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Pradè non si sente più a suo agio. La prossima settimana dirà addio a Trigoria

(di Massimo Limiti) Sarà un peccato vederlo uscire per sempre da quel cancello verde di piazzale Dino Viola, perché Daniele Pradè oltre ad un bravo dirigente, la Roma ce l’ha nel cuore. Da sempre. Al di là delle smentite di oggi siamo vicino...

Redazione

(di Massimo Limiti) Sarà un peccato vederlo uscire per sempre da quel cancello verde di piazzale Dino Viola, perché Daniele Pradè oltre ad un bravo dirigente, la Roma ce l’ha nel cuore. Da sempre. Al di là delle smentite di oggi siamo vicino ai titoli di coda della sua esperienza in giallorosso.

Nonostante i suoi due anni di contratto che lo legano all’AS Roma la prossima settimana consegnerà a Fenucci le chiavi del suo ufficio. Non si sente più a suo agìo e soprattutto è rimasto molto male dall’atteggiamento di Walter Sabatini nei suoi confronti.

 

Non si aspettava l’indifferenza da parte di chi aveva caldeggiato per primo il suo arrivo a Trigoria sin dal giorno in cui era stato “scaricato” da Zamparini.

Ti affidiamo un ruolo di rappresentanza della Roma nei rapporti con l’Uefa” gli avevano promesso. Ma per quelle cose c’è già Baldini, avrà pensato lui. “Oppure un ruolo in Lega…” ma come, lì ci andrà sempre Fenucci, si sarà detto dentro di sé. “Allora un ruolo di organizzazione allo stadio…” declassamento totale. Insomma si cercava uno spazio dirigenziale ma ogni tentativo è andato a vuoto e a queste condizioni Daniele Pradè preferisce dire “No, grazie!”. Di proposte ne ha molte, alcune anche dall’estero, ma certamente il cuore, quello sì, resterà giallorosso.