Un gol a Bergamo e un assist nel derby. In un’annata normale sarebbero due perle da mettere in risalto. Peccato che in questa stagione (fin qui) è l’unico vanto che Nicolò Zaniolo può permettersi. I numeri, per quanto freddi e a volte poco speranzosi siano, evidenziano un problema evidente: 1 rete in 1325 minuti. In serie A, dei giocatori offensivi con più di 15 presenze, nessuno ha fatto peggio. Il “vecchio” Quagliarella lo eguaglia ma con meno minuti a disposizione (1143). Insomma fin qui la stagione del riscatto di Nicolò si sta rivelando un flop. Gli alibi ci sono, e non possono essere messi in secondo piano. Il numero 22 viene da un doppio infortunio terribile dal quale molti giocatori della sua età non hanno avuto la forza di rialzarsi. Lui ha chiuso il mondo fuori (come cantava Vasco) e si è concentrato solo sul ritorno. Lavorando in palestra, limitando l’uso dei social, confrontandosi con chi gli voleva bene davvero. E ascoltando Mourinho. Proprio lo Special One doveva essere la miccia in grado di riaccendere la fame di Zaniolo. Da inizio stagione, però, sono stati più i motivi per arrabbiarsi che quelli per esaltarsi. Il tecnico lo ha impiegato in diverse zone del campo fino ad avvicinarlo in maniera sensibile alla porta schierandolo al fianco di Abraham. L’inizio è stato promettente, il proseguo decisamente no tra incertezze sotto porta e confusione tattica. Ci si sono messi pure gli arbitri che poco hanno fatto per tutelarlo dalle barbare attenzioni avversarie e mai hanno chiesto scusa.
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Roma, allarme Zaniolo tra media gol da incubo e un rinnovo da discutere
Una sola rete in serie A in una stagione che prometteva di più. Nicolò è in crisi ma a Trigoria hanno pochi dubbi
La Juventus, Conte e un rinnovo da discutere
La paura di un nuovo infortunio e la frustrazione per i gol che non arrivano lo hanno di nuovo increspato come un onda contro lo scoglio. Più ci prova, meno riesce ad arrivare a riva. Un problema che paga anche Roberto Mancini in Nazionale. Tra infortuni, cali di rendimento e qualche capriccio non ha potuto praticamente mai impiegare l’ex interista in azzurro. Insomma il riscatto non c’è, la voglia di ottenerlo ancora sì. Un incentivo potrebbe arrivare dal rinnovo (con adeguamento) che l’entourage di Zaniolo chiede da tempo. Attualmente, il calciatore percepisce 2,3 milioni e, nel corso di alcuni incontri avvenuti a ottobre, la richiesta era stata di un adeguamento a 3,5 milioni annui più bonus e un rinnovo triennale. Sulla durata c’è intesa, sulla cifra ancora no. L’interesse della Juventus è un qualcosa che resta sullo sfondo così come la stima di Conte attualmente al Tottenham. Ma nessuno se la sente per ora di investire cifre importanti (servono almeno 40 milioni) per un talento che campione ancora non è. Zaniolo d’altronde vorrebbe restare nella capitale dove abita mamma Francesca, dove vivrà suo figlio Tommaso e dove ha stretto diverse amicizie anche all’interno della rosa. Anche i Friedkin sono sicuri possa essere l'uomo simbolo del futuro. Manca solo un nuovo boom, dopo quello del 2019. Quando ad andare in confusione erano solo gli avversari.
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