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Rivera: “Gara all’Olimpico pericolosa per entrambe. De Rossi-Zeman? Se ne dicono tante…”

“Roma-Milan speriamo prima di tutto che sia una bella gara, visto che sono due squadre che fino adesso

Redazione

"Roma-Milan speriamo prima di tutto che sia una bella gara, visto che sono due squadre che fino adesso sono un po' lontane dal vertice, ma e' importante per tutte e due e speriamo si veda qualcosa di buono. E' una partita pericolosa per entrambe visto che sono due squadre che cercano di rincorrere una miglior classifica".

Gianni Rivera, ex mezzala del Milan e attuale responsabile del settore giovanile della Figc, commenta cosi' all'Adnkronos, la sfida di campionato di sabato sera tra Roma e Milan. L''Abatino' non entra nel merito, invece, del rapporto tra De Rossi e Zeman. "Non ne ho idea, si sentono le voci di ogni tipo, da quella ufficiale, a quella ufficiosa a quella un po' maligna".Per quanto riguarda la corsa al titolo della Serie A, la favorita e' sempre la Juventus "chi sta davanti e' sempre il favorito". Il pallone d'Oro del 1969 per quest'anno per il prestigioso trofeo vede ancora favorito il numero 10 del Barcellona, Leo Messi. "Chi vincera' non lo so, non sono tra i votanti, ma mi sembra che nel corso dell'anno Messi sia quello che ha fatto di piu' ed ha le caratteristiche tecniche ed interiori per conquistare un'altra volta il trofeo".

Per quanto riguarda le elezioni in Federcalcio e Lega, Rivera ha le idee chiare."Io non mi aspetto niente, la Lega decidera' cosa fare in casa propria, noi siamo in attesa di capire come procedere. Abete ha dato la sua disponibilita' l'altro giorno in Consiglio Federale, adesso le componenti si riuniranno per vedere se ci sono le condizioni per rieleggerlo, penso che non ci dovrebbero essere problemi",spiega il responsabile del settore giovanile della Federcalcio, secondo il quale anche confermando Macalli, Tavecchio e Abete si possano cambiare le cose. "Da innovare ci sono le idee, non le persone. Bisogna capire cosa e' giusto fare per migliorare l'ambiente nel quale si vive. L'innovazione e' in quel senso. Poi sul fatto che ci sia uno piu' o meno giovane non e' un problema, ma finche' le regole consentono la rielezione.... E' capitato che molti soggetti amano l'ambiente nel quale vivono e si ripropongono, ci sono delle possibilita' di fare proposte diverse". In questo senso la Roma americana ha deciso di andare in controtendenza scegliendo un 38enne come nuovo CEO."Ognuno ha il suo modo di vedere le situazioni, alla fine nel calcio l'unica cosa che conta e' il risultato, puoi fare qualsiasi cosa ma se non fai il risultato sul campo...L'unica cosa che chi vive nel mondo del calcio deve sapere -aggiunge Rivera- e' che conta quello, tutto il resto e' bellissimo, si possono fare dei ghirigori di grande effetto, ma l'unica cosa che conta e' il risultato della squadra. Per cui se la squadra e' davanti alle altre hai indovinato anche l'organizzazione".