PINZOLO - Torna il consueto appuntamento con la conferenza stampa giornaliera dal ritiro della Roma in Val Rendena. Dopo Gonalons, Karsdorp e Perotti, questa volta è il turno di Juan Jesus. Prima dell'allenamento pomeridiano, il difensore brasiliano ha risposto alle domande dei cronisti presenti a Pinzolo.
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Juan Jesus: “Ci manca poco per raggiungere la Juve. Ho saputo gestire le critiche” – FOTO – AUDIO – VIDEO
Le parole del difensore brasiliano dal ritiro della Roma a Pinzolo: "Sono pronto ad aiutare la Roma, posso giocare anche da terzino sinistro"
Qui la conferenza stampa di Juan Jesus:
Abbiamo visto dai primi allenamenti che Di Francesco stimola moltissimo i difensori. C'è qualcosa in particolare che ti ha detto di fare?
Lui è uno che guarda sempre ai particolari. Ti dice sempre di stare messo bene con il corpo, perché così puoi rimanere a un metro dall'attaccante. Ci dice di stare sempre pronti a scappare o ad aggredire l’attaccante.
Siamo ai primi giorni della nuova stagione. Un bilancio della stagione precedente dal punto di vista personale? Quali sono i tuoi obiettivi per la stagione che sta iniziando?
L'anno scorso ho iniziato così così, e sono il primo a dire che sono migliorato tanto perché ho saputo gestire le tante cose che mi sono state dette. Sono sempre stato professionale, una persona per bene, ho preso le critiche, le ho messe in tasca e le ho fatte diventare sudore e lavoro. Più o meno dopo novembre/dicembre ho riguadagnato tante cose e tanta fiducia e ho dimostrato quello che valgo. Quest'anno non sarà diverso, farò sempre il mio meglio per questa maglia e cercherò di aiutare sempre la Roma ad ottenere gli obiettivi più importanti.
Una curiosità: è arrivato un grande giocatore come Gonalons. Che impressione ti ha fatto visto che è stato accolto come un grande colpo di mercato?
Ci ho giocato contro, in quella partita cui ci dispiace ancora oggi... Lui è un centrocampista fortissimo, uno che sa gestire bene la palla. Ha un passaggio buonissimo. Ci aiuterà tantissimo.
Secondo te con Di Francesco cambiano un po' le gerarchie in difesa? Quali sono secondo te le prospettive di questa stagione per quanto ti riguarda?
Io credo che siano rimasti tutti difensori forti. E’ andato via Ruediger che era un grande compagno di squadra, ed è arrivato Moreno. Ci ho giocato contro alle Olimpiadi, credo che sia un centrale molto forte. Aggiungere qualità va sempre bene. Si deve pensare al meglio per la Roma. Non c'è una gerarchia che può dire chi gioca o chi non gioca, decide il mister. Chi sta meglio sa che farà il meglio per la Roma.
L'anno scorso hai fatto delle buone partite giocando anche a sinistra. Visto che lì c'è un po' di emergenza, ritieni di poter essere disponibile a giocare anche in quella posizione?
Sì, sono disponibile. L’anno scorso ho giocato tante partite in questo ruolo, anche con l'Inter. Comunque sono pronto ad aiutare la Roma, sia da terzino sinistro che come centrale. Ricordo che l'anno scorso ho fatto anche il quinto a sinistra contro l'Inter a San Siro. Io sono pronto ad aiutare la Roma e credo che anche tutti i miei compagni siano pronti a farlo.
Hai vestito la maglia dell'Inter e ora c'è Luciano Spalletti su quella panchina. Tu che hai vissuto quella piazza, che consiglio vorresti dare dare all'ex tecnico giallorosso?
Io credo che Spalletti sia l'allenatore giusto per quella piazza. Ha un carattere forte, e quindi sicuramente è uno che è pronto. Lui sa cosa lo attenderà lì e credo che sia prontissimo ad affrontare tutto quello che ci sarà.
Qualche mese fa parlando della Juve hai detto che hai sempre visto vincere la Juve, una squadra che ha una mentalità che li fa sembrare delle macchine. Secondo te quanto manca alla Roma per raggiungere quel tipo di mentalità?
La Juve ha questo tipo di mentalità che li fa sembrare delle macchine. A noi manca pochissimo. L’anno scorso abbiamo dimostrato quello che possiamo fare, abbiamo fatto il record di punti e quest’anno credo che potremo migliorare ulteriormente per arrivare più vicino possibile a loro ed ottenere degli obiettivi importanti.
Con Di Francesco cambia il modo di difendere. Che rapporto hai con il tecnico e che impressione ti ha fatto? Ti trovi bene con questa difesa molto alta pronta ad andare ad aggredire l'avversario direttamente fino a metà campo?
Di Francesco è uno a cui piace aggredire alto. Ci ho giocato contro tante volte, so come si comporta il mister. E’ una questione che riguarda tutta la squadra: se l’attaccante va ad aggredire, ti dà un po' più di tranquillità per andare a pressare più alto. E' cambiato in questo modo, e per me va benissimo perché ora posso usare di più le mie caratteristiche, ovvero la velocità e la forza.
Ti trovi meglio con la difesa a 3 o a 4? Di Francesco cosa ti ha detto?
A me piace giocare. Che sia a 3 o a 4, quello che conta è essere in campo. Come ho detto prima, Di Francesco ha detto di stare pronti col corpo e di essere pronti ad aggredire gli attaccanti più alti possibile, perché così possiamo riguadagnare campo per partire in contropiede, o guadagnare campo per gli attaccanti e i centrocampisti.
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