Tutti coinvolti, nessuno escluso. O quasi. Nella Roma di De Rossi, in questo primo mese di gestione, sono stati impiegati in tutto 19 calciatori. Un segnale come a dire: siete tutti indispensabili, ma anche tutti esami. Nessuno ha il posto al sicuro, ognuno deve guadagnarselo. Basti pensare allo switch in porta tra Rui Patricio e Svilar, ma pure al cambio di Lukaku a Frosinone con la promozione di Azmoun nel secondo tempo. Diciannove dicevamo, praticamente tutti quelli a disposizione. L'ultimo è stato Chris Smalling, tornato dopo quasi 6 mesi di stop e ora pronto a riprendersi il posto in una difesa che continua a ballare. A destra il titolare è Karsdorp, o sembra essere lui. Perché a Frosinone ha giocato Kristensen, e Celik è subentrato due volte. A sinistra si alternano Spinazzola e Angelino. Al centro l'unico certo di un posto oggi è Mancini. Poi carambola tra Llorente, Huijsen e a breve anche Ndicka che oggi tornerà in gruppo. A centrocampo stesso discorso: Paredes unico punto fermo, a ruotare intorno a lui Bove, Cristante e Pellegrini. Con Aouar subentrato a Salerno e Frosinone. In attacco El Shaarawy e Dybala sono titolari, ma riprendono fiato grazie a Zalewski e Baldanzi. Poi Lukaku-Azmoun, al centro di un attacco tornato a segnare con regolarità. Un segnale chiaro di De Rossi che nel riscaldamento pre-partita non divide più la squadra in due gruppi, ma la fa allenare in un unico blocco.
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Roma, 19 calciatori in un mese: De Rossi ora sfrutta tutta la rosa. Tranne Sanches
Il caso Renato Sanches e le scelte sul futuro
—Tutti i "non titolari" hanno visto aumentare il loro minutaggio. Chi dimentichiamo? Ah si, Renato Sanches. Il portoghese in questo primo mese di DDR è l'unico a non aver giocato nemmeno un minuto nonostante fosse a disposizione. In realtà l'ex Benfica era a un passo dall'entrare in campo nella prima col Verona, prima del tentativo di rimonta dell'Hellas. Poi solo panchina. Una scelta anche in vista del futuro visto che Renato non rientra nei piani della Roma, e visto che il riscatto è vincolato a una percentuale di presenze in campo (55%) che però sembra davvero a distanza siderale. La rosa virtuale è tornata reale, e De Rossi ne ha approfittato. E continuerà a farlo ora che arrivano tre impegni in 10 giorni. L'altro della rosa a mancare all'appello è Abraham, che punta a rientrare in gruppo a marzo per potersi giocare almeno un mese e mezzo di stagione dopo il bruttissimo infortunio del giugno scorso.
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