Ora è fermo per infortunio, ma se provate a chiedere a Justin Kluivert come si trovi in Germania, la risposta sarà sicuramente positiva. Al Lipsia non è un titolare (è partito solo tre volte dal primo minuto) ma ha già segnato due gol importanti contro il Bayern Monaco in Bundes e contro il Manchester United in Champions. Un gol che è valso l'accesso agli ottavi di finale di Champions League, un traguardo che con la Roma si è gustato solo per un minuto nell'andata con il Porto nel febbraio 2019.
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Rap e pesca, la nuova vita di Kluivert: “Al Lipsia ho detto subito sì, a Roma sono rimasto deluso”
L'olandese: "Il secondo anno ho fatto bene, poi dopo la quarantena ho giocato meno. Pensavo non potesse andare così fino a fine stagione e invece..."
"La mia vita a Roma è stata ovviamente molto bella - ha raccontato in un'intervista su Zoom con Redbull.com -. Lì abitavo a dieci minuti dal mare e potevo andare in barca quando avevo il giorno libero. Il tempo non è come lì, ma la città di Lipsia è molto bella. Mia madre ha già arredato completamente il mio appartamento. Nel mio tempo libero ora posso guardare i film e giocare alla PlayStation. Sono uno a cui piace rilassarsi, non devo necessariamente fare qualcosa ogni giorno. Con questa quarantena (la Germania è in lockdown dal 16 dicembre fino al 10 gennaio, ndc) non posso fare altro che concentrarmi sul calcio... e sognare i gol".
Il trasferimento al Lipsia è stato improvviso, ma per Kluivert è stata la scelta giusta. E anche per papà Patrick: "Nel mio primo anno a Roma mi sono dovuto adattare, ma sentivo che il meglio sarebbe arrivato la seconda stagione. Che nonostante gli infortuni è andata nella giusta direzione - continua Kluivert -. Ho segnato 7 gol, di cui due prima della quarantena. Dopo lo stop ho giocato meno e sono rimasto deluso. "Non andrà così per tutta la stagione", ho pensato. A fine anno avevo alcuni club interessati tra cui il Lipsia e a loro ho detto subito di sì. Mi sono consultato anche con mio padre e anche a lui è sembrato il passo da fare".
Anche in Germania si sta adattando a un nuovo stile: "Del Lipsia mi ha attratto il modo di giocare. Non importa contro chi scendiamo in campo, contiamo solo sulle nostre qualità. L'abbiamo visto contro Bayern Monaco e Manchester United, per esempio. Giochiamo con la massima pressione e segniamo quasi sempre. Penso che la velocità e lo stile di gioco si adattino molto bene a me. Tatticamente ci è voluto un po' per abituarsi a Nagelsmann. Ora gioco più vicino alla porta e questo mi piace molto. Abbiamo un gruppo unito, e anche quando sbagliamo ci incoraggiamo. Credo davvero molto questa squadra. Speriamo di arrivare più in alto possibile in Bundesliga e Champions League. Il mio obiettivo sono gli Europei con la nazionale olandese".
Tra musica e pesca, Kluivert non si annoia neanche nel tempo libero: "Io e mio fratello amiamo molto pescare, Kevin Kampl ci ha dato consigli su dove andare vicino Lipsia. Quando possiamo prendiamo una giacca e andiamo. Della pesca mi piace la tensione di quando il pesce tira e allo stesso tempo l'effetto calmante quando tiri la canna e sei in mezzo alla natura. In più cucino molto bene e amo la musica, un altro dei miei hobby. A Roma e anche qui a Lipsia ho un piccolo studio: a volta mi viene un testo in mente, lo scrivo sul telefono e poi lo canto. Spesso lo riascolto e lo inoltro ai miei amici. Amo tutta la musica, da quella rap alla classica, sono pieno di playlist diverse su Spotify".
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