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Ranieri: “Il ritorno sarà più difficile ma noi ci siamo. Dobbiamo continuare così”

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Le parole del tecnico giallorosso: "Cos'è cambiato dal mio arrivo? L'allenatore. I giocatori mi seguono. Lo stadio mi ha lasciato a bocca aperta, i ragazzi mi avevano avvisato dopo il riscaldamento".
Redazione

Claudio Ranieri ha parlato ai microfoni di Sky al termine del match contro l'Athletic Club. Queste le sue parole:

Il suo piano è riuscito perfettamente. “L’idea era avere più opzioni possibili. Parti con un idea e poi ti prepari ad aiutare i ragazzi in campo. Era una partita difficile e lo sarà ancora di più lì da loro. Sappiamo che noi ci siamo, siamo duri da digerire, lottiamo su ogni pallone. E' finito solo il 'primo tempo'".

Stanno crescendo bene i giovani. “Mi danno la consapevolezza che tenerli fuori mi rincresce, sono sempre pronti. Baldanzi sta in un momento d’oro. Lui li aveva messi in difficoltà a settembre e ha fatto veramente una grande partita”.

Che corde ha toccato con Celik? “No ma credo che dare fiducia ad un ragazzo come lui sia importante. Io cerco di farli migliorare poi devono essere liberi di gioire come sanno. Do dei direttivi, studiamo molto gli avversari. Ho dei ragazzi splendidi, mi seguono in tutto ed è una grande soddisfazione per ogni allenatore”.

Alzare il livello cosa significa adesso? “Dobbiamo continuare su questa strada. Dobbiamo giocare più velocemente così da trovare il varco giusto. Oggi loro chiudevano molto bene sulle fasce. I due fratelli hanno la bicicletta al posto delle gambe. Dovevamo aiutare i difensori a raddoppiare triplicare. Il grosso lo sappiamo fare, dobbiamo migliorare le piccole cose che fanno grande una squadra”

Ora la squadra dopo una traversa, un tiro sbagliata, attacca attacca e attacca, senza lasciare nulla di intentato. Avete migliorato anche questo aspetto? “Questa è un po’ la mia filosofia, si può vincere o perdere ma ci devi credere fino in fondo. Le partite sono come stasera, ci può essere un episodio che ti gira a favore. Se credi in te stesso alla fine la ruota gira e riesci a fare cose che non credevi di poter fare”.

RANIERI IN CONFERENZA STAMPA

Dovbyk stasera molle, ha perso tanti palloni: pentito di non aver fatto giocare Shomurodov? "Con i se e i ma non si combina niente. Magari giocava dall'inizio e non segnava Shomurodov e lo faceva Dovbyk. È il calcio. Dovbyk ha fatto una buona gara, ha lottato, mi è dispiaciuto sia scivolato nei momenti importanti. Hanno un tipo di scarpe che non si possono alzare i tacchetti dietro, mi rende amareggiato. A volte non riescono a stare in piedi, il campo è bagnato, l'erba è giusta, ma non stanno in piedi. Pazienza, faremo di necessità virtù".

Sulle scelte di formazione, l'esclusione di Koné e l'idea di contenere Nico Williams con Rensch. "Koné sta spingendo da quando sono arrivato, anche lui ha bisogno di tirare il fiato, sono sicuro che non gli avrà fatto male. Rensch l'ho utilizzato per poter attaccare, per dialogare con Dybala ma anche per raddoppiare. L'Athletic è primo nella Liga per uno contro uno e dribbling riusciti, sapevamo delle difficoltà che avremmo incontrato. Ma i ragazzi sono stati sempre in partita, non si sono disuniti dopo il gol incassato, anche grazie al pubblico, con quelle bandiere è stato uno spettacolo bellissimo, complimenti.

Ora tutte le sue mosse diventano giuste. "Finché dura, lasciamo andare".

Cosa stavano controllando di Shomurodov sul gol? "Se stavano cercando il fuorigioco non c'era, lo sapevamo in panchina, non c'era".

Cosa è cambiato dal suo arrivo? "L'allenatore (ride, ndr). I giocatori mi seguono, c'è feeling, fiducia, che loro danno a me e io do a loro. Mi trovo molto bene con questa squadra, io non ero un campione come loro ma non mollavo mai. Perdevo, ma dovevano passarmi sopra. Si può perdere, oggi giocavamo contro una grossa squadra, ma devono lottare fino in fondo ed essere soddisfatti della gara. Poi sta a me fare i cambi".

Lo stadio. "Bello, mamma mia. Me lo avevano detto i ragazzi quando sono rientrati. Quando sono uscito sono rimasto a bocca aperta. Hanno segnato sì loro".

I giocatori sembrano migliorati nella qualità con lei. "Quando la squadra fa risultato tutti ritornano alla primordiale autostima. Io dico sempre di non fossilizzarsi sugli errori, anzi aiutare i compagni che hanno sbagliato. Spetta solo a me dire cosa ha sbagliato nella maniera più giusta. Perché tanto siamo tutti permalosi, chi più chi meno. Se rimproveri un ragazzo gli togli quell'autostima che serve per giocare a calcio. Tanto sbagliano tutti, allenatori, arbitri.

Poi, mentre va via dalla sala stampa, aggiunge: "È finito solo il primo tempo".