionato che ormai diventa sempre più breve. Si avvia alla conclusione ma con pochi verdetti. Soprattutto nelle alte sfere. Qui gravita la Roma. Un colosso che si fa giunco per piegarsi alle squalifiche, agli infortuni, per non spezzarsi. Forte anche dell'appoggio dei circa 50mila che coloreranno domani sera l'Olimpico, i quattordici di Garcia accoglieranno l'Atalanta di Colantuono. "Vogliamo l'Europa", così il tecnico dei bergamaschi si immergerà nell'atmosfera dello stadio capitolino. Finora l'Atalanta ha collezionato 46 punti, tanti quanti l'Hellas di Luca Toni. E a ragione il tecnico suona la carica e punta all'Europa League che, ad ora, dista 4 punti. Reduce dalla scofitta casalinga contro il Sassuolo, fare punti all'Olimpico sarebbe un risultato tanto sperato quanto poco pronosticabile. Anche se i lombardi sono imbattuti in trasferta dallo scorso 8 febbraio.

Sponda Roma, oggi la notizia più bella riguarda il definitivo recupero di Francesco Totti. Oggi ha svolto l'intera seduta di rifinitura insieme ai compagni. Dall'inziale parte tecnica alla conclusiva parte tattica, il Capitano ha effettuato anche la partitella in cui, probabilmente, Garcia ha provato la formazione che domani scenderà in campo dal primo minuto. Rimaneggiata in ogni reparto, la rosa giallorossa resta comunque competitiva. L'abnegazione dei singoli e la forza del gruppo rendono quella giallorossa una rosa duttile e pronta a fronteggiare qualsiasi insidia. In difesa è pronto ad indossare una maglia da titolare Rafael Toloi. Al posto di Mehdi Benatia, oggi alle prese con una seduta fisioterapica come previsto dal suo programma di recupero, sarà dunque l'ex San Paolo a far coppia con Castan. Ai lati: sicuramente Maicon a destra mentre a sinistra è ancora vivo il ballottaggio Romagnoli-Torosidis. Il centrocampo è fatto. Orfana di Pjanic, il bosniaco romano e romanista, la linea mediana vede Daniele De Rossi insieme a Nainggolan e Taddei. L'attacco però sembra sempre il reparto in cui la scelta è più ampia. Squalificati Florenzi e Destro, Garcia può contare su Totti, Gervinho, Bastos, Ljajic e Ricci. Sì perchè il tecnico francese apre, un po' per necessità un po' per fiducia, le porte della prima squadra ai giovani della Primavera. Tra i convocati, oltre al gemello che ormai è fisso tra i 'grandi', ci sono Mazzitelli, già visto tra i convocati, e Berisha.

Uscendo dal campo, e dall'ambito del calcio giocato, gli argomenti si fanno forse meno interessanti ma molto più complessi. Il ricorso contro la squalifica di tre turni inflitta a Mattia Destro, complice l'entrata a gamba tesa nel campionato italiano ed ai danni della Roma della moviola in campo, si discuterà giovedì prossimo. E' un ricorso d'urgenza. Quattro giornate senza centravanti sono tante, considerando che mancano sei giornate alla fine del campionato. Ma sarebbero state tante, troppe, anche ad inizio campionato o a metà stagione. E' una tegola di proporzioni imponenti sulle teste della Roma, dallo staff tecnico alla dirigenza. Roma all'attacco, per non annullare una parte del proprio. Non solo, i dirigenti giallorossi stanno preparando dettagliatamente i meccanismi di difesa che metteranno in campo. O meglio, nelle aule di giustizia. Lì dove il calcio è parlato, discusso.

Tornando al campo. La Roma pensa anche al mercato. Il nome del momento è Jackson Martinez. Colombiano, 27enne in forza al Porto. Attaccante centrale ma può partire anche dalle corsie laterali. Grande fisicità, in grado di gonfiare la rete di destro, di sinistro, col tacco di spalle alla porta, con un'acrobazia ed anche di testa, complici i 187 centimetri di altezza. Freddo dagli undici metri, tanto che con la maglia della squadra dove milita attualmente ne ha realizzato uno morbido, letale, con un tocco sotto che ha spiazzato il malcapitato portiere del Guimarães. Sabatini è al lavoro. Indiscrezioni delle ultime ore rivelano che Martinez sarebbe pronto ad accettare l'offerta della Roma. Resta da convincere il Porto, club che vende a caro prezzo i suoi gioielli. Oltre ledoti tecniche, qualora il colombiano in estate approdasse a Roma, saranno anche le qualità umane ad aver convinto l'asse Garcia-Sabatini. Conoscere l'uomo oltre il campione è alla base della costruzione di un gruppo che come collante ha qualcosa di solido, quasi indissolubile. L'allenatore venuto dalla Francia lo sa e lo ha fatto capire a tutti i componenti dello spogliatoio fin dai primi giorni di lavoro insieme. Da quando a Brunico gli ha fatto indossare caschetto e giubbotto di salvataggio, per fare rafting. Tutti insieme. Perchè il percorso è fatto di rapide. Per remare nella stessa direzione. Perchè si è tutti sulla stessa barca.