Le parole di Ivan Piris in conferenza stampa, con il commento iniziale del ds giallorosso Walter Sabatini.
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Piris: “Sono un marcatore e penso poco allo spettacolo. Che onore giocare con Totti!”
Le parole di Ivan Piris in conferenza stampa, con il commento iniziale del ds giallorosso Walter Sabatini.
"Abbiamo acquisito perché lui possa fare terzino destro, brevilineo marcatore, molto abile nell’uno contro uno. Nonostante sia arrivato in punta di piedi, ha giocato tante partite in Libertadores e in Paraguay. È un bravo ragazzo, farà bene, speriamo di esercitare opzione di riscatto. Prezzo per De Rossi? No, non ho detto che non è incedibile. E’ uno dei conduttori della nostra storia sportiva. E’ che si si concretizzasse offerta mostruosa, la sentiremmo, ma non siamo in ricerca di acquirenti. Sarebbe difficile affrontare proposta mostruosa per lui".
Benvenuto a Roma Piris, vieni dal San Paolo. Come è nata questa operazione che ti ha portato qui? “Ho avuto una proposta molto buona dalla Roma. C’erano altri club europei che mi cercavano, avevamo quasi chiuso, ma quella della Roma era la migliore. Sono venuto qui per fare bene”.
Già conoscevi qualche giocatore. Chi ti ha colpito di più? “Tutti sappiamo che Francesco Totti è un grande giocatore, uno dei migliori calciatori italiani, e poi in prospettiva come Lamela o Burdisso che è già affermato. Un onore condividere lo spogliatoio con loro”.
Ti vuoi descrivere come giocatore? “La principale caratteristica è la marcatura, sono veloce ma voglio aumentare in questo particolare. Cerco sempre di lavorare al massimo e migliorarmi. In Brasile ho migliorato ad attaccare rispetto a prima”.
Roma vuole diffondere marchio nel Mondo. In Paraguay che richiamo c’è? “La Roma è sempre stata conosciuta in Paraguay come una delle squadre italiane più famose. Una delle migliori nel continente, che ha vinto. Con questa campagna acquisti sarà ancora più grande”.
Ti interessi solo di calcio o di altro? “No, la verità è che a tutti piace internet oggi. Ho un figlio di 11 mesi con cui passo il tempo libero. E con mia moglie”.
Cesare Maldini, ex allenatore del Paraguay, disse che i giocatori di quel Paese sono adatti all’Italia, tenaci e concreti. TI riconosci in questo ritratto? “Il calcio paraguayano si caratterizza per la dedizione, la grinta, grazie alla quale sopperiamo alla tecnica. Siamo giocatori che ci sudiamo la maglia, lottiamo. Se poi aggiungiamo l’esperienza in Brasile per me, allora mi sento un giocatore più completo e spero vada meglio”.
Fatica in questi giorni, ti aspettavi un partenza così dura? “Il primo e secondo giorno sì, ho faticato. Ma sto migliorando, giocando sempre di superarmi, perché mi servirà per la stagione”.
Che stato fisico hai e se metterai fin dall’inizio in imbarazzo Zeman per il ballottaggio con Taddei: “In realtà lottiamo ogni giorno. L’allenatore lo nota e saprà fare le sue scelte. Tra qui a due settimane spero di volare in campo e di giocare la prima partita”.
Roma stretta nel reparto difensivo. C’è bisogno di rinforzi? Che obiettivi hai qui a Roma? “La verità è che dipende dalla società. Vengo per essere un campione, per vincere e fare la storia del club e del calcio paraguayano. Credo che abbiamo la possibilità di vincere il campionato".
Nella prima amichevole più bloccato dietro, Zeman ti ha detto di spingere di più invece? “Non ho avuto ancora modi di parlare con il mister ma lo vedrò nella prossima partita. Nell’altra partita Balzaretti spingeva molto e io dovevo equilibrare. La squadra ha bisogno di equilibrio”.
Quanto ti sta aiutando Balzaretti e se c’è un giocatore a cui ti ispiri “Con Federico siamo in stanza insieme, scherziamo, lui parla un po’ di spagnolo perché al Palermo aveva un altro paraguayano. Ci capiamo bene. Modello? A Francisco Arce, ma anche Javier Zanetti che gioca da anni in Italia ed è un esempio”.
Sei stato inserito tra i giocatori più promettenti in Paraguay e nel Sudamerica. In Brasile bene all’inizio poi un po’ meno. Che problemi hai avuto? “Nel San Paolo molto bene, poi la seconda parte un po’ meno. Dopo la sosta ho avuto infortunio che mi ha tenuto fuori un mese. Ho faticato a riprendere e ho perso spazio. Ora nuova avventura e sono sicuro che tutto andrà bene”.
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