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Quasi fatta per Ucan. Stadio, ufficiale l’accordo con CAA Sports

Ad un passo il Turco ormai ex Fenerbahce, ora vanno sistemate difesa e attacco. Importanti novità sul fronte stadio: la società ha chiuso l'accordo con CAA Sports che porterà sponsor interessati a dare il proprio nome al nuovo impianto della Roma.

Marco Cruciani

(di Marco Cruciani) Giornata ricca di novità importanti in casa Roma. Il mercato, che partirà ufficialmente a Luglio, è in continua evoluzione e Sabatini cerca di completare la rosa in tempi brevi. Almeno le operazioni di primo piano. Sistemato il centrocampo con l’arrivo dell’esperto Keita, già ufficialmente giallorosso fino al 30 giugno 2015, si lavora per mettere a segno un ultimo tassello per la mediana. Si tratta del giovane turco Salih Ucan, giocatore in procinto di passare in giallorosso già a gennaio. In settimana il talento del Fenerbahçe è atteso a Roma. L’operazione sta per andare in porto per una cifra vicina agli 8 milioni di euro. Resta ancora da sistemare la difesa e l’attacco con interventi mirati e con l’inserimento di titolari. Walter Sabatini vuole portare a termine le trattative principali entro il 30 giugno, giorno in cui partirà il ritiro, per permettere a Garcia di lavorare con i nuovi il prima possibile.

Partiamo dalla difesa. Le priorità sono ormai note. Serve un terzo difensore centrale (“titolare”) e un terzino sinistro, anche se non sono escluse manovre anche su l’altra fascia. Trova sempre più conferme il nome di Basa del Lille che Rudi Garcia conosce molto bene e che ritroverebbe volentieri a Roma. Il trentunenne montenegrino ha il contratto in scadenza tra un anno per questo l’operazione potrebbe essere piuttosto agevole e chiudersi per una cifra tra i due e i tre milioni. L’unico neo, da non sottovalutare, è nello status di extracomunitario del giocatore. L’altro nome forte di questi giorni e quello del colombiano Eder Alvarez Balanta, anch’esso extracomunitario. Il classe ’92 del River Plate può giocare sia al centro che a sinistra per questo intriga particolarmente a Trigoria. In ogni caso questo è un affare che va concluso prima che il giocatore si metta in mostra al mondiale, e non è escluso un blitz di Sabatini in Argentina. Proprio nel reparto arretrato si cerca di trattenere un pezzo pregiato. Secondo la stampa inglese, il Manchester City avrebbe offerto 38 milioni per Medhi Benatia: notizia già seccamente smentita dalla Roma. Quest’anno il trend è invertito rispetto alla scorsa stagione, il club giallorosso non ha la necessità di vendere i suoi giocatori per fare mercato. In attacco lo scenario cambia. Sembrano esserci più certezze nel reparto offensivo, almeno riguardo il nome da puntare con decisione. La Roma si sta muovendo su tre tavoli: Cerci, Iturbe e Cuadrado. Partiamo dal granata. Oggi ha parlato il direttore sportivo del Torino in occasione della presentazione di Martinez neo acquisto dei granata.

“Cerci? È nostra intenzione mantenerlo, non abbiamo la necessità di venderlo. Così era anche per Immobile. Ma poi subentra la volontà del giocatore, Ciro ci ha chiesto di essere accontentato. Noi non accettiamo passivamente le volontà dei giocatori, ma non possiamo nemmeno far finta di nulla. Obbligare un giocatore a restare in un club quando non ci vuole più non è mai semplice. Lo stesso vale per Alessio, non abbiamo bisogno di monetizzare”.

Sul da farsi il Toro ha le idee molto chiare e dopo la cessione di Immobile, non ha grande necessità di fare cassa. La richiesta è di venti milioni, ritenuta eccessiva, mentre l’unica eventuale contropartita tecnica che i granata sarebbero disposti ad accettare risponde al nome di Alessandro Florenzi. Soluzione non percorribile, in quanto il numero 48 nella capitale è considerato incedibile. Non si registrano particolari novità sul fronte Iturbe, mentre per quanto riguarda Cuadrado inizia a intensificarsi il pressing del Barcellona. Il colombiano piace molto a Luis Enrique che lo voleva allenare già un paio di stagioni fa, quando sedeva sulla panchina della Roma. In settimana è previsto un incontro tra l’agente del giocatore, Lucci, e la società blaugrana. La Roma resta alla finestra e segue da vicino gli sviluppi di questa trattativa.

 

 

PARTNERSHIP CON CAA SPORTS – Nel pomeriggio la società ha emesso una nota in cui ha comunicato ufficialmente la partnership tra l’As Roma e la CAA Sports. L’azienda leader nel suo settore avrà il compito di cercare (e trovare) sponsor interessati a dare il proprio nome al nuovo stadio della Roma. Un'unione forte, con un colosso statunitense tra i principali al mondo in tema di marketing aziendale e creazione di opportunità di vendita e sponsorizzazione di proprietà sportive. Semplificando il discorso, la CAA cercherà di reperire sul mercato internazionale, e soprattutto statunitense, aziende interessate a investire nello stadio, con particolare attenzione proprio all'acquisizione dei "naming rights". Un settore, questo, decisamente in crisi, prova ne sia il fatto che dopo tre stagioni intere lo Juventus Stadium non ha ancora trovato un acquirente soprattutto in Europa. Quelli per lo stadio giallorosso sono offerti a 13-15 milioni all'anno, una cifra inferiore, ad esempio, a quella spesa da Emirates per intitolare lo stadio dell'Arsenal, ma quasi tripla a quella chiesta dalla Juventus. L'ufficio londinese del Raptor Group di Pallotta aveva provato a muoversi individualmente sondando l'interesse di Etihad, con al speranza di sfruttare il traino di Alitalia. Ma la prima risposta non è stata positiva. Meglio allora affidarsi a una compagnia specializzata in questo tipo di attività: non un caso se CAA ha tra i propri clienti club come Chelsea, Barcellona e New York Yankees di baseball, ma anche atleti come Cristiano Ronaldo e Dwyane Wade, star Nba dei Miami Heats.

Abbiamo un rapporto di amicizia di lungo corso con Jim Pallotta e il suo management e siamo davvero felici di essere suoi partner in questa opportunità incredibile – afferma Mike Levine, Co-Direttore di CAA Sports -. La magnificenza, l’incredibile dimensione e il respiro di questo progetto che comprende il nuovo stadio, un fan village e una zona commerciale, oltre ai successi sul campo e alla popolarità fuori dal campo dell’AS Roma, lo rendono uno dei progetti più promettenti che abbiamo mai visto”.

Per consolidare ulteriormente il proprio status di marchio globale, l’AS Roma ha annunciato oggi di aver ufficialmente aperto un ufficio a New York che diventerà una casa permanente della squadra negli Stati Uniti dove potrà far crescere le proprie operazioni commerciali.

“Circa due mesi fa abbiamo mosso un passo importante annunciando i nostri piani tanto attesi di costruire un nuovo stadio e una meta per l’intrattenimento a livello globale – spiega James Pallotta, presidente dell’AS Roma -. L’annuncio di oggi della nostra partnership con CAA Sports, società numero uno nel settore, è uno step importante per i nostri piani e i nostri sogni”.