"Ho vent'anni, ho zero da dimostrarvi" cantano i Maneskin mentre Pisilli che proprio oggi compie 20 anni ha voglia di spaccare il mondo e far vedere a tutti il suo valore. Prima Mourinho, poi De Rossi e ora Juric. Il bambino sta crescendo e dopo quasi un anno dal suo gol allo Sheriff in Europa League si è preso la Roma per mano. Contro l'Udinese ha collezionato la sua terza presenza consecutiva da titolare. Tutti si aspettavano Koné e alla fine si sono ritrovati lui in mezzo al campo che ha corso e lottato per un'ora. Forse un po' troppa irruenza in alcuni contrasti ma il futuro è dalla sua parte senza dubbio. A suon di ottime prestazioni ha scalato le gerarchie facendo finire in panchina sia il francese che Leandro Paredes. Non è un caso che il giorno della prima conferenza di Daniele De Rossi proprio lui è stato menzionato dall'ex tecnico: "Sono rimasto stupito, vederlo dal vivo mi ha impressionato. Ammetto che non lo conoscevo bene, giocatore forte, non credevo avesse tutta questa qualità. Molto giovane, un bambino praticamente, ma è davvero forte". In estate poteva partire ma DDR si è opposto alla sua cessione in prestito: lo voleva fortemente il LASK ma il mister aveva visto in lui qualcosa in più. È uno dei giocatori che in allenamento va meglio e dà il 100%. Decisione più che giusta e ora ne raccoglie i frutti Ivan Juric.
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Pisilli, dal possibile prestito al ruolo da predestinato: ha conquistato anche Juric
Pisilli, con l'Udinese partita da leader
—Prima da titolare all'Olimpico per Pisilli che aveva giocato dal 1' solamente a Torino e a Genova. Ambiente surreale ieri con lo stadio semivuoto per mezz'ora. Chi è entrato subito ha potuto ammirare la sua grande partita. Niccolò ha concluso il match con il 90% di precisione nei passaggi di cui uno chiave. Il 100% dei cross e dei dribbling riusciti. Ha ancora tanta strada davanti a sé ma l'inizio è da predestinato. È un classe 2004 atipico rispetto ai ragazzi della sua età: zero tatuaggi e poco social. L'unico obiettivo è fare bene con la maglia della squadra che tifa da sempre. Inoltre, frequenta anche l'università: è iscritto alla facoltà di Scienze Motorie perché come ha dichiarato in un'intervista "non si sa mai cosa può succedere, per esempio a me piacerebbe fare il giornalista". Trigoria è una seconda casa per lui. È entrato all'età di 9 anni e spera di rimanerci a lungo. Il suo contratto scade nel 2026.
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