Roma beffata a Marassi. Col Genoa finisce 1-1 dopo un vantaggio che sembrava prefigurare un'altra vittoria. Al termine del match è arrivata l'analisi del tecnico Claudio Ranieri.
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Ranieri: “Peccato, ma non molliamo. Siamo in corsa e lotteremo ancora”
Le parole del tecnico a fine partita: "Non dobbiamo avere rimpianti ma dare il massimo, anche se l'obiettivo è lontano. De Rossi martedì in gruppo"
RANIERI A SKY
Partita di grande intensità, perché è mancata la capacità di gestire?
Diciamo che sono stati bravi loro a non mollare. E' stato difficile e lo sapevamo. Peccato essersi lasciati sorprendere sull'angolo.
Com'è possibile che una squadra di giganti possa far segnare un giocatore come Romero?
Se non ricordo male Romero è già al quarto gol in queste situazioni. Lo stavamo schermando, poi è riuscito a saltare da solo. Peccato i tre punti ci servivano, ma non molliamo.
Cosa dobbiamo aspettarci dalla Roma?
Sapevamo che andavamo contro un muro e sarebbero ripartiti in contropiede e i calci da fermo. Purtroppo ci sono riusciti. Menomale che all'ultimo Mirante ha parato un rigore.
Quanto sarebbe dura per te non ottenere la Champions?
Siamo riusciti a raddrizzare una situazione problematica. Siamo ancora in corsa. Lotteremo fino in fondo.
Quota Champions?
Non lo so, speriamo noi ci si rientri
RANIERI A ROMA TV
La prestazione le è piaciuta?
Difficile dire cosa servisse. Sapevamo che avremmo trovato un fortino da aggirare. Dovevamo girare palla più velocemente e andare veloci sugli esterni, a volte lo abbiamo fatto ma abbiamo concluso male. Dovevamo fare di più. Eravamo riusciti a segnare contro una squadra che avrebbe giocato in contropiede. Peccato perché far gol all'82', anche se non è finita, mi faceva sperare di aver portato a casa i tre punti. Bisogna saper accettare il risultato, potevamo perdere del tutto con il rigore, meno male che Mirante l'ha parato. E chissà che questo punto non ci permetta di agganciare la Champions. Ora facciamo 9 punti, speriamo in qualcosa, bisogna essere convinti e poi tireremo le somme.
Come si lavora ora nella testa dei calciatori?
Bisogna lottare, l'obiettivo è lontano ma prima lo era di più. Non dobbiamo avere rimpianti, non sappiamo cosa succederà in tre partite, dobbiamo fare il massimo. Oggi ci abbiamo provato, loro sono stati bravi, Romero è il quarto gol che fa, lo avevamo schermato ma all'ultimo è riuscito a svincolarsi e colpire. E' un peccato, complimenti a loro ma noi non dobbiamo mollare.
Cosa serve in questo momento?
Il nostro convincimento che nulla è perduto. Se poi non si dovesse riuscire almeno ci abbiamo provato, ma se tu neanche lotti per fare i tre punti e poi vedi che le altre perdono punti allora tu recrimini e non va bene. Per cui dobbiamo lottare fino in fondo.
Ha influito la vittoria dell'Atalanta?
Non lo so, l'Atalanta è in un periodo magnifico, è logico che avesse le possibilità di vincere. A me non interessa mai quello che fanno gli avversari, guardo sempre quello che voglio e posso fare io. Mi auguro che anche i miei giocatori la pensino così.
De Rossi come sta?
Fino ad ora si è allenato a parte, da martedì penso che rientrerà in gruppo. Valuterò le componenti e come stanno i ragazzi.
RANIERI IN CONFERENZA STAMPA
"Risultati contrastanti? La vedevo difficile prima e lo è anche adesso, chissà se è un segno del destino il rigore parato all’ultimo. Dobbiamo fare il nostro meglio nelle ultime tre partite. Sapevamo che il Genoa si sarebbe chiuso nella metà campo e avrebbe agito con palle lunghe ad attaccanti veloci. Ero relativamente sereno, avevamo giocato con Fiorentina e Udinese rispondendo bene, dovevamo essere più rapidi col giro palla e sugli esterni, ma il Genoa ha chiuso bene e quelle poche volte in cui abbiamo avuto occasioni non ci siamo riusciti".
Sul pareggio di Romero.
Dovevamo essere più attenti, sapevamo dei saltatori, sapevamo di Romero al quarto gol segnato se ricordo bene, loro ne avevano fatti undici su punizione. Peccato per i punti ma lotteremo fino in fondo. Fortunatamente abbiamo parato il rigore, sennò dall’avere tutto all’avere nulla sarebbe stato peggio, spero che questo punto sia servito per restare attaccati al treno Champions.
Sulla scelta di Schick al posto di Pastore.
Avevo bisogno di allungare le squadre, loro volevano palle corte così avrebbero recuperato palla, a quel punto avevo bisogno di palloni alte, di pressione sui centrali del Genoa.
Poi di nuovo sulle dichiarazioni nella conferenza della vigilia sulla Lazio.
Mi venne in mente lo striscione, ma io mi riferivo ai tifosi e allo striscione che detto tra noi è ironico, bello, anziché le solite coltellate tra tifosi. Molto ironica, molto bella. “Così è stato, così fu” ho detto, al resto penseranno altri, non è il mio mestiere.
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