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Ritiro, tamponi e amichevoli: ecco come Mourinho e la Roma progettano l’estate

Getty Images

Nessuna certezza, ma i giallorossi progettano il ritiro a Trigoria per la terza estate consecutiva. E José chiede amichevoli di livello sin dall'inizio

Marco Prestisimone

La decisione finale spetterà a Mourinho, ma la Roma (che col portoghese infatti è già in contatto, lui arriverà nella capitale nelle prossime settimane) sta già progettando l'inizio della prossima stagione. In ballo c'è ancora la qualificazione in Conference League, che però non dovrebbe cambiare molto i piani: i giallorossi entrerebbero dai playoff (19 e 26 agosto) e quindi a ridosso del campionato (via il 22), non costringendo i club ad anticipare i progetti. La prima Roma di Mourinho nascerà nella prima settimana di luglio, inizialmente senza i nazionali impegnati con gli Europei.

Ritiro Roma: date e dove si fa

Certezze definitive non ce ne sono, anche perché l'evoluzione della pandemia ancora non lo permette, ma l'idea della Roma è quella di fare il ritiro a Trigoria. L'ipotesi montagna è ancora in piedi ma è resa più complessa dalla gestione dei tamponi: il club li processa al Campus biomedico, a due passi da Trigoria. Se la prima fase della preparazione fosse al nord (Mourinho con l'Inter andava a Riscone di Brunico, per esempio) bisognerebbe spostare l'intera macchina organizzativa, processando i molecolari in un'altra struttura. Difficoltà (e spese in più) che potrebbero essere evitate restando al Fulvio Bernardini, che ormai da qualche anno ha ogni comfort. Una convinzione di Mourinho, piaciuta anche alla dirigenza, è quella però di partire con amichevoli con top club: lo Special One vuole alzare immediatamente il livello e creare subito quello spirito di squadra che in stagione ha visto spesso mancare. Per riportare la Roma tra le grandi, si passa anche da scelte come questa.