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Ranieri: “Ho visto determinazione, sono positivo. Avevo paura di rischiare Dybala”

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Le parole del tecnico giallorosso: "Ho trovato una squadra un po' chiusa, ho cercato di riportagli serenità. Non dobbiamo piangerci addosso, ma dobbiamo reagire"
Redazione

Claudio Ranieri ha parlato ai microfoni di Sky al termine del match perso contro il Napoli. Queste le sue parole:

Novantatré minuti pieni di cose, primo tempo di grande solidità e poi l'errore di Angelino. Lei che idea si è fatto di questa Roma? "Se andiamo indietro noi abbiamo dei problemi, per questo sono stato chiamato. Giocavamo contro una squadra che aveva perso il primo posto in classifica quindi abbiamo giocato contro una squadra che lotta per vincere il campionato. Analizzando questo sono contento della prestazione dei miei. Abbiamo fatto un errore e anche altri, ne parleremo in settimana con i ragazzi. Però la voglia e la determinazione di voler riprendere una buona in via in questo campionato c'è stata. Dobbiamo continuare così, c'è tanto da lavorare. Sono positivo".

Qual era l'obiettivo del cambio modulo tra primo e secondo tempo? "Di riuscire a tenere di più palla, tanto che nel secondo tempo abbiamo tenuto più palla noi che loro. Non hanno avuto quelle occasioni che, nel non far bene le diagonali, avevano avuto nel primo tempo. Abbiamo visto che alcune volte Lukaku stava da solo in mezzo ai due e alcune volte con due dei nostri e Kvara stava solo. Per fortuna che è andato El Shaarawy a chiudere. Ho cercato di quadrare dietro, ho detto 'cerchiamo di far girar palla e affondiamo'".

Il destino della Roma è legato alla qualità di Dybala. Che situazione è la sua? "Il ragazzo l'ho rischiato perché ho detto 'o la va o la spacca' mancavano 10 minuti. Lui ha un cilindro dal quale può tirar fuori ogni giocata. Avevo paura di rischiarlo però lui non sentiva niente da ieri. Credo che già oggi ha finito la partita e sta bene, vediamo in settimana e a Londra con il Tottenham".

Che lavoro sta facendo su Pellegrini e Cristante che dovranno essere fondamentali da qui alla fine del campionato? "Sicuramente devono avere la personalità giusta, che deve venir fuori dal loro carattere. Devono aiutare prima loro stessi e poi gli altri. Io ho trovato una squadra un po' chiusa, ho cercato di riportagli serenità, di giocare, di farsi vedere e di scambiare. E infatti mi sembra che nel secondo tempo la palla l'abbiamo fatta girare di più rispetto al primo, pur non avendo grandissime occasioni. Noi abbiamo avuto quel colpo di testa di Dovbyk e la girata di Baldanzi. Dai dai, Io so che devo lavorare, loro anche. Non dobbiamo piangerci addosso, ma dobbiamo reagire".

RANIERI A DAZN  

Quale può essere il sistema di gioco più adatto? “Io credo che non ci sia un sistema di gioco basico. È importante capire quando bisogna saper chiudere bene. Oggi abbiamo fatto due errori. Nel primo Kvara per fortuna cha messa fuori, nel secondo abbiamo preso gol. Il Napoli era stato scavalcato momentaneamente in classifica, noi siamo in un momento delicato. Noi abbiamo fatto il nostro. Nel primo tempo abbiamo lasciato il gioco a loro. Nel secondo tempo abbiamo avuto due occasioni importanti con Dovbyk e Baldanzi. Neres poteva fare il 2-0 ma ormai erano gli ultimi secondi. Questa squadra può fare sia il 4-4-1 ma anche il 3-5-2, è importante però spingere sugli esterni".

Perché Dybala non è entrato prima? “Ho rischiato con Dybala. Si sta riprendendo, è voluto venire per stare con la squadra. L’ho messo dentro dicendogli di fare il possibile senza esagerare. Ho provato per vedere se si inventava qualcosa dal cilindro con uno dei suoi colpi magici. Non è riuscito ma pazienza. La squadra non mi è dispiaciuta. Abbiamo sbagliato alcune cose e dobbiamo lavorarci su".

Pellegrini fuori alla fine del primo tempo? “Avevo bisogno di altri tipo di giocatori. Non si tratta di capitano o meno. Lorenzo sta attraversando un momento particolare e va aiutato”.

RANIERI IN CONFERENZA STAMPA

Il Napoli?

"L'ho detto prima che iniziasse il campionato: o arriva prima o arriva seconda, non voglio portargli sfortuna, ma non sono scaramantico. La partita è stata vibrante e difficile, credo che sia stata difficile anche per loro. È logico che da una squadra che era stata superata nelle partite precedenti e che voleva tornare subito prima in classifica ci aspettavamo una partita del genere. Sono sincero: per il peso delle due squadre sono contento della Roma. Abbiamo perso ma la squadra ha lottato e creduto fino alla fine di poter rimettere in piedi il risultato con la traversa di Dovbyk e la girata al volo di Baldanzi. Nel secondo tempo abbiamo cercato di rallentare il ritmo del Napoli ma certamente mi aspettavo qualcosa di più in attacco, non è avvenuto. Il gol è arrivato per una nostra disattenzione e dobbiamo migliorare in questo, nell'attenzione difensiva perché ci sono state alcune sfasature che dobbiamo migliorare: ad esempio, il colpo di testa di Kvaratskhelia nel primo tempo e il gol del Napoli è nato per una nostra indecisione. Però i ragazzi sanno quello che stanno vivendo in questo momento e io sono soddisfatto. È logico che dobbiamo lavorare e migliorare però non dobbiamo arrenderci".

