PINZOLO - Tra i protagonisti più attesi in questo ritiro di Pinzolo c'è senza dubbio Alessandro Florenzi. Il numero 24 della Roma sta proseguendo la riabilitazione per rientrare definitivamente agli ordini di Eusebio Di Francesco. Il jolly classe '91 questa sera in Piazza Carera incontra i tifosi giallorossi raccontandosi in un'intervista 'faccia a faccia'.
news as roma
Pinzolo, Florenzi: “L’infortunio mi ha reso più uomo. Il gol più bello lo farò al rientro” – FOTO – VIDEO
Il numero 24 giallorosso si racconta in Piazza Carera: "Ripartiamo sempre dai tifosi, dobbiamo viaggiare sullo stesso binario. Loro fanno parte della squadra. A Pellegrini dico di stare tranquillo e giocare come sa"
LA CRONACA
Ore 21.10 - Inizia l'intervista.
Come va?
Bene, molto bene.
Come va il lavoro?
Sono un po' stanco, ma sono contento di questo perché da tempo non sentivo questi bellissimi dolori. Significa che sto tornando a fare quello che mi piace più nella vita. Di Francesco? Ci sarà tanto da lavorare, sta cercando imporre qui quello che faceva al Sassuolo. Hanno fatto un grande calcio.
Come hai gestito l’infortunio?
Sono ripartito dalla mia famiglia, mia moglie e mia figlia mi hanno aiutato a superare questo periodo non felice, ma felice per me. Mi ha fatto diventare più uomo, le ferite ti rendono più forte. Ho conosciuto persone fantastiche, che soffrono più di me e vanno oltre tutto per i figli. Mi sento un ragazzo fortunato.
Ti piacerebbe un ruolo fisso?
Quello di Alisson, il portiere. Mi è sempre piaciuto.
Di Francesco ti vede più alto in campo, lo sai fare.
Sono a disposizione dell'allenatore, per me è importante giocare e aiutare la squadra se il mister ne avrà bisogno.
Hai portato la playstation?
Sì assolutamente, sto giocando tutte le sere.
Dove sei più forte?
A Fifa, anche se da quando è nata mia figlia Penelope ci gioco poco. Lei è un angelo, dormo 8-9 ore a notte. E' stata brava la mamma, qualcosa sta iniziando a dire. Ha detto prima la parola 'mamma', poi 'papà', anche se potrebbe aver detto 'pappa'. 'Forza Roma'? Sarà una delle prime parole...
C'è tutto il necessario per la play...
C'è tutto stavolta, mi ero informato. Rosico quando magari me la porto in ritiro e non c'è la tv.
Ti facevano sempre scavalcare da piccolo...
Ero più piccolo di mio fratello...
Il primo campo d'erba?
Alla Roma a 11 anni, prima solo pozzolana, la cosa più bella del mondo. Era meglio la pozzolana, l'erba è troppo perfetta. La prima partita con la Roma non me la ricordo, il primo allenamento sì. Il primo ruolo è stato l'esterno a destra nel 4-4-2.
Quanto è importante la musica per te?
Molto, mi ha sempre accompagnato. Mi ricorda tante cose, ogni canzone la associo a una fase della mia vita. Canzoni inglesi? No. L'inglese non lo parlo, da 0 a 10 mi do 4. Però a Londra mi farei capire. Senza Darcy Norman sarei da 2. Lui doveva imparare l'italiano, invece io sto imparando l'inglese. Con lui ho dovuto impararlo per forza durante la riabilitazione, lo ringrazio.
A Florenzi viene fatto ascoltare un audio di un gol, il suo capolavoro contro il Barcellona.
Non è stata una cosa facile. (Dal pubblico: 'Lo hai fatto per caso!'). Di solito lo dicono i laziali, quindi fatti qualche domanda. Difficilmente lo scorderò per il resto della mia vita. Il giorno dopo ci ho riprovato ma non sono arrivato all'area. Diciamo che ero scarico.
Come ti è venuto in mente di calciare?
Sapevo che il portiere del Barcellona giocava un po' fuori, lo avevo visto e notando che Dzeko mi aveva portato via gli uomini ci ho provato. Poi c'è anche la fortuna, è uscito un bel gol. Il gol più bello che farò sarà quello che farò al mio ritorno.
Hai un piano in testa per il rientro...
Nel 2019 forse potrei stare bene (ride, ndr)
Poi in sottofondo 'In viaggio' di Fiorella Mannoia.
Non è legato all'infortunio. Poco tempo fa sono andato a un suo concerto insieme a mia moglie. Ci piace come interpreta la musica, lei scrive ad un figlio che parte. Io e mia moglie l'abbiamo subito fatta nostra e vista per come sarà per Penelope e mi è entrata dentro. Le stesse cose che hanno vissuto i nostri genitori quando siamo andati via.
La famiglia è importantissima...
Insieme a Ilenia, con cui ho condiviso tutto. Lei mi ha conosciuto quando io ero solo Alessandro e non Florenzi. Questo nessun'altra potrà averlo mai. Magari domani legge queste frasi, anzi lei legge solo i libri. Lei è più intelligente di me.
Ora in sottofondo c'è 'Sogni di rock'n roll di Ligabue'.
Mi ricorda i miei amici. Siamo un gruppo di amici che stanno quasi sempre insieme, ci hanno aiutato tanto anche dopo l'infortunio. Gli amici me li porto con me, si contano sul palmo di una mano. Sono fortunato ad averli, spero di non deluderli mai. A me non piace moltissimo stare sotto i riflettori, gli amici ti apprezzano come persona e non per come sei nel mondo del calcio.
In sottofondo 'Sei' dei Negramaro.
Questa è scontata. E' una canzone che ricorda mia moglie, è quello che vorrei fossi io come dice la canzone. Però non la canto, altrimenti se ne vanno tutti.
Sei andato al Crotone, poi sei tornato e non tutti credevano ti potessi affermare con la Roma. Eri abituato a tante gente intorno... (Passa in sottofondo 'Father and son' di Cat Stevens)
Stavamo tutti a Crotone, con tutta la famiglia. Il giorno dopo sono andati a lavorare e quella notte sono rimasto solo tutta la notte, non ho dormito e la playstation mi ha accompagnato. Mi ricorda mio papà, quello che provo io e che prova lui quando gioco. E' l'unico momento in cui fuma, anche se non potrebbe, e non solo una sigaretta. Mi dovevo sempre comportare bene con lui, mi diceva sempre 'somaro' anche se facevo bene. Due anni fa mi ha detto 'bravo' per la prima volta.
Tanti dei compagni con cui hai giocato non sono arrivati, chi ricordi?
Pochi in realtà. La Roma ha sfornato grandi talenti, più o meno stanno giocando tutti nel calcio professionistico e questo è merito del settore giovanile della Roma.
Da romani e romanisti ci si aspetta sempre qualcosa in più.
Non pesa, bisogna saperlo gestire ma viene con il tempo. Anche io nel primo derby non ero prontissimo, poi il derby lo senti ma sai gestirlo. Magari lo senti la sera prima e non da tanti giorni prima.
Ci sarà De Rossi e ora anche Pellegrini. Il primo consiglio che gli dai?
Di stare tranquillo e giocare come sa, mettere sempre tutto in campo come a Sassuolo. Daniele lo aiuterà tantissimo, come lui e Francesco hanno aiutato me e mi hanno insegnato tutto per fare il bene della Roma.
I tifosi...
Si riparte sempre da loro, cercando di viaggiare sullo stesso binario. Siamo un gruppo, i tifosi fanno parte della squadra. Devono sapere quanto sono importanti per noi.
Poi è il momento del cruciverba, Florenzi legge le definizioni e il pubblico risponde.
Florenzi: Seguaci di una religione monoteistica.
Dal pubblico: Romanisti.
Florenzi: Non c'entra ma la metto comunque.
Florenzi poi scherza con il pubblico, tra definizioni e domande di italiano. "Cosa vuol dire neghittoso?", chiede il numero 24 giallorosso. "Non lo andate a cercare però! E invece sesquipedale e barbaglio che significano?"
L'intervista si conclude.
Ore 21.09 - Il giocatore giallorosso riceve in regalo un paio di sci dallo sciatore alpino Stefano Gross.
Ore 21.06 - Alessandro Florenzi sale sul palco.
Tu scii?
Io non posso sciare ora, mio fratello è appassionato. Però mi fa un po' paura sciare. Magari provo andando dritto dritto...
© RIPRODUZIONE RISERVATA