news as roma

Dopo le ore 18 si decide il futuro della Roma

(di Tommaso Gregorio Cavallaro) Cosa hanno in comune queste date: 2 settembre del 31 ac, 12 ottobre 1492, 14 luglio 1789, 6 giugno 1944 e 31 gennaio 2011? La risposta è abbastanza semplice;

Redazione

(di Tommaso Gregorio Cavallaro) Cosa hanno in comune queste date: 2 settembre del 31 ac, 12 ottobre 1492, 14 luglio 1789, 6 giugno 1944 e 31 gennaio 2011? La risposta è abbastanza semplice;

il cambiamento della storia umana, per quanto riguarda le prime quattro, romanista, per quanto concerne – o almeno così dovrebbe essere – la quinta.

Scade nel tardo pomeriggio di oggi, alle 12,30 ora della West Coast (passateci il fuso a stelle e strisce, ma è di moda), il termine per la presentazione delle binding offers – offerte vincolanti – per l’acquisizione del pacchetto di maggioranza di AS Roma. Dead-line, almeno da quanto risulta a ForzaRoma.info, che la banca ritiene che verrà certamente rispettata e al cui scadere, sempre secondo i rumours da Piazza Cordusio e dintorni, dovrebbero materializzarsi sul tavolo non già due, ma bensì quattro proposte da valutare.

Oltre, infatti, al gruppo americano – strafavorito anche dai bookie d’Oltreoceano – capitanato da Thomas Di Benedetto Senior e al re delle cliniche private nostrane, Giampaolo Angelucci, dovrebbero essere della partita un altro misterioso investitore italiano (c’è chi parla del Fondo Clessidra e dell’ex patron dell’Ancona Longarini) ma soprattutto il Fondo Aabar. Gli arabi, oltretutto azionisti di Unicredit con il 4,5%, non hanno mai smesso di seguire l’evolversi della situazione e potrebbero rivelarsi “il coniglio dal cilindro” che sovverte tutti i pronostici.

Di Benedetto & Co rimangono, comunque, in poleposition perché la loro offerta – intorno ai 150 milioni per l’acquisto del pacchetto di maggioranza, con il restante in mano a Unicredit, e un serissimo piano industriale – è quella che pare aver fatto breccia nei cuori dei plenipotenziari dell’Istituto di credito italiano. Non si può escludere, però, il colpo di scena in lingua araba – gli altri sono praticamente fuori gara – perché se gli uomini della Mezza Luna fertile decidessero seriamente di scendere in campo, sarebbe difficilissimo competere con le loro bocche da fuoco.

Con l’arrivo delle buste, dopo la chiusura della Borsa, verrà sancita la fine della fase uno del processo di vendita. Il secondo step prevederà il passaggio delle stesse da Rothschild al nuovo CDA di Italpetroliin cui sarà presente anche la Sensi, oltre a Zimatore e Muto – e la loro relativa apertura. Fatto ciò, e dopo la costituzione della Newco Roma, verrà scelto il nuovo proprietario della Roma; il tutto, però, non prima della prossima settimana. Questo trapela da fonti bancarie, che contrastano le notizie odierne relative a una chiusura di “pratica” per la fine di questa settimana. Entro marzo, in ogni caso, la “Magica” avrà un nuovo padrone.