Ha parlato di sfasature difensive, è per questo che nella ripresa ha cambiato modulo mettendo la squadra a 5?

"Sì, proprio questo. Ci perdevamo sempre un uomo sul secondo palo e non andava bene. Ho pensato di cercare di compattare dietro la difesa e ripartire come sappiamo fare, per questo ho messo Baldanzi che poteva dare quella imprevedibilità in più vicino a Dovbyk".

I problemi sono tanti ma è un periodo in cui neanche le decisioni arbitrali rischiano di dare una mano alla Roma. Manca qualche cartellino a Lukaku?

"Perché mi tirate per la giacca? Lasciatemi in pace. Mancano sì, lo avete visto tutto. Però va bene così, gli arbitri possono sbagliare e dobbiamo accettarli per quello che sono. Sbagliamo  noi, sbagliano i giocatori e sbagliano anche gli arbitri. Ci sono state quelle due-tre situazioni, noi ammoniti e lo facevano quelli del Napoli e non sono stati ammoniti. È meglio stare zitto, altrimenti si dice 'ha perso e si lamenta'".

Abbiamo visto Dahl sulla linea dei centrocampisti, è stata una necessità o è un'idea su cui si può lavorare per il futuro?

"Avevo bisogno di due che allungassero e allargassero la difesa avversaria per questo ho messo Saud e Dahl, altrimenti avrei potuto mettere Soulé che rientrava ma rientrando il Napoli aveva degli uomini in più. Avevo lavorato tutta la settimana proprio per cercare di allargare il Napoli e mettere delle palle dentro tanto che la giocata di Baldanzi è nata proprio con una di queste azioni. Era soltanto per questo: cercare di andare a prenderli più alti, rimettendo la squadra 4-4-2 volevo dare l'ampiezza per poter fare dei cross buoni per Dovbyk".

Cosa ha Pellegrini? Questo ragazzo ha perso il sorriso.

"Lo dobbiamo recuperare e aiutare perché è un elemento anche della Nazionale italiana. È un giocatore che ha grande qualità, magari in questo momento non è libero dai pensieri. Sta a tutti noi aiutarlo".

Lei è passato dal 4-4-1-1 al 5-3-2 ma abbiamo visto la Roma che si è schiacciata ulteriormente. Perché Soulé non gioca?

"L'ho detto, avevo bisogno di allargare la difesa avversaria e non di chiuderla. È vero che ci siamo schiacciati ma come possesso palla nel primo tempo il Napoli ha avuto il 75% e nel secondo tempo lo abbiamo avuto più noi. Se poi vai a vedere: quante parate ha fatto il mio portiere e quante ne ha fatte quello del Napoli? Chi doveva cercare di vincere a tutti i costi era il Napoli, noi dovevamo pungere al momento giusto. Ci saremmo anche arrivati a pungere, ma non ce l'abbiamo fatta a fare gol. Sarà per la prossima".

È contento della prestazione? In prospettiva quale può essere il peso della Roma in questa stagione?

"È positiva. È presto per dirlo, intanto tiriamola fuori dall'infermeria e poi vedremo quello che potremo fare. Dico sempre che all'ultimo la classifica dice sempre il vero. Aspettiamo e vediamo quello che riusciremo a fare nel corso dell'anno calcistico".

Lei è il terzo allenatore quest'anno. Le scorie dei primi due allenatori le ha trovate ancora? Con la testa come sta la squadra?

"Il quarto nell'anno. Posso farle una domanda? Lei è un giornalista qui a Napoli? Come andava il Napoli l'anno scorso, tutto bene? Purtroppo è uno sport di squadra. Quando i giocatori si incupiscono non sono più liberi e non si divertono più, i problemi acuiscono. Allora dobbiamo cercare di riportare prima di tutto i giocatori ad avere fiducia in loro stessi e poi di aiutare la squadra. Oggi sono sincero: ho visto la squadra compatta, lottare contro una squadra che è prima in classifica. Se faccio questo peso dico che la strada è quella giusta e dobbiamo continuare, la luce si vede e dobbiamo insistere su questa linea".

 

È contento della prestazione? In prospettiva quale può essere il peso della Roma in questa stagione?

"È positiva. È presto per dirlo, intanto tiriamola fuori dall'infermeria e poi vedremo quello che potremo fare. Dico sempre che all'ultimo la classifica dice sempre il vero. Aspettiamo e vediamo quello che riusciremo a fare nel corso dell'anno calcistico".

Lei è il terzo allenatore quest'anno. Le scorie dei primi due allenatori le ha trovate ancora? Con la testa come sta la squadra?

"Il quarto nell'anno. Posso farle una domanda? Lei è un giornalista qui a Napoli? Come andava il Napoli l'anno scorso, tutto bene? Purtroppo è uno sport di squadra. Quando i giocatori si incupiscono non sono più liberi e non si divertono più, i problemi acuiscono. Allora dobbiamo cercare di riportare prima di tutto i giocatori ad avere fiducia in loro stessi e poi di aiutare la squadra. Oggi sono sincero: ho visto la squadra compatta, lottare contro una squadra che è prima in classifica. Se faccio questo peso dico che la strada è quella giusta e dobbiamo continuare, la luce si vede e dobbiamo insistere su questa linea".

È contento della prestazione? In prospettiva quale può essere il peso della Roma in questa stagione?

"È positiva. È presto per dirlo, intanto tiriamola fuori dall'infermeria e poi vedremo quello che potremo fare. Dico sempre che all'ultimo la classifica dice sempre il vero. Aspettiamo e vediamo quello che riusciremo a fare nel corso dell'anno calcistico".

Lei è il terzo allenatore quest'anno. Le scorie dei primi due allenatori le ha trovate ancora? Con la testa come sta la squadra?

"Il quarto nell'anno. Posso farle una domanda? Lei è un giornalista qui a Napoli? Come andava il Napoli l'anno scorso, tutto bene? Purtroppo è uno sport di squadra. Quando i giocatori si incupiscono non sono più liberi e non si divertono più, i problemi acuiscono. Allora dobbiamo cercare di riportare prima di tutto i giocatori ad avere fiducia in loro stessi e poi di aiutare la squadra. Oggi sono sincero: ho visto la squadra compatta, lottare contro una squadra che è prima in classifica. Se faccio questo peso dico che la strada è quella giusta e dobbiamo continuare, la luce si vede e dobbiamo insistere su questa linea".

È contento della prestazione? In prospettiva quale può essere il peso della Roma in questa stagione?

"È positiva. È presto per dirlo, intanto tiriamola fuori dall'infermeria e poi vedremo quello che potremo fare. Dico sempre che all'ultimo la classifica dice sempre il vero. Aspettiamo e vediamo quello che riusciremo a fare nel corso dell'anno calcistico".

Lei è il terzo allenatore quest'anno. Le scorie dei primi due allenatori le ha trovate ancora? Con la testa come sta la squadra?

"Il quarto nell'anno. Posso farle una domanda? Lei è un giornalista qui a Napoli? Come andava il Napoli l'anno scorso, tutto bene? Purtroppo è uno sport di squadra. Quando i giocatori si incupiscono non sono più liberi e non si divertono più, i problemi acuiscono. Allora dobbiamo cercare di riportare prima di tutto i giocatori ad avere fiducia in loro stessi e poi di aiutare la squadra. Oggi sono sincero: ho visto la squadra compatta, lottare contro una squadra che è prima in classifica. Se faccio questo peso dico che la strada è quella giusta e dobbiamo continuare, la luce si vede e dobbiamo insistere su questa linea".

È contento della prestazione? In prospettiva quale può essere il peso della Roma in questa stagione?

"È positiva. È presto per dirlo, intanto tiriamola fuori dall'infermeria e poi vedremo quello che potremo fare. Dico sempre che all'ultimo la classifica dice sempre il vero. Aspettiamo e vediamo quello che riusciremo a fare nel corso dell'anno calcistico".

Lei è il terzo allenatore quest'anno. Le scorie dei primi due allenatori le ha trovate ancora? Con la testa come sta la squadra?

"Il quarto nell'anno. Posso farle una domanda? Lei è un giornalista qui a Napoli? Come andava il Napoli l'anno scorso, tutto bene? Purtroppo è uno sport di squadra. Quando i giocatori si incupiscono non sono più liberi e non si divertono più, i problemi acuiscono. Allora dobbiamo cercare di riportare prima di tutto i giocatori ad avere fiducia in loro stessi e poi di aiutare la squadra. Oggi sono sincero: ho visto la squadra compatta, lottare contro una squadra che è prima in classifica. Se faccio questo peso dico che la strada è quella giusta e dobbiamo continuare, la luce si vede e dobbiamo insistere su questa linea".

RANIERI A ROMA TV 

"Una partita difficile. Dobbiamo anche valutare i momenti delle due squadre. Il Napoli era stato scavalcato in classifica e ci teneva a fare bene davanti al suo pubblico. L'arbitro forse ha dato qualche giallo a noi e a loro niente, non è che abbia influito, ma insomma vanno dati i gialli giusti. Senza quell'errore macroscopico la partita era incanalata. Avevamo ripreso noi il possesso di palla. La squadra, considerando il momento, ha fatto bene. Li abbiamo impensieriti, purtroppo è andato così, facciamo i complimenti all'avversario. Dobbiamo superare questa situazione di angoscia. I ragazzi devono giocare liberi, non gli posso rimproverare nulla, hanno vinto tanto duelli. Dobbiamo stare più attenti in alcune circostanze".