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Real Betis, Pellegrini: “Partita chiave, anche un pari andrebbe bene”

Real Betis, Pellegrini: “Partita chiave, anche un pari andrebbe bene” - immagine 1
Il tecnico degli spagnoli: "Il mio rapprto con Mourinho è buono"

Redazione

“È una partita importante e chiave per noi, vincere sarebbe un passo in avanti ma perdere non sarebbe grave. È una partita non decisiva perché nessuna delle due otterrà la qualificazione, Roma e Betis sono due belle squadre” ha detto Manuel Pellegrini, tecnico del Betis Siviglia in conferenza stampa.

Fekir giocherà?

“La squadra arriva bene al match, abbiamo avuto 72 ore per il recupero completo. Sarà difficile tornare a Siviglia e giocare poi domenica, Fekir è disponibile”.

Dybala?

"Affrontiamo tutte le gare al 100%, poi bisogna superare momenti di diffiicoltà. A Vigo tanti fattori hanno determinato la gara, giocavamo contro una squadra che era in casa ed era motivata. Giochiamo sempre al 100%. Dybala è uno dei tanti buoni giocatori che ha la Roma, ha investito molto su di lui".

Che messaggio rivolge ai tifosi che hanno seguito la squadra?

“I tifosi del Betis ci hanno seguito sempre in massa, lo abbiamo già visto contro il Milan. Per noi è un piacere contare sul loro sostegno”.

La partita di domani può essere decisiva per eliminare la Roma dalla corsa al primo posto?

“Sarà una gara importante perché vale tre punti, ci avvicinerebbero alla qualificazione matematica. Se non dovessimo riuscirci, sarà bene anche un pareggio. Dobbiamo giocare per vincere la partita, sempre meglio pareggiare piuttosto che perdere. La Roma giocherà davanti al proprio pubblico e noi giochiamo per i tre punti. Dovessimo pareggiare, manterremo la stessa distanza e sarà importante. Se dovessimo perdere, dovremmo vedere la partita di Helsinki”.

l rapporto con Mourinho è buono?

“Sì, nella maniera più assoluta anche perché abbiamo convissuto molti anni in Spagna e in Inghilterra, poi ognuno è padrone delle proprie parole. Per me allenare il Malaga è stato un orgoglio e confermo quanto detto. Nonostante avessi allenato grandi club, sono stato contento della scelta. Non ho parlato in privato con Mourinho adesso, ci siamo incontrati tante volte e non siamo tornati sulle parole del 2010”