Ecco le parole di Miralem Pjanic nella conferenza stampa di presentazione.
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Pjanic: “Quì per un salto di qualità. Alla Roma non si può dire di no” (FOTO)
Ecco le parole di Miralem Pjanic nella conferenza stampa di presentazione.
Qual è il tuo obiettivo a Roma? Perché hai deciso di ricominciare da qui?La scelta è maturata un pò tardi, ma ciò che mi ha convinto è che la Roma mi ha fatto sentire forte che mi voleva, soprattutto Luis Enrique al telefono. Per mè è un salto di qualità, una tappa importante. Un grande club come questo non si rifiuta. Non mi dispiaceva approdare in un campionato come questo, sono orgoglioso della mia sceltaQuesto è un progetto fatto di giovani. Può essere un freno per vincere?Non credo che possa essere un freno, anche perché tutti i giovani acquistati hanno esperienza e grandissima qualità. Poi i calciatori più grandi aiuteranno i giovani ad inserirsi, oltre a molti che possono sostituire gli eventuali titolari. Sarà un giusto mix tra giovani di qualità e giocatori più esperti. Non sarà una scusa per non partecipare alla lotta scudetto.
Hai già parlato con De Rossi e Gago?No ancora non ho avuto modo di parlare con loro, anche perché Daniele era in Nazionale. Ci sarà sicuramente tempo. Sono due giocatori di qualità con tanta esperienza, dovrò adattarmi in fretta per essere titolare. Cercherò di imparare in fretta l'italiano e darò il massimo in campo.
Pensi di inserirti velocemente nella logica tattica di Luis Enrique?Sì ho visto già nei primi allenamenti ciò che vuole l'allenatore, si tratta di un modo bello e offensivo di interpretare il calcio. Sarà piacevole per i tifosi, starà a noi difendere. La sua filosofia di gioco mi piace molto, anche per questo ho scelto di venire.
E' vero che eri soprannominato il Piccolo Zidane? Ti pesa?Quando si parla di Zidane è sempre qualcosa di speciale, perché è il mio idolo. E' straordinario, presto per confrontarmi a lui. Ho il mio stile, ho acquisito una certa esperienza, vengo da 4 anni in Ligue 1 e 30 gare in Champions. Il paragone con lui non è azzeccato. Mi metto a disposizione del gruppo, anche se ho obiettivi personali.
Come stai fisicamente? Che ruolo preferisci?Sono pronto a giocare, anche perché non ho fatto l'ultima gara con la Bosnia e ho svolto la preparazione col Lione. Spetta al mister decidere dove devo giocare, comunque il sistema a 3 a metà campo è lo stesso di Lione, a sinistra o destra non importa, l'importante è che possa toccare molti palloni, fare assist e qualche gol.
Hai pensato subito di poter gioccare accanto a Totti e che giudizio hai di lui? Ho saputo molto tardi che sarei venuto a Roma, il 30 agosto in giornata. Ora sono molto felice di essere qui. Totti? Straordinario, insieme a Perrotta e De Rossi è Campione del Mondo. Credo che imparerò molto accanto a lui, lo stimo moltissimo.
C'è un reparto che ti sembra più forte in questa squadra?Non riuscirei a rispondere a questa domanda, anche perché non siamo deboli da nessuna parte. Siamo una squadra super, siamo messi bene ovunque. Anche in panchine.
Ci racconti come vedi Luis Enrique? E' pronto per essere leader?Ottima impressione, gli piace scherzare ed è vicino ai suoi giocatori. Si vede che sa come vuole far giocare la squadra. Sicuramente ci vorrà del tempo per sistemare tutto, ma non troppo. Spetterà a noi dimostrare sul campo il nostro valore. Non mettiamogli troppa pressione, ha tutte le carte in regola per fare bene.
Sei stato spesso accostato alla Lazio. Come vivrai la rivalità cittadina?Chiaramente sapevo del loro interesse, ma ora penso solo alla Roma. Il derby è una gara a parte. Ne ho giocati diversi, bisogna vincere assolutamente. So che c'è una grande rivalità, ma credo che la Roma sia un club molto più importanti, il più importante a Roma. Ce la metteremo tutta per far felici i tifosi.
Come ti spieghi il fallimenti di Jeremy Menez a Roma?Sinceramente non so perché non si è imposto qui, non l'ho seguito molto. E' un bravo giocatore, ma forse riuscirà a farcela in un grande club come il Psg. Io farò di tutto per lasciare il segno qui.Perché hai scelto il 15?Ho esordito con questa maglia con il Metz.
Quanto ha influito nella tua carriera il tuo trasferimento in Francia? C'è un allenatore che ha svolto un ruolo decisivo? Non hai mai avuto dubbi nello scegliere l'Italia, in un momento di crisi del nostro calcio? In Francia mi ha segnato molto De Taddeo, che mi ha fatto esordire in prima squadra al Metz. Quest'estate con il tecnico del Lione c'era feeling, farà strada. Sulla serie A non sono d'accordo, ci sono molte squadre che vogliono fare bene in Europa, non sono preoccupato. L'Italia è ancora una grande piazza del calcio.
C'è un giocatore al quale ti ispiri? Non partecipare alle Coppe è un freno allo sviluppo della tua carriera?I giocatori migliori sono Messi e Ronaldo, ma i miei modelli sono Zidane, Maradona, Riquelme. Con loro mi identifico e mi identificavo. Non avrei potuto giocare le Coppe avendo fatto i preliminari col Lione, non farle è uno stimolo in più perché vogliamo raggiungere la Champions a tutti i costi.
Dove pensi di poter migliorare?Sono ancora numerosi i punti su cui lavorare, in primis tatticamente e poi difensivamente. Penso che con le partite e l'esperienza migliorerò, anche fisicamente. Per questo ho scelto la Roma, perché in Italia potrò sicuramente migliorare.
Temi il salto di qualità che dovrebbe esserci venendo qui in Italia?Chiaramente a 21 anni è normale che abbia solo un campionato nazionale alle spalle. Mi sento fomentato, sono contento di affrontare questa sfida, non la temo. Sento una certa pressione, ma è positiva ed è normale che ci sia quando firmi per un grande club. non ho paura, ci vorrò tempo perché mi ambienti, non vedo l'ora inizi questa avventura.
Temi il salto di qualità che dovrebbe esserci venendo qui in Italia?Chiaramente a 21 anni è normale che abbia solo un campionato nazionale alle spalle. Mi sento fomentato, sono contento di affrontare questa sfida, non la temo. Sento una certa pressione, ma è positiva ed è normale che ci sia quando firmi per un grande club. non ho paura, ci vorrò tempo perché mi ambienti, non vedo l'ora inizi questa avventura.
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