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Ranieri premiato al Coni: “Ho avuto dei ragazzi d’oro e i tifosi ci hanno spinti”

Ranieri premiato al Coni: “Ho avuto dei ragazzi d’oro e i tifosi ci hanno spinti” - immagine 1
Il senior advisor giallorosso ha ricevuto il riconoscimento "italiani nel mondo" per quanto ha portato in campo internazionale nello sport
Redazione

Claudio Ranieri è stato il grande ospite calcistico oggi al Salone d'Onore del Coni, dove si è tenuta la XX Edizione del premio 'ASI Sport&Cultura- Gli Oscar dello Sport Italiano'. Il senior advisor giallorosso è stato infatti tra i premiati della rassegna, ricevendo il riconoscimento "italiani nel mondo". Insieme a lui anche altre personalità di spicco dello sport italiano, dal ct azzurro di volley Fefè De Giorgi a Yuri Chechi. A margine Ranieri ha rilasciato alcune brevi dichiarazioni ai cronisti: "Lo scorso anno ho avuto la fortuna di avere ragazzi d'oro, dietro a noi minimo 60mila persone all'Olimpico che ci hanno sempre soffiato dietro. L'ho detto quando sono arrivato, da solo non ce la faccio e ho bisogno dell'aiuto di tutti. I tifosi ci sono stati dietro, ci hanno spinti, sostenuti e incoraggiati ogni partita".

Cosa significa questo premio per lei? "Significa tanto, mi inorgoglisce molto. Altrimenti all’estero si parla sempre di spaghetti e mandolini. Invece no. Io sono forse il più ‘piccolo’, qui ci sono tantissimi campioni che hanno fatto la storia dell’Itala all’estero".

Che voto dà alla Roma? "No, lasciamo stare la Roma. Siamo in un altro ambito, oggi c’è una partita importante".

Le hanno chiesto di essere anche il 'padrino' di questa manifestazione. "Un orgoglio, mi fa molto piacere abbiano pensato a me. Poi erano tempi in cui non c’erano tanti social media".

Da giovane si aspettava di diventare una figura unificatrice nel mondo del calcio? “No, a me batteva il cuore solo quando venivo all’Olimpico a vedere la Roma e pensavo ‘chissà se un giorno riuscirò a giocarci da tifoso’. I miei sogni si sono realizzati e sono veramente molto soddisfatto di quello che ho fatto".

Sogno per il 2026? “Ci sono sempre i sogni, l’uomo che smette di sognare ha chiuso, ho sempre tanti sogni da realizzare e bisogna lavorare duramente per raggiungerli".