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Roma-Adriano divorzio sicuro, il brasiliano finora è costato 8298 euro a minuto giocato

(di Tommaso Gregorio Cavallaro) Domanda: Se voi foste un dirigente di una delle squadre più importanti del panorama calcistico europeo, mettereste sotto contratto – con un triennale da 3,5 milioni

Redazione

(di Tommaso Gregorio Cavallaro) Domanda: Se voi foste un dirigente di una delle squadre più importanti del panorama calcistico europeo, mettereste sotto contratto – con un triennale da 3,5 milioni

– un giocatore che pesa 115 kg e che ha mentalmente smesso di essere un professionista da almeno 5 anni? La risposta è abbastanza ovvia: no. La Roma c’ha provato, perché pensava di poterla vincere la scommessa Adriano – il corpulento calciatore su cui il quesito si basava – e ritrovarsi così tra le mani un portento della natura, che per 2/3 anni è stato forse tra i primi cinque attaccanti al mondo.

Troppo in fretta, forse, qualcuno – Bruno Conti, in primis – dava per vinta la giocata sul centravanti brasiliano, con tanto di passaggio dai bookie per ritirare la vincita che sarebbe stata miliardaria nel caso. L’immaginario impiegato di Trigoria spedito a ritirare la pecunia, si sarà visto rispondere che non c’era alcun premio da portare a casa per un semplice motivo: scommessa persa.

I dati nel file dell’ex attaccante del Flamengo sono perlomeno imbarazzanti: 241 minuti giocati – pari a 8298 euro per minuto – nessun gol, due ritardi su due viaggi in Brasile, con annessi comportamenti non proprio deontologicamente professionali, e un rifiuto a presentarsi alla visita “fiscale” con il prof. Castagna, luminare fatto venire appositamente da Milano oltretutto di domenica. Quest’ultima cosa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza romanista. Di ieri, infatti, sono le dichiarazioni del nuovo Direttore Operativo giallorosso, Gian Paolo Montali, che, durante il post Roma Parma, ha deprecato il comportamento del ragazzo: “Adriano è indifendibile”. Parole che suonano come l’anticamera di quello che sarà il finale scontato: Risoluzione immediata del contratto. Secondo quanto risulta a ForzaRoma.info, mercoledì prossimo, giorno in cui è stato fissato l’incontro tra Montali, Adriano e il suo agente Calenda, verrà scritta la parola fine sul brevissimo matrimonio tra la Roma e Adriano Leite Ribeiro. C’è da dire che la dirigenza giallorossa preferirebbe che qualche club brasiliano – Flamengo e Corinthians, su tutti – ripresentasse un’offerta così da evitare le lungaggini legali della risoluzione. Speranza che, però, appare vana al momento.

Divorzio, comunque, che sarebbe potuto avvenire molto prima – diciamo verso Natale – se fossero state accettate le proposte provenienti dal Brasile, come quella del Corinthians ad esempio, con il giocatore che oltretutto aveva già deciso di andar via e con Unicredit che aveva stappato bottiglie di champagne a fronte del potenziale risparmio per le casse romaniste.

Ora, però, le cose sono profondamente cambiate. La nuovelle vague del Fulvio Bernardini, ispirata da Oltreoceano e impersonato dal DG in pectore Montali, non è più disposta a sopportare le bizze di Adriano sia per motivi meramente economici che comportamentali. La fine è vicina e forse sarà un sollievo per ambo le parti in causa.