Ci è stato detto che questa “rosa era difficilmente migliorabile”. Ci è stato detto da un ex portiere della Roma (non Alisson) e dal direttore sportivo che ha raggiunto come massimo risultato sportivo in carriera una qualificazione ai preliminari di Europa League. E’ stato detto anche a Fonseca che ha storto la bocca, stretto le sopracciglia e incupito lo sguardo. “No, qui mi servono almeno due rinforzi”, ha risposto Paulo in maniera chiara. Anche perché, vista la strage di crociati e muscoli, a Trigoria si faticava a fare la partitella in famiglia. Come dar torto al portoghese? Manca un vice Dzeko, si diceva. Sicuro, ma mancava e manca ancora una spalla adeguata per il bosniaco. Uno che in carriera almeno 10 gol in una stagione è riuscito a segnarli senza dover accendere la Playstation. Poteva essere Politano, non lo è stato. E’ arrivato un altro difensore centrale che in Italia ha giocato meno di Antonucci. Poi è arrivato Perez, e preghiamo sia quello buono. Mancava un terzino, si diceva. E allora vendiamone uno, così tanto per togliere a Fonseca l’imbarazzo della scelta che varia tra Santon e Bruno Peres. Anzi regaliamolo.
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Rasa al Sassuolo
Ci è stato detto che questa Roma "è difficilmente migliorabile" ma in realtà è migliorabile ovunque. Forse basta aspettare. Houston ci sei? Qui non abbiamo un problema, ma molti di più
Uno a caso? No, il capitano della Roma. Che può piacere oppure no (in quel ruolo nemmeno tanto) ma pur sempre il capitano era. Mancava qualità a centrocampo, si diceva. E allora vediamo in serie B spagnola, chi non fa un salto lì per trovare occasioni? Prendiamo Villar, che tutti noi speriamo possa diventare come Iniesta ma per ora sembra uno studente fuori sede che ha appena iniziato l’Erasmus. Ci siamo fidati, come sempre. D’altronde ci ripetono da anni: fate parlare il campo. 'Sto campo che parla ma non fa vedere un trofeo dal 2008. Dato oggettivo, non chiacchiere o tweet di troll sfigati. Il Sassuolo oggi ha raso al suolo la Roma, la stessa Roma che non è riuscita a vincere un derby dominato appena sei giorni fa. Quella Roma che nel 2020 ha vinto solo col Genoa più scarso della storia. Quella Roma che faticherà da pazzi ora a tenere il passo dell’Atalanta, ma più che altro che faticherà a tenere i nervi saldi di fronte a una consapevolezza chiara: questa Roma è migliorabile ovunque. Da chi scende in campo a chi parla dietro ai microfoni, da chi decide chi mandare via tre capitani in 8 mesi a chi allena. Tutto è migliorabile nella vita d’altronde, basta non prendersi in giro. Forse basta aspettare. Houston ci sei? Qui non abbiamo un problema, ma molti di più.
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