Il magic moment di Niccolò Pisilli tocca l'apice con la convocazione in Nazionale maggiore che giocherà contro Belgio - proprio all'Olimpico il 10 ottobre - e Israele. A dare l'anticipazione è stato lo stesso ct dell'Italia Luciano Spalletti a margine della consegna della sua ormai famosa Fiat Panda del terzo scudetto a un presidio ospedaliero Santobono, donata dall'allenatore come sostegno nel trasporto dei piccoli pazienti. "I giovani italiani possono avere un futuro importante, Pisilli e Maldini sono tra i pre-convocati e ci fa piacere che ci siano forze nuove che possano ambire a dare un contributo e una mano alle difficoltà che avremo per mettere a posto le cose dopo l'Europeo", ha confermato Spalletti nelle parole riportate da 'CalcioNapoli24'. Poi su Chiesa e Politano:"Noi abbiamo deciso di ringiovanire la squadra ma loro due hanno una età accessibile e sono nei nostri pensieri. Però facciamo attenzione al modo di giocare, che è cambiato, e ci siamo affidati ad altri giocatori che sanno fare un po' tutto in campo, si prendono responsabilità di altri ruoli e danno una mano in altre posizioni. In questo i centrocampisti sono quelli che riescono meglio a sviluppare la funzione e questo comportamento. Continueremo così, si va avanti con una punta, due punte, un sottopunta, la costruzione bassa a cinque giocatori e si dà continuità alle cose interessanti che abbiamo visto".
Forzaroma.info
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Roma, Pisilli conquista anche Spalletti: “Sarà tra i pre-convocati della Nazionale”
Il giovanissimo centrocampista della Roma farà parte dei calciatori chiamati dal ct, come ha confermato lui stesso in un evento a Napoli
Sui tifosi: "Noi dobbiamo essere primi a sapere che ci sono rischi, dobbiamo dare insegnamenti corretti in campo. Dico una cosa banale ma fondamentale per il numero di persone che vedono le partite: servono stadi adeguati, altrimenti c'è disordine e ci sono le condizioni per avere comportamenti scorretti. La forza del tifoso, del sentimento che si ha per questo sport: chi ama il calcio non gioca in trasferta, come si vede in Inghilterra si accetta di avere vicino il tifoso avversario che esulta. Ho vissuto tanti derby in Italia corretti come in altri stadi, bisogna imparare".
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