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Getty Images
Stavolta non sono lacrime, ma il gol vale molto di più di quello segnato nel 3-0 allo Sheriff. Sono bastati 5 minuti a Niccolò per spingere in porta uno dei mille cross perfetti di Angeliño e congelare di fatto la partita. Game, set, match: Roma agli ottavi. L'autogol di Rensch nel finale non fa male: nella serata di Paulo Dybala, sulla qualificazione della Roma c'è anche e soprattutto la firma di Pisilli, che probabilmente aveva qualcosa da farsi perdonare dopo un'andata in cui aveva sbagliato fin troppo da subentrato.
Quel "61" sulle spalle a volte sembra più un "16", che a Roma vuol dire solamente Daniele De Rossi. Fino a qualche mese fa lo aveva come allenatore e come vero mentore, ora lo vede ritratto sulle bandiere che campeggiano in Curva Sud. La strada per raggiungere il livello e l'eredità che ha lasciato DDR è lunga e tortuosa, ma finora Niccolò ha mostrato di essere già all'altezza. Badate bene: non sono paragoni, è la storia che parla chiaro. Con il gol di ieri Pisilli è diventato il centrocampista giallorosso più giovane di sempre a segnare 2 reti in Europa (a soli 20 anni e 150 giorni!). Superando lo stesso De Rossi, che il secondo lo aveva segnato in Champions League al Santiago Bernabeu il 28 settembre 2004, a 21 anni e 66 giorni.
Dinamismo, corsa, propositività e fiuto del gol. Ci sono ancora diverse cose da affinare a livello tecnico e nelle letture, ma l'età è certamente dalla sua parte. Una gemma grezza da conservare e proteggere, a Trigoria. Sta imparando a giocare da mezzala, a volte anche da mediano in una linea a 2, ma è innegabile che si senta più a suo agio quando è vicino alla porta: in Europa, tra i centrocampisti con meno di 21 anni, è in top 5 per expected goal, gol segnati, tiri in porta, tocchi in area avversaria e conduzioni palla al piede. Come statistiche offensive, è dietro solamente ad Andrey Santos (Strasburgo, in prestito dal Chelsea), Wanner (Heidenheim, in prestito dal Bayern Monaco) e al fenomeno di Fabregas Nico Paz. Perché, come ha dichiarato Florent Ghisolfi qualche giorno fa: "Svilar e Pisilli sono il futuro della Roma", e per tornare grandi bisogna affidarsi ai più piccoli che sognano ancora di diventarlo. Ma soprattutto, perché non c'è niente di più bello di un romanista che manda la Roma agli ottavi di Coppa.
Federico Liuti
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