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Pinto: “Zaniolo non è una prima punta. In tre anni faremo una Roma da Champions”

Pinto: “Zaniolo non è una prima punta. In tre anni faremo una Roma da Champions” - immagine 1

Le parole del dirigente portoghese a Sky Sport

Redazione

Tiago Pinto ha parlato ai microfoni di Sky Sport nel pre partita della gara con il Vitesse. Ecco le sue parole:

PINTO A SKY

Sull'attacco, tolto Abraham a 20 gol stanno producendo poche reti gli altri, serve una seconda punta più prolifica? "Tammy sta facendo bene, ma può fare meglio. Ha qualità ed è forte tecnicamente. Gli altri sono in un momento negativo. Mancano i gol, ma con il lavoro del mister e più fortuna arriveranno. L'importante è vincere, il lavoro del mister ripagherà".

Di Zaniolo è innegabile il talento, lei lo vede come seconda punta o è più una mezz'ala? "Zaniolo ha potenzialità incredibili. Ha bisogno di libertà. Può fare diversi ruoli e dipende da come gioca la squadra. Con la sua esplosività fisica ha bisogno di spazio. Non lo vedo come prima punta, lui ha qualità e l'allenatore è felice di averlo".

Lavorate per la Champions, quanto può condizionare il progetto non raggiungerla? Un aspetto di Mourinho che lo fa dire che è Special? "Sappiamo che è un progetto di 3 anni. A volte è importante proseguire nonostante le sconfitte. Possiamo ancora fare una grande stagione. In tre anni possiamo portare a casa quello che vogliamo cioè una Roma da Champions. Sono portoghese e ricordavo con lui che siamo stati avversari 5 anni fa e lui mi ha detto che non si ricordava di me. Io gli ho spiegato che non ho parlato, ma è stato un momento speciale. Quello che mi colpisce è la motivazione e l'impegno nel lavoro. Con tutti i titoli che ha lavora co una forza che motiva tutti".

PINTO A DAZN 

Direttore quanto è difficile preparare una partita così importante in una settimana che porta al derby? "Molto, per noi è la gara più importante da preparare è questa, è quasi impossibile preparare una gara Europea come questa sapendo anche che partita abbiamo domenica. Per noi questi giorni dopo la gara con l'Udinese, il nostro unico pensiero è stato il Vitesse, abbiamo una finale e dobbiamo andare avanti. Dopo la partita penseremo a quello che viene dopo".

Può essere la Conference League il vero obiettivo della Roma? "Il nostro vero obiettivo passa per qui anche oggi. Come ho detto, anche se so che non è il meglio da sentirsi dire, ma il vero obiettivo della Roma deve essere fare meglio in ogni partita e pensare alla vittoria. Mancano ancora 9 partite in campionato ma è chiaro che oggi in Conference dobbiamo andare avanti e vincere, vedremo quello che succederà".

Il pubblico della Roma è la vostra arma in più? "Si, i tifosi mi colpiscono tanto, sono sempre tantissimi. È impressionante il supporto che danno, quando sono all'Olimpico ma anche quando siamo fuori casa, Sassuolo, Spezia, Udine sono stati sempre presenti. Io mi aspetto che fino a fine stagione loro possano continuare così. Per loro è un piacere, ma per noi una responsabilità che dobbiamo ripagare con le vittorie".