Negli ultimi giorni Firenze è stato uno dei centri del calcio italiano, in particolare quello romantico. Gabriel Omar Batistuta è stato insignito della cittadinanza onoraria e ieri sera il Franchi lo ha acclamato in campo in un match tra vecchie glorie. Ai microfoni di Tiki Taka, il premier italiano Matteo Renzi ha raccontato il Re Leone, accostandolo anche a Francesco Totti. "E’ difficile spiegare in poco tempo cosa è stato Gabriel Omar Batistuta per Firenze e per i fiorentini della mia generazione. Quando arrivò questo nuovo centravanti argentino andavo al liceo classico e quando se ne andò ero già sposato e laureato: in pratica ha attraversato un pezzo della nostra vita. Fu capace di farci innamorare subito, segnava in tutti i modi".
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Renzi: “Batistuta una bandiera come Totti, che è straordinario e superlativo”
Il Premier italiano racconta il Re Leone accostandolo al capitano giallorosso: "Nel calcio ci sono sempre meno bandiere"
Il Presidente del Consiglio prosegue: "Ai miei figli direi che è stata una bandiera, uno di quelli che oggi nel calcio ci sono sempre meno. C’è Totti, straordinario e superlativo a Roma, ci sono stati Baresi e Maldini al Milan o a Firenze ovviamente il grande Giancarlo Antognoni, ma sono sempre meno. Batistuta è stato capace di farci esultare e godere ovunque: a Firenze segnando ripetutamente e poi andando alla bandierina a fare la mitraglia ma anche negli stadi più importanti al mondo, al Camp Nou quando azzittì tutti dopo un gol straordinario, anche se poi al ritorno perdemmo 2-0 contro il Barca con un gol di Guardiola su punizione. Aveva segnato anche a Wembley. Batistuta è stato strepitoso anche quando ci ha lasciato. Dopo aver realizzato un caterva di reti con la Fiorentina, si giocò Roma-Fiorentina e segnò lui, finì 1-0 per la Roma: non esultò e sembrò quasi ci stesse male per quel gol. Gabriel Batistuta è stato per tanti di noi un punto di riferimento straordinario e per me anche un simbolo di un calcio che non c’è più".
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