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Prohaska: “Wolfsberg? Non va sottovalutato. Roma e i romanisti meritano di vincere”

Il cetrocampista austriaco protagonista della Roma del Secondo scudetto: "Il Wolfsberg non ha fuoriclasse ma funzionano molto bene come squadra"

Redazione

Herbert Prohaska, indimenticabile centrocampista austriaco della Roma di Nils Liedholm, ha parlato ai microfoni di Te la do io Tokyo della sfida che attende la Roma domani in Europa League e non solo. Ecco le sue dichiarazioni:

Come sta?

Sto bene, purtroppo non posso più giocare a calcio ma sto bene

Come vede la Roma attuale?

Non è possibile paragonarla con la nostra perché è passato molto tempo. Negli ultimi anni la Roma ha avuto una bella squadra, purtroppo ha perso due grandissimi campioni come Totti e De Rossi. Quest’anno vedo una bella squadra, con un allenatore nuovo…per me può tranquillamente giocare per il quarto posto

Cosa ci dice del Wolfsberg?

Anche per noi in Austria è una grande sorpresa. Comanda il presidente e poi ci sono l’allenatore e la squadra, non ha veri e propri campioni. Non pensavamo potesse vincere contro il Borussia Monchengladbach, invece ha vinto. La Roma non la deve sottovalutare, perché altrimenti diventa una gara difficile.

Chi deve temere la Roma di questa squadra?

Loro giocano 4-4-2 e a centrocampo hanno due mancini molto interessanti. Loro non hanno fuoriclasse ma funzionano molto bene come squadra.

Il Red Bull Salzburg ha rilanciato un po’ il calcio austriaco a livello europeo. È un vantaggio per la Bundesliga austriaca oppure no?

Dal punto di vista economico e tecnico sono molto più forti rispetto a tutte le altre. Comprano molti giocatori giovani e li fanno giocare tutti. In Italia non sarebbe fattibile vincere con i giovani ma in Austria sì. In Austria vincono anche quando giocano con giocatori di 16-17 anni.

Penso a un centrocampo Prohaska-Falcao-Pellegrini

Io e Falcao giocavamo con Ancelotti, non proprio l’ultimo arrivato. Ma anche Pellegrini è molto bravo.

Sente spesso Ancelotti? Cosa pensa di mister Ancelotti?

Ancelotti era un grande giocatore ed è diventato un allenatore ancora più bravo e grande. Di Carlo viene sempre prima la persona però, è un grande.

Cosa le è rimasto di Roma?

La Roma merita grandi titoli perché la città è fantastica e i tifosi sono unici…mi auguro che in futuro

possa vincere qualcosa