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RADIO PENSIERI, FELICI: “Rivoluzione? Dubito che accadrà. Mancano 5 giocatori”

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Le parole di giornalisti ed ex calciatori sulla Roma
Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Ugo Trani (Teleradiostereo- 92.7): "Pisilli deve giocare sempre e oggi il giocatore che gli può lasciare il posto è Pellegrini viste le prestazioni. La Roma deve vincere col Genoa, non può accontentarsi. I risultati sono migliorati ma le altre squadre non si sono fermate. Mi preoccupa il fatto che i punti li fanno più le squadre sotto alla Roma rispetto a quelle sopra. La situazione di classifica non è ancora tranquilla per poter dare fiducia a Pellegrini, io non lo rischierei. Il ruolo di Pellegrini è quello di Dybala. Ranieri meglio di tutti vede Baldanzi e con correttezza ha spiegato che sta 6 mesi avanti rispetto a Soulé perché è arrivato prima, quindi si è già ambientato. Lui entra con la tigna e la Roma ha bisogno di gente che ce ne mette tanta. Ranieri ieri ha detto che la Roma non sa difendere, che corrono male e che quando vanno avanti ci vanno tutti insieme e perdono l'equilibrio di squadra. I giocatori sono responsabili di ciò che sta accadendo perché non sono all'altezza. Rensch? Fai un investimento importante, perché non lo prendi a zero, mentre i tuoi non li prende nessuno. L'unica cessione è Le Fée che è andato via perché è stato sfruttato un giro di amicizie francesi di Ghisolfi. Con Zappa, Ranieri avrebbe la sicurezza di un giocatore che già conosce mentre Rensch arriva da un altro campionato e non ha mai giocato a 3".

Antonio Felici (Teleradiostereo - 92.7): "Ultimamente Ranieri ha dato fiducia a Pellegrini e potrebbe riprovarci domani. Per me in generale, se la Roma deve giocare con 3 centrocampisti, i tre sono Paredes, Koné e Pisilli. È un giocatore che ha corsa e può dare una mano in difesa. Pellegrini è molto tecnico ma in fase di copertura non ti dà niente. La rivoluzione? Termine abusato. Per giustificarlo sarebbero dovuti arrivare tutti i giocatori che attualmente mancano alla Roma: due esterni, un centrale, un centrocampista e il vice-Dovbyk. Dubito che accadrà".

Piero Torri (Radio Manà Manà Sport - 90,3): “A metà gennaio la Roma ha ceduto in prestito un giocatore, non ha preso nessuno e lo stemma sta ancora lì. Non mi sembra ci sia un segnale di rivoluzione come avevano annunciato i Friedkin dopo Como. La trattativa per Frattesi la vedo complicata. In questo momento è il sesto del centrocampo dell’Inter. Trovo legittima la sua voglia di andare via. Inoltre c’è pure il problema che l’Inter deve sostituirlo numericamente se dovesse partire. Vorrei capire la situazione di Paredes. Non credo che Herrera, con le sue parole, abbia fatto un favore a lui. La Roma, anche se dovesse continuare a giocare a due in mezzo al campo, ha bisogno di un regista”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "Si è parlato di rivoluzione ma non si è mosso niente. Rensch? Non lo conosco, ma mi dicono che il terzino forte dell'Ajax non è di certo lui. Io aspetto di capire un po' di più, non comprendo quale è il progetto della Roma del futuro. Arrivati a metà gennaio mi aspettavo almeno un acquisto".

 

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino - 104,5): "La gestione di Pellegrini è cervellotica. Ora sembra la scarpa vecchia di Trigoria quando fino a qualche mese fa era inamovibile. Non mi sembra giusto, non si capisce se lo vogliono vendere o no. Capisco che il calcio moderno è anche questo, ma mi sembra esagerato".