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-4 al DERBY, Rambaudi: “Luis Enrique è una persona coerente e decisa, ma vince la Lazio”

Roberto Rambaudi, centrocampista della Lazio dal 1994 al 1999, ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni in vista del derby di domenica:

Redazione

Roberto Rambaudi, centrocampista della Lazio dal 1994 al 1999, ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni in vista del derby di domenica:

E’ una partita che ha grandissime motivazioni intrinseche, la si gioca ovviamente per la classifica, ma sopratutto per i tifosi. Sono loro i primi che ti chiedono di far bene. Domenica ha un valore diverso per le due squadre: la Lazio si gioca il terzo posto e l’accesso alla Champions, inoltre può essere il momento ideale per riportare serenità nell’ambiente. La Roma si gioca la faccia dopo la brutta sconfitta contro l’Atalanta: sarà fondamentale per gestire i fattori esterni e permettere che questo progetto possa andare avanti“. Sul momento della Lazio l’ex giocatore biancoceleste afferma: “E’ una squadra martoriata dagli infortuni, che sono capitati sopratutto a giocatori che hanno molta esperienza, magari anche logori fisicamente e non pronti a sopportare una stagione così stressante. Non è un caso se gli infortuni sono capitati ai calciatori più anziani della squadra, come Brocchi, Mauri, Dias. E’ stato sicuramente un errore non acquistare calciatori a gennaio, servivano un centrocampista e un difensore centrale per combattere con più serenità per il terzo posto. La squadra arriva per forze di cose rimaneggiata viste le tante assenze. Quella di Lulic potrebbe rivelarsi la più decisiva: contro una Roma che lascia grandi spazi, il bosniaco poteva essere devastante. Ma la Lazio ha comunque tutte le carte in regola per fare bene”. Come arriva invece alla partita la Roma: “Mi piace molto Luis Enrique, è un uomo decisametne coerente e deciso. Lo apprezzo sia per la sua idea di calcio, sempre propositivo, e per la gestioe della squadra. E’ giusto che in questo inizio di percorso cerchi subito di mettere dei paletti: è fondamentale per dare un’impronta alla squadra che poi rimarrà per i prossimi anni. Certo, nei miei anni da calciatore, un caso simile a quello di De Rossi fatico a ricordarlo. Ci furono giocatori che arrivarono in ritardo di molto agli allenamenti o alle riunioni e non vennero convocati. Ma una punizione simile per pochi minuti di ritardo, questo proprio non lo ricordo. Credo che la punizione dovrebbe essere sempre regolata sulla gravità della colpa. Resta il fatto che Luis Enrique ha operato bene, e che sta facendo bene come allenatore. Il problema è che per la sua idea di gioco non ha gli interpreti giusti, non tutti sono di qualità elevata e paga questa carenza”. Doveroso un pronostico: “Credo che la Lazio vincerà, sia perchè spinta da motivazioni più importanti, sia per il momento delicato che sta attraversando la Roma“.

(paesesera.it)