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Roma al Pinto di partenza: quasi tutti i nuovi acquisti bocciati e svalutati

Roma al Pinto di partenza: quasi tutti i nuovi acquisti bocciati e svalutati - immagine 1

Quasi tutti i nuovi arrivi sono finiti tra le riserve. Solo Rui Patricio e Tammy non hanno visto il loro cartellino in ribasso

Francesco Balzani

Strapagati, sviliti e ora svalutati. Fatta eccezione per Abraham c’è una piccola truppa di giocatori che in pochi mesi ha visto il proprio prezzo al ribasso. Si tratta della squadra messa su da Tiago Pinto nell’ultimo anno di lavoro. Solo due di loro oggi sono titolari nella Roma di Mourinho. Parliamo ovviamente di Rui Patricio e Abraham. Il primo assistito da Mendes, il secondo convinto dallo Special One come ammesso più volte. La valutazione rispettivamente di 11,5 e 40 milioni è pressoché rimasta invariata, anzi nel caso dell’inglese è aumentata leggermente. Sugli altri è arrivata la bocciatura pressoché totale da parte del tecnico che rende difficile anche una futura cessione mentre lontano da Roma stanno facendo meglio del previsto i vari Dzeko, Under e Pedro.

 

Roma al Pinto di partenza: quasi tutti i nuovi acquisti bocciati e svalutati- immagine 2

Da Reynolds a Maitland-Niles: quanti errori sul mercato

A partire da Reynolds, primo arrivo della gestione Pinto e ora dirottato nel modesto Kortrijk. In prestito ovviamente perché nessuno pagherebbe i 6,7 milioni spesi dai Friedkin per lui. Gli altri sono ancora in rosa, ma sono stati tutti scavalcati da ex titolari o giovani della Primavera. E’ il caso di Vina, pagato quasi 14 milioni e ora alle spalle di Zalewski nella gerarchia per la fascia sinistra. L’uruguyano arrivato per tamponare la prolungata assenza di Spinazzola ha iniziato da titolare per poi scivolare piano piano in panchina sia nella Roma che nell’Uruguay. La brutta prestazione col Vitesse, con tanto di cambio nell’intervallo, non ha fatto altro che dare ragione a Mou. Il suo valore si è abbassato di almeno 5 milioni. Ancora peggio è andato Shomurodov. L’ex riserva del Genoa è stato pagato 18 milioni, una enormità in relazione all’impiego in campo. L’uzbeko era partito bene con Fiorentina e Sassuolo, poi è stato scavalcato anche dal giovanissimo Felix. Appena 4 le partite da titolare in campionato con un minutaggio totale di 604 minuti e solo 2 gol all’attivo. Ha visto più panchina che campo anche El Shaarawy, arrivato a parametro zero nel gennaio 2021 e pure lui fermo a 2 gol. Il Faraone ha fatto poco per meritarsi lo stipendio da 3,5 milioni che lo tiene legato alla Roma fino al 2023. Previsioni poco rassicuranti pure per i due neo arrivati. Maitland-Niles ha deluso molto nelle poche volte in cui è sceso in campo. Il suo riscatto dall’Arsenal è considerato altamente improbabile. C’è qualche speranza per Sergio Oliveira (riscatto col Porto sui 13,5 milioni) che Mourinho non considera un regista e che è stato sostituito 4 volte sulle sei totali in cui è sceso in campo. Al momento Cristante e Mkhitaryan sono i preferiti dallo Special One. Così mentre il Milan di Maldini e Massara si gusta le possibili plusvalenze di giocatori come Leao, Tonali o Tomori la Roma deve aggiungere altri elementi in deflazione dopo quelli accumulati negli anni da Monchi e Petrachi.