Il patron dell'Udinese Gianoaolo Pozzo parla in maniera polemica a Sky sugli episodi di Udinese-Roma
news as roma
Pozzo contro Garcia: “Non faccia il furbo, sta raccogliendo i frutti delle sue lamentele” – AUDIO
"Diciamo allora agli addetti ai lavori che siano più professionali, seri. Non facciamo i furbi, è francese (Garcia, ndr), faccia il francese"
Si è arrabbiato ancora di più guardando la sintesi?
E’ chiaro, è la solita storia. La Roma non avrebbe bisogno di nessun aiutino. Purtroppo c’è questo condizionamento. Secondo me l’allenatore della Roma è già un mesetto che martella contro gli arbitri comincia a raccogliere qualche risultato. C’è il cosiddetto condizionamento psicologico che possono avere gli arbitri verso queste grandi società. Poi si metto a speculare questi allenatori, farebbero bene ad essere molto più professionali, a stare al loro posto, perché noi abbiamo bisogno di aver un campionato di calcio sereno, tranquillo. Non facciamo le cose all’italiana, che cerchiamo di fare sempre i furbi. Mi ricordo Sensi che voleva il doppio designatore, sempre ad andare a cercare qualche trucco. Per favore viviamo in un’Italia bella e tranquilla, cerchiamo di superare i problemi che abbiamo.
"Parliamo del gol di Astori. Lei per diversi anni ha fatto mettere delle telecamere per questi episodi.
Quando l’arbitro non ha certezze è un po’ come un giudice, se non si è sicuri non si può condannare a morte uno, è troppo grave. Se hai delle incertezze perché devi dare il gol? Se non sei sicuro non darlo.
Se il rigore, come si vede, è solare perché non lo devi dare? Lo ha falciato quello li (Emanuelson, ndr), era anche da espulsione perché è gioco pericoloso. Non capisco questo. Stiamo parlando di arbitri bravi, probabilmente c’è questo condizionamento mediatico, questo martellamento permanente che condiziona anche le persone con i nervi più saldi. Diciamo allora agli addetti ai lavori che siano più professionali, seri. Non facciamo i furbi, è francese (Garcia, ndr), faccia il francese."
Guida ha visto che secondo lui era gol, ha preso la sua decisione in piena coscienza
E’ difficile, ho parlato con loro. L’addizionale non l’ha visto e per lui non era gol. Per l’arbitro era gol però come fai a dire che sei a una certa distanza, poi io ho visto le riprese, alcune secondo me erano nella linea, altre non si vedevano bene, è difficile da parte mia dire “sono sicuro che non era gol”. Per onestà intellettuale dico che non sono sicuro, non poteva esserne anche lui, ma allora perché l’ha dato?
Ha parlato con Garcia?
Non lo conosco purtroppo, quando avrò l’opportunità vedrò questo allenatore che stimo molto. E’ venuto in Italia in punta di piedi, e ha fatto vedere i suoi valori, ma improvvisamente prende un brutto vizio all’italiana, quello di voler fare il furbo.
Siamo sempre più indietro con la tecnologia in Italia.
Con il Cnr e con l’aiuto della federazione, spendendo abbastanza soldi, abbiamo brevettato un sistema che poi è stato messo in competizione con altri sistemi a livello internazionale. La Fifa ha fatto un sistema corretto e hanno scelto un altro sistema rispetto al nostro. Se in altri paesi questa tecnologia è in atto è anche grazie a noi. Gli arbitri lavorano in situazione di grande disagio, ci sono solo due o tre pecore nere. Se si trovano a decidere in un marasma come oggi vengono condizionati, con la tecnologia non ci sarebbero pressioni. Sono da 29 anni nel calcio, non lo faccio per professione ma per passione. Vivo con le mie attività e il calcio lo faccio a tempo perso. Mi dispiace quando uno viene defraudato, come quando la sera torni a casa e un ladro di ha derubato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA