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Raduno, si ripete lo stesso copione degli ultimi due anni: a Trigoria poche facce nuove

(di Luca Parmigiani) E’ iniziata questa mattina la stagione sportiva 2013/2014. Ci sono da cancellare due anni tremendi e fallimentari, con l’anno appena concluso che si è chiuso con la sconfitta nella finale di Coppa Italia contro la Lazio.

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(di Luca Parmigiani) E’ iniziata questa mattina la stagione sportiva 2013/2014. Ci sono da cancellare due anni tremendi e fallimentari, con l’anno appena concluso che si è chiuso con la sconfitta nella finale di Coppa Italia contro la Lazio. Chi si aspettava da quel 26 maggio un calciomercato di fuoco e fiamme per debellare dalla mente l’amarezza di quel ko è rimasto profondamente deluso. Solo Benatia è il volto nuovo che si è presentato oggi al Fulvio Bernardini. Per il resto tante chiacchere e voci ma nessun acquisto concreto. E’ quanto di peggio poteva immaginare il tifoso giallorosso. I tasselli che mancano nello scacchiere giallorosso sono ormai noti a tutti: un portiere, due terzini, un centrocampista e una punta. Di questi, nessun obiettivo è stato ancora centrato.

Se ripercorriamo però la breve storia della nuova proprietà americana, da due anni a questa parte, ci si accorge che nel giorno del raduno a Trigoria non ci sono mai stati molti volti inediti.

Estate 2011: inizia ufficialmente l’avventura di Luis Enrique e con lui il sogno di emulare il fantastico calcio del Barcellona. Nel giorno del raduno al Bernardini, non c’è però nessun volto nuovo ma solo qualche cavallo di ritorno, come Cicinho, o giocatori che non vedevano l’ora di andare via da Roma, come Vucinic. Uno dei primi acquisti fu Josè Angel, presentato durante uno degli eventi serali nel ritiro di Riscone di Brunico.

Passiamo all’anno successivo: dimessosi Luis Enrique, la proprietà sceglie per la svolta il boemo Zdenek Zeman, che aveva appena condotto il Pescara a una storica promozione in Serie A. La folla acclama il tecnico, di ritorno nella Capitale dopo tredici anni, in ricordo di quel calcio spettacolare che fece innamorare tantissimi tifosi. La Roma si raduna il 3 luglio e il nome che suscita più interesse è il brasiliano Dodò, reduce da un’operazione al ginocchio che ha condizionato il rendimento del terzino per l’intero arco della stagione. Torna a Trigoria dopo l’esperienza al Crotone Alessandro Florenzi mentre le altre due facce nuove sono giocatori che faranno parte della Primavera di Alberto De Rossi: Svedkauskas e Lucca.

Oggi, 9 luglio 2013, si ripete più o meno lo stesso copione: primo giorno di scuola dopo le vacanze e un solo volto nuovo, Benatia. Dopo le ultime due stagioni, la Roma non può perdere altro tempo ed è quindi un obbligo inderogabile consegnare al neo tecnico Rudi Garcia un parco giocatori adeguato alle esigenze dell’allenatore francese. Errare è umano, perseverare è diabolico.