Ruggiero Rizzitelli, attaccante giallorosso dal 1988 al 1994, e con un passato a Bayern Monaco, Torino, Piacenza e Cesena, è stato contattato da“VoxPopuliRomani.it” per avere la sua opinione su Roma dentro e fuori dal campo.
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Rizzitelli: “Roma complessata con le piccole. A Roma solo chi farà il bene della squadra”
Ruggiero Rizzitelli, attaccante giallorosso dal 1988 al 1994, e con un passato a Bayern Monaco, Torino, Piacenza e Cesena, è stato contattato da“VoxPopuliRomani.it” per avere la sua opinione su Roma dentro e fuori dal campo.
Roma-Brescia, 1-1. Dove ha sbagliato la squadra giallorossa e perchè non è riuscita a far sua la partita?
“La Roma ha da sempre questo grande limite, si esalta con le grandi e perde gli scudetti (come è già successo in più di un’ occasione) con le piccole. La scorsa stagione la Roma ha perso punti con il Livorno in entrambi gli scontri diretti e quest’ anno è successa la stessa cosa con il Brescia. Quando si faranno i conti alla fine perdite come queste rischiano di essere decisive”.
Cosa sta succedendo a John Arne Riise, lo scorso anno uno dei migliori ed in questa stagione, invece, molto deludente?
“Prima di tutto vorrei precisare che è tutta la difesa della Roma che non dà le giuste garanzie, non unicamente Riise. Sia Juan, che Méxes, che Burdisso hanno commesso alle volte degli errori determinanti a testimonianza del fatto che il reparto arretrato romanista non è impeccabile, anzi… Il norvegese non è partito bene come lo scorso anno ma è visibilmente condizionato dall’ infortunio occorsogli nel ritiro della propria nazionale, tant’ è che è intimorito in alcuni contrasti, anche a seconda dell’ avversario. Il fattore psico-fisico, dopo una situazione del genere, è normale che influisca molto su un calciatore.”
Milan-Lazio in parità, un punticino per la Roma, Napoli e Juventus KO; cosa succede alle “grandi”, aspettando l’ Inter?
“Dopo il pareggio del Milan tutti si aspettavano che la squadra rossonera perdesse dei punti di vantaggio dalle inseguitrici ma invece non è stato così. In questo campionato anomalo e stranissimo, ma per questo più bello perchè imprevedibile ed aperto fino all’ ultima giornata, succede che sbaglia uno e sbagliano anche gli altri. Una giustificazione di questa mediocrità e discontinuità delle “grandi” potrebbe essere il rientro dai Mondiali sudafricani ma questo era ammissibile ad inizio campionato, non certo a Febbraio”.
Settimane decisive per la questione societaria. Aabar è fuori, a chi andrà la Roma?
“Premesso che spero sia davvero la volta buona per effettuare questo cambio di proprietà, non ho preferenze particolari perchè l’ importante è che il nuovo proprietario non si preoccupi soltanto di speculare sulla Roma per pura questione di interessi ma di fare il bene della squadra. Anche se sembrerà banale, a me non importa la provenienza o la nazionalità dei futuri acquirenti ma che siano davvero interessati a portare in alto la Roma senza causare nuovi problemi”.
Marco Reda
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