Felix Afena-Gyan ha rilasciato un'intervista ai microfoni di gianlucadimarzio.com. Il giovane attaccante della Roma ha parlato della sua passione per il calcio, della madre e di come l'ha spinto a seguire i suoi sogni e del 'no' alla convocazione del Ghana: "Se sono qui oggi lo devo soprattutto a mia madre, a lei devo dire grazie. È la persona che sta facendo di più per me in questa fase della mia vita. Ho ritenuto fosse troppo presto per me rispondere alla chiamata della nazionale - ha detto il classe 2003 giallorosso - perché ho bisogno di crescere, dal punto di vista fisico ma anche mentale e psicologico. Inoltre ho pensato che fosse importante per me restare a Trigoria per accumulare allenamenti agli ordini di Mourinho, per continuare a migliorare e a crescere. Ho moltissimo rispetto per la mia nazionale e spero in futuro di poterne far parte”
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Roma, Afena-Gyan: “Mourinho è un grande. Ecco perché ho detto no al Ghana”
Il classe 2003 ha speso bellissime parole per il portoghese, ringraziandolo per credere nelle sue potenzialità
Proprio riguardo Mourinho, Felix ha speso bellissime parole ringraziandolo per credere nelle sue potenzialità: "È un grande allenatore, in particolare con i giovani. È un mister che ti incoraggia, che ti motiva, mi piace molto. Ti spinge e sprona a fare quello che vuole, a dare il meglio di te e a migliorare giorno dopo giorno. Sono sicuro che se non mi impegnassi così tanto come faccio, il mister magari non mi menzionerebbe in una foto su Instagram come ha fatto”.
Una fiducia che cresce rapidamente quella del portoghese per il giovane attaccante della primavera, che continua a guardare Abraham e Shomurodov per prendere spunto: "Osservo sempre Tammy e Shomu, imparo molto da loro, da come si muovono in campo. Quando sono in panchina, e li guardo da fuori, osservo i loro movimenti per cercare di copiarli, di imparare, perché sono giocatori che sono molto avanti ovviamente rispetto a me".
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