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Raggi festeggia Okaka: “Ora lo faranno sindaco di Bari…”

Ritrovata con il Lecce una vittoria che mancava dal 26 settembre scorso (2-1 al Brescia), il Bari spera adesso di proseguire la scalata verso le zone tranquille della classifica affrontando il Bologna domenica al San Nicola.

Redazione

Ritrovata con il Lecce una vittoria che mancava dal 26 settembre scorso (2-1 al Brescia), il Bari spera adesso di proseguire la scalata verso le zone tranquille della classifica affrontando il Bologna domenica al San Nicola.

«Il Bari è vivo - spiega il difensore Andrea Raggi - ma dovremo stare molto attenti all'attaccante degli emiliani Di Vaio. Ha il 'viziettò del gol facile, è l'anima del Bologna insieme a Viviano, portiere di grandissime qualità». Lo stadio barese dopodomani sarà un catino infuocato: «L'entusiasmo - prosegue il terzino - farà la differenza. È tanto che non vinciamo in casa e non abbiamo scuse. Dobbiamo continuare a vincere, anche per i nostri tifosi, che ci hanno sempre sostenuto con continuità e senso di attaccamento ai colori sociali. Ci hanno anche aspettato al nostro rientro in città ieri sera da Lecce. È stato bellissimo e speriamo di ripagarli già domenica».

 

Raggi poi si è soffermato su Okaka, autore del gol partita nel derby. «Sono suo compagno di stanza. Abbiamo passato - racconta - un pò di tempo a parlare del Bari, dei tifosi e della città. Ha coronato un sogno: esordire e segnare, per di più nel derby. Gli avevo detto che se avesse segnato, l'avrebbero fatto sindaco di Bari. È un ragazzo serio. Nel reparto avanzato avevamo bisogno di maggiore peso. Tra l'altro dopo la partita era tranquillissimo, se avessi segnato io contro il Lecce avrebbero dovuto rianimarmi col defibrillatore. L'altro neoacquisto Glik? L'ho visto molto bene, concentrato, convinto e cattivo».

«Il Bari è vivo - insiste Andrea Raggi - e non merita l'ultimo posto anche se i numeri dicono altro. La nostra difesa è ottima e mi sto sacrificando a giocare in un ruolo che non è il mio. Ma finchè ce ne sarà la necessità, continuerò a fare tutto quello che mi chiederà l'allenatore».