Una domenica in cui la Serie B è protagonista e si rincorrono le voci di mercato è di per sé una domenica triste. A quarantott’ore dalla strage di Parigi c’è anche lo sgomento, che fa fatica ad essere metabolizzato: lo testimoniano anche campioni come Edinson Cavani e David Luiz, che fanno capire al loro club – il Paris Saint Germain – quanta poca voglia abbiano di tornare in Francia dai rispettivi ritiri nazionali. E chissà con quale spirito scenderanno in campo i giocatori di Belgio e Spagna, impegnati martedì a Bruxelles in un’amichevole di lusso che vede coinvolto anche il nostro Radja Nainggolan: il governo belga ha innalzato il livello di allerta da 2 a 3, parlando di “pericolo imminente”, considerato lo stretto legame tra il Belgio e i fatti di venerdì sera. Il presunto terrorista in fuga, per il quale la polizia francese ha diramato un avviso di ricerca internazionale, è infatti un cittadino belga di 26 anni e ieri mattina sono state arrestate più di 5 persone in un quartiere popolare di Bruxelles, tutte in presunto collegamento con il commando della morte.
news as roma
Pjanic: “Voglio chiudere il 2015 in bellezza”. “Salah è felice della Roma”, parola di papà
Il bosniaco martedì si gioca insieme a Dzeko l'ingresso a Euro 2016: "Sarà difficile ma vogliamo farcela". Il papà del numero 11 alla Gazzetta: "Qui può vincere qualcosa". Intanto dal Brasile parla Alisson: "Del mio futuro deciderò dopo le...
ALISSON, IL FUTURO PUO’ ASPETTARE Ma la vita, nonostante tutto, va avanti. E anche il calcio, che in questa vita svolge un ruolo di alleggerimento e distrazione, continua a produrre notizie. Una riguarda Alisson Ramses Becket, portiere 23enne dell’Internacional di Porto Alegre. ForzaRoma.infoha intercettato alcune sue dichiarazioni su Lancenet.com, portale sportivo brasiliano, riguardo alle sue intenzioni future: “Ora penso al club e alla nazionale, valuterò tutte le offerte che arriveranno ma non prima di essere andato in vacanza”. Walter Sabatini avrà sicuramente teso l’orecchio e preso appunti, perché questo ragazzone di Porto Alegre non gode solo dell’apprezzamento di milioni di connazionali, ma anche degli addetti ai lavori e del ds giallorosso in particolare. La Roma il prossimo anno non avrà più – a meno di colpi di scena poco attesi – il polacco Szczesny e De Sanctis, anche con un anno in più di contratto, difficilmente potrà essere riproposto come numero 1. Skorupski non sembra garantire ancora quella sicurezza all’altezza di un club che punta a vincere in Italia e in Europa. Quindi, serve un portiere: Alisson è la figura adatta. C’è chi lo dà per fatto, la realtà è che su di lui ci sono diversi occhi puntati e tutta questa attenzione non agevola gli aspiranti compratori, perché il prezzo sale. Il contratto del classe ’92 scade a fine 2016, ma il club brasiliano vuole rinnovarlo: “Devo riflettere bene su ogni scelta, tenendo conto della mia famiglia e del mio agente”, ha chiarito il ragazzo. Uno che è passato da essere il terzo portiere di club e nazionale per poi trovarsi a difendere la porta di entrambi, senza perdere serenità né umiltà.
PJANIC: “BOSNIA E ROMA, VOGLIO IL MASSIMO” E mentre a Trigoria ci si prepara per la settimana che porterà alla trasferta di Bologna – una squadra passata dal baratro all’euforia grazie a Donadoni – due giallorossi si giocano un pezzo di futuro con i colori della loro nazionale. Dzeko e Pjanic devono portare la Bosnia a Euro 2016, ma l’1-1 di Zenica contro l’Irlanda non agevola l’impresa e Dublino sarà una bolgia: “Loro hanno segnato immeritatamente – ha detto Pjanic al sito ufficiale della Roma – ma poi noi siamo stati bravi a reagire e pareggiare subito (con Dzeko all’ 85°, ndr), in ogni caso 0-0 o 1-1 cambia poco, andiamo lì con l’obbligo di segnare. Sarà difficile, ma vogliamo rendere tutti orgogliosi di noi”. Dopo la qualificazione a Brasile 2014, gli uomini di Badzarevic vogliono continuare a stupire staccando anche il pass per la Francia e Miralem, che oltralpe è cresciuto per sfuggire alla guerra nell’ex Jugoslavia, ha un pensiero particolare per un paese ferito nel cuore: “E’ stato un dolore fortissimo, uno shock. Voglio essere vicino a tutte le famiglie colpite da questa tragedia”. Poi sulla Roma e su Dzeko: “Vogliamo chiudere al meglio il 2015, abbiamo bisogno di tutti quindi spero rientrino gli infortunati. Edin è molto importante per noi, siamo davvero contenti di averlo in squadra”.
SALAH: “ROMA, CHE BELLO!” Le parole arrivano dal papà, ma è come se le pronunciasse Mohamed. L’attaccante egiziano, ai box per un infortunio serio alla caviglia rimediato al derby, ha lasciato che fosse il papà Ghaly a parlare con la Gazzetta dello Sport: “E’ contento di stare alla Roma perché è una squadra che può vincere qualcosa. Quando doveva andare a Firenze era spaventato, ma alla fine l’impatto è stato ottimo”. Interessante il racconto dei suoi esordi in Egitto: “Voleva andar via dal suo primo club, c’era un allenatore che lo rimproverava in continuazione. Lo cercavano altre squadre blasonate, ma io gli dissi di resistere, dimostrare la sua forza e pensare all’Europa. Così è stato: è diventato il più grande giocatore in Egitto e poi è arrivato qui”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA