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Quel tesoro di Antonucci: plusvalenza o risorsa? La Roma ora ci pensa

LaPresse

Ieri l'esterno è riuscito a mettersi in mostra nel test match contro il Tor Sapienza realizzando una tripletta. Con Fonseca può fare tre ruoli, per ora resta a Trigoria

Valerio Salviani

Il 24 gennaio 2018 scoppiava l'Antonucci-mania. Il talento della Primavera salvava la Roma da una sconfitta contro la Samp con un assist per Dzeko. Poco più tardi arrivava anche l'esordio in Champions League nella semifinale di ritorno contro il Liverpool. Un talento in rampa di lancio, tornato alla base dopo l'esperienza al Pescara, dove "si è fatto le ossa" e ha approcciato per la prima volta nel calcio dei grandi. Al comando in giallorosso non c'è più Di Francesco, per primo a puntare su di lui, ma Fonseca. E ieri Antonucci ha messo in chiaro con il tecnico portoghese la voglia di stupire ancora: tripletta al Tor Sapienza e primi applausi della stagione.

QUALE FUTURO? - Con la partenza di El Shaarawy la Roma dovrà cercare un rinforzo in attacco. Antonucci sogna di poter raccogliere l'eredità del Faraone, ricalcando il percorso che Zaniolo ha fatto lo scorso anno. Con la Roma però ancora non si è parlato di cessione. I giallorossi stanno valutando tutte le situazioni e solo al termine di questa settimana si tirerà una linea per capire chi farà sicuramente parte del nuovo corso. Antonucci spera e intanto scalda i motori per il nuovo test match che si giocherà domani pomeriggio. Intanto il suo talento stuzzica più di qualcuno. Lo avevano cercato il Sassuolo (poteva rientrare nell'affare Frattesi) e il Genoa e può andare in una squadra di Serie A dove possa essere da subito protagonista. La Roma non ha intenzione di perderlo d'occhio e spera che Mirko riesca a esplodere. Punto fermo del futuro o nuova plusvalenza? Chissà. La storia di Antonucci è appena all'inizio